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I cacciatorpediniere classe Gnevny (progetto 7 secondo la classificazione russa) sono navi di costruzione sovietica risalenti agli anni trenta.
Classe Gnevnyj Progetto 7 | |
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Il Bditelnyy in navigazione | |
Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere |
Numero unità | 28 |
Proprietà | Raboče-Krest'janskij Krasnyj Flot |
Cantiere | Mykolaïv, Sebastopoli, Leningrado e Komsomol'sk-na-Amure |
Entrata in servizio | 1938 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1.695 t |
Stazza lorda | 2.100 tsl |
Lunghezza | 112,86 m |
Larghezza | 10,2 m |
Altezza | 4,1 m |
Propulsione | tre caldaie in grado di generare una potenza di 48.000 hp |
Velocità | 38 nodi (70,38 km/h) |
Autonomia | 1.700 n.mi. a 16 nodi |
Equipaggio | 246 |
Armamento | |
Artiglieria | 4 cannoni da 130 mm 2 cannoni da 76 mm 2 canoni da 37 mm 4 mitragliatrici da 12,7 mm< |
Siluri | 6 tubi lanciasiluri da 533 mm |
Altro | 48 mine |
dati tratti da[1] | |
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Si tratta di una classe piuttosto numerosa, che avrebbe dovuto contare ben 48 unità. In effetti, ne vennero costruite solo 28, una ventina delle quali sopravvissero alla seconda guerra mondiale.
La costruzione di una nuova classe di grandi navi da guerra venne intrapresa nell'ambito del secondo piano quinquennale. Nella fase progettuale, i sovietici si servirono dell'assistenza di tecnici italiani.
I Gnevny erano caratterizzati dai tipici difetti dei cacciatorpediniere italiani dell'epoca: problemi strutturali e scarsa capacità di tenere il mare. Anche l'impianto propulsivo non era esente da pecche.
Tali difetti progettuali divennero evidenti durante le prove in mare del 1936-1937. Si decise quindi di interrompere la produzione a 30 unità.
Ne venne realizzata una versione modificata, chiamata progetto 7U (Soobrazitel'nij).
In totale, ne furono costruite 28 unità, di cui otto non sopravvissero alla Seconda guerra mondiale.
La costruzione delle unità della Flotta del Mar Nero avvenne presso i cantieri di Mykolaïv e di Sebastopoli. In tutto, vennero costruite sei unità, di cui quattro furono affondate durante la seconda guerra mondiale.
Le navi della Flotta del Baltico vennero costruite nel cantiere navale di Leningrado (oggi San Pietroburgo). Su nove unità costruite, quattro vennero affondate ed una danneggiata.
Dopo l'invasione tedesca, tutte le unità superstiti furono trasferite alla Flotta del Nord.
Le unità della Flotta del Pacifico vennero costruite a Komsomol'sk-na-Amure e vennero rimorchiate fino a Vladivostok grazie al fiume Amur. Tutte le componenti provenivano da Mykolaïv, e furono trasportate al cantiere grazie alla Transiberiana.
Quattro unità superstiti della Flotta del Pacifico vennero cedute all'esercito cinese.
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