Costante Berselli

scrittore, partigiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Costante Berselli (Mantova, 14 settembre 19127 ottobre 1994[1]) è stato un religioso, scrittore e partigiano italiano.

Biografia

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Modulo di registrazione di Costante Berselli come prigioniero nel campo di concentramento nazista di Dachau

Fu uno studioso di storia e un partigiano impegnato nella Resistenza. Nella sua casa di Mantova il 7 luglio 1944 si era costituito il Comitato di Liberazione Nazionale. Il 2 agosto fu arrestato mentre nel quartiere Cittadella di Mantova utilizzava una ricetrasmittente collegata con gli alleati.[2] Arrestato e tradotto prima a Verona, venne internato nell'ottobre 1944 a Dachau e fece ritorno alla fine della guerra nel maggio 1945.[3]

Dal 1946 al 1956 è stato direttore del settimanale dei cattolici mantovani La Cittadella.[4] Nel 1965 assistette al recupero dei resti mortali di Francesco II Gonzaga e di sua moglie Isabella d'Este all'interno della chiesa di Santa Paola di Mantova. I resti sparirono in circostanze misteriose. Nel 1966 fondò la rivista "Civiltà mantovana".[5]

Onorificenze

Opere

  • Mantova, la storia, le lettere, le arti, 1958.
  • Castel Goffredo nella storia, 1978.
  • Lodi alla Madonna nel primo millennio delle Chiese d'Oriente e d'Occidente, 1980.
  • Virgilio. La vita e le opere, 1981.
  • Cucina mantovana di principi e di popolo, 1981 (con lo pseudonimo di Gino Brunetti).[8]
  • La storia di Mantova: compendio, 1991.

Note

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