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ciclista su strada sovietico, poi uzbeko Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Džamolidin Mirgarifanovič Abdužaparov, traslitterato anche Djamolidine Abdoujaparov (in russo Джамолидин Миргарифанович Абдужапаров?; in uzbeko: Jamoliddin Mirgarifanovich Abdujaparov[1]), (Taškent, 28 febbraio 1964), è un ex ciclista su strada uzbeko fino al 1991 sovietico.
Džamolidin Abdužaparov | |||||||||||||||||||||||||
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Abdoujaparov in maglia verde al Tour de France 1993 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Unione Sovietica Uzbekistan (dal 1991) | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 174 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 72 kg | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1997 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Velocista soprannominato "Tashkent Terror"[2] o anche semplicemente Abdou, vinse una Gand-Wevelgem, una tappa al Giro d'Italia, nove al Tour de France e sette alla Vuelta a España. È uno dei pochissimi corridori ad aver vinto la classifica a punti in tutti e tre i grandi giri, l'unico a ottenere tale risultato nello stesso anno (1994) a Giro d'Italia e Tour de France.
Abdužaparov si mise in luce nelle categorie giovanili dove fece valere le sue doti di velocista e si aggiudicò anche gare importanti, a cui prese parte con la nazionale sovietica. Unico musulmano nel gruppo,[2] passò professionista nel 1990 con l'italiana Alfa Lum e nel corso degli anni si fece notare soprattutto nei tre Grandi Giri: a fine carriera conterà ben 17 successi totali (è stato il primo corridore asiatico a vincere una tappa al Tour de France) oltre ad aver vinto tre volte la classifica a punti al Tour ed una volta sia al Giro d'Italia che alla Vuelta a España.
Tra i suoi avversari più tenaci ci fu un giovane Mario Cipollini, con cui diede vita a numerosi duelli sulle strade di Giro e Tour. Anche alla Gand-Wevelgem i due ebbero modo di scontrarsi: nell'edizione 1991 Abdužaparov si impose battendo l'italiano; l'anno dopo bissò il successo, ma venne declassato, a favore di Cipollini per volata irregolare: Abdužaparov accusò il rivale di aver comprato la giuria.[3]
Lo stile non proprio perfetto gli provocò alcune antipatie in gruppo, poiché in volata si rendeva spesso protagonista di scorrettezze; in qualche caso fu al centro di episodi grotteschi, come la caduta all'ultima tappa del Tour de France 1991 sugli Champs-Élysées a Parigi, dove non si accorse di essere troppo vicino ad una transenna e, urtando un bidone pubblicitario della Coca-Cola, finì sull'asfalto dopo un capitombolo.[2] Si ruppe la clavicola e, pur avendo vinto la maglia verde, non poté salire sul podio finale; venne anzi ricoverato in ospedale.[4]
Prese parte anche ai Giochi olimpici del 1996 ad Atlanta, dove per la prima volta parteciparono atleti dell'Uzbekistan. Interruppe la sua carriera nel 1997 in seguito ad una squalifica per doping, quando risultò positivo a sei controlli antidoping (Tre Giorni di La Panne, Grand Prix de la Ville de Rennes, La Côte Picarde, Quatre Jours de Dunkerque, Critérium du Dauphiné Libéré ed al termine della seconda tappa del Tour de France) e squalificato per due anni.[5]
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