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film del 2023 diretto da Edoardo De Angelis Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Comandante è un film del 2023 diretto da Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino nel ruolo di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Comandante Cappellini durante la seconda guerra mondiale.
Comandante | |
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Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino) in una scena del film | |
Lingua originale | italiano, veneto, napoletano, fiammingo, sassarese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 120 min |
Genere | storico, drammatico, guerra |
Regia | Edoardo De Angelis |
Soggetto | Edoardo De Angelis |
Sceneggiatura | Edoardo De Angelis, Sandro Veronesi |
Produttore | Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De Razza, Edoardo De Angelis, Paolo Del Brocco, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri |
Casa di produzione | Indigo Film, O' Groove, Rai Cinema, Tramp Ltd., V-Groove, Wise Pictures |
Distribuzione in italiano | 01 Distribution |
Fotografia | Ferran Paredes Rubio |
Montaggio | Lorenzo Peluso |
Effetti speciali | Kevin Tod Haug |
Musiche | Robert Del Naja |
Scenografia | Carmine Guarino |
Costumi | Massimo Cantini Parrini |
Trucco | Paola Gattabrusi Lorenzo Tamburini (prostetico) |
Interpreti e personaggi | |
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Durante la Seconda guerra mondiale, il comandante della Regia Marina Salvatore Todaro è al comando del nuovo sommergibile Cappellini. Nonostante le ferite alla schiena che l'hanno portato alla pensione di invalidità dopo un brutto incidente, il carismatico e temerario ufficiale non accenna a volersi ritirare a vita privata, con grande rammarico della moglie. L'uomo, peraltro, fornisce a ogni suo uomo un pugnale per eventuali combattimenti corpo a corpo, e non disdegna alcuna battaglia in mare aperto.
Al largo dell'Atlantico, il 16 ottobre 1940, Todaro ordina l'attacco contro un piroscafo belga, il Kabalo, che aveva aperto per primo il fuoco sul battello italiano. Affondato il nemico, il comandante italiano decide, contro gli ordini dei superiori, di salvare i 26 naufraghi belgi, condannati a morte certa se lasciati alla deriva su un paio di scialuppe a centinaia di miglia dalla costa. Ciò comporta, tra i vari disagi, anche il dover navigare in emersione per alcuni giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini, perché non c'è spazio sia per equipaggio che per naufraghi nel sommergibile e qualcuno deve starsene adagiato sopra di esso. Todaro ha comunque intenzione di portare i superstiti sulle spiagge neutrali di Santa Maria delle Azzorre.
Durante questo difficile tragitto di 2 giorni, il Cappellini si trasforma in un insolito luogo di incontro tra sconosciuti, anche molto diversi tra loro, ma più simili di quanto non pensassero. Nascono amicizie, usi e consumi vengono piacevolmente scambiati: il belga Reclercq insegna perfino al cuoco di bordo a cucinare le patatine fritte. L'unico intoppo al viaggio sono due superstiti che si ribellano all'accoglienza italiana provocando alcuni danni al sommergibile, ma vengono prontamente fermati prima che possano arrecare ulteriori problemi. A un certo punto Todaro avvista alcune bellicose imbarcazioni inglesi, chiede il cessate il fuoco illustrando le sue intenzioni e lo ottiene. Rivendicando di aver salvato i naufraghi solo "perché siamo italiani", Todaro li porta a destinazione. Alcuni di loro, a guerra finita, andranno a trovare la vedova di Todaro per portarle i loro omaggi; il comandante morirà il 14 dicembre 1942 sotto i colpi di una mitraglia inglese.
Il regista De Angelis si è interessato alla vicenda in seguito al discorso pronunciato nel 2018 dall'ammiraglio Giovanni Pettorino in occasione dei 153 anni della Guardia costiera,[1] in cui aveva citato l'esempio di Todaro in riferimento alle politiche dell'esecutivo di allora contro le ONG e verso la crisi europea dei migranti.[2]
Il budget è stato di 14 milioni e mezzo di euro.[3] Il film ha inoltre ricevuto il pieno sostegno della Marina Militare, che ha fornito alla produzione l'accesso ai suoi archivi e al diario di bordo del Cappellini per maggior autenticità.[1] Il regista ha dichiarato che: «Il cinema spesso fa storie denigratorie o agiografiche [...] noi abbiamo lavorato insieme con un intento pulito».[1]
Lo scenografo Carmine Guarino ha incontrato delle difficoltà nel progettare una replica a grandezza naturale del sommergibile in cui svolge il film a causa della mancanza di disegni e fotografie di interni dei sommergibili italiani dell'epoca.[1] Dopo averne realizzato un modello tridimensionale, Guarino ha collaborato con l'ingegnere meccanico Nicola Ferrari, che ha progettato un sistema "a puntoni" per far galleggiare il sommergibile nel bacino navale Ferrati dell'Arsenale Militare di Taranto e poi farlo navigare in mare.[1]
Gli interni sono stati ricostruiti a Cinecittà World, utilizzando come materiale di partenza la replica di un U-Boot costruita per il film U-571 (2000).[1] Lo scafo è stato invece costruito direttamente a Taranto in otto mesi.[1][4] In tutto, la replica del Cappellini pesava più di 70 tonnellate, era lunga 73 metri: vi hanno lavorato oltre un centinaio di ingegneri, costruttori e artigiani, col supporto dell'ufficio storico della Marina, del personale della Mostra Storica dell'Arsenale e di Fincantieri.[1][4]
Le riprese sono cominciate il 17 settembre 2022 a Taranto, nell'Arsenale militare della Marina, e lì sono durate per otto settimane sulle acque del Mar Piccolo.[1] Quattro giorni di riprese subacquee si sono poi tenute in Belgio.[1]
Gli effetti visivi del film hanno preso il 10% dell'investimento di produzione.[1] Vi hanno lavorato diverse aziende internazionali, con supervisore l'americano Kevin Tod Haug.[1]
La prima clip del film è stata diffusa online il 25 luglio 2023,[5] seguita dal teaser trailer il 25 agosto.
Il film è stato presentato in anteprima il 30 agosto 2023 in concorso alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, di cui è stato il film d'apertura,[6][7] in presenza del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.[8] A partire dal 31 ottobre 2023 è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane da 01 Distribution.[1][4]
Il film, al 25 novembre, ha totalizzato un incasso di 3.403.174 €, con 502.257 biglietti venduti.
A partire dalla loro sceneggiatura, Veronesi e De Angelis hanno scritto la novellizzazione del film, anch'essa intitolata Comandante ed edita da Bompiani il 25 gennaio 2023.[1]
La prima missione del sommergibile Cappellini, al comando di Todaro, inizia il 29 settembre 1940. Durante la missione il secondo ufficiale mette, attraverso l'interfono del sommergibile, il disco con l'inno dei sommergibilisti, ma quest'ultimo è stato creato nel 1941 a seguito di un concorso indetto da l'Opera nazionale del dopolavoro; pertanto quest'inno non poteva essere riprodotto nel 1940.
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