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Cristoforo da Milano (1410 circa – Taggia, 1484) è stato un presbitero italiano dell'Ordine dei frati predicatori; il suo culto come beato è stato confermato da papa Pio IX nel 1875.
Beato Cristoforo da Milano | |
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Sepoltura del beato Cristoforo da Milano a Taggia | |
Religioso | |
Nascita | 1410 circa |
Morte | Taggia, 1484 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1875 da papa Pio IX |
Abbracciò la vita religiosa nell'ordine domenicano: compì il noviziato nel convento milanese di Sant'Eustorgio e, conclusi gli studi teologici e filosofici, attorno al 1438 fu ordinato sacerdote. Entrò nella congregazione domenicana dei riformati e fu predicatore in numerose città di Veneto, Lombardia, Romagna e delle Marche.[1]
Nel 1446 fu nominato rettore del noviziato di Mantova: in quel periodo, raccolse in quattro volumi le sue omelie, in cui appare evidente l'influsso di Vincenzo Ferreri, e scrisse il De servitute Dei compendiando le sue istruzioni ai novizi.[1]
Riprese il suo apostolato della predicazione nel 1451 e fu a Bergamo, Bologna, Firenze, Roma, Gaeta, Napoli e Palermo: verso la fine del 1458 si portò in Francia, poi si spostò in Liguria dove, nel 1460, fondò il convento di Taggia, dove morì e fu sepolto.[1]
Papa Pio IX, con decreto del 3 aprile 1875, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 1º marzo.[3]
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