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arpista italiana (1901-1989) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Clelia Gatti Aldrovandi (Mantova, 30 maggio 1901 – Roma, 12 marzo 1989) è stata un'arpista italiana.
Nata in una famiglia di musicisti, iniziò a suonare l'arpa all'età di nove anni. Studiò all'Istituto Musicale della Città di Torino. Fu prima arpista del Teatro Regio di Torino dal 1919 al 1921.[1] Da allora cominciò un'intensa attività concertistica in tutto il mondo. Sposò il musicologo Guido Gatti ed ebbe come allieva Elena Zaniboni. Dal 1983 fino alla morte fu un'accademica di Santa Cecilia.[1]
Nel 1928 sposa Eitel Monaco, da cui ha 2 figli: Corrado e Massimo.[2]
Nel 1937 il compositore Nino Rota dedicò una sonata a Clelia Gatti Aldrovandi. Anche musicisti come Paul Hindemith, Alfredo Casella e Luigi Perrachio le dedicarono dei brani musicali.[1]
Il 12 settembre 2022, a Roma, le è stato dedicato un giardino situato di fronte la basilica di Santa Croce in Gerusalemme e nei pressi del museo degli strumenti musicali.[3]
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