Desco da parto

disco dipinto che veniva offerto come dono alle partorienti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Desco da parto

Un desco da parto è un tondo dipinto su entrambi i lati che durante il Rinascimento veniva offerto come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto.

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Masaccio, Desco da parto (1426), Berlino

Descrizione

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Pontormo, Desco da parto con Natività di san Giovanni Battista (1526), Uffizi

Il desco da parto (stessa radice di "disco") era un oggetto della vita quotidiana delle donne dell'alta società, soprattutto a Firenze, insieme al cassone nuziale. Il desco poteva essere appeso.

Spesso il desco veniva dipinto da un grande pittore e le scene raffigurate erano legate alla nascita in chiave religiosa (della Vergine, di San Giovanni battista, ecc.) o profana e non mancavano figure allegoriche, soggetti letterari (come I Trionfi di Petrarca). Il retro era di solito dipinto con simboli araldici o scene familiari.

La forma era quasi sempre tonda, più rari sono i deschi poligonali.

Il desco da parto venne in seguito sostituito dalla tazza da puerpera, o dal servizio da puerpera.

Esisteva anche il desco da nozze, che, regalato durante il matrimonio, era un augurio per la nascita dei figli.

Opere e artisti

Note

Bibliografia

Altri progetti

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