Il Museo Revoltella è una galleria d'arte moderna di Trieste. Fu la casa dove visse il barone Pasquale Revoltella (sita in piazza Venezia, allora piazza Giuseppina) il quale alla sua morte, avvenuta nel 1869, la lasciò alla città assieme a tutte le sue opere, gli arredamenti ed i libri che essa conteneva. Nel 1872 il Comune la fece diventare un museo.
Museo Revoltella | |
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Palazzo Revoltella (Alberto Rieger, 1865) | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Trieste |
Indirizzo | Via Diaz 27 |
Coordinate | 45°38′49.34″N 13°45′48.23″E |
Caratteristiche | |
Tipo | galleria d'arte moderna |
Istituzione | 1872 |
Visitatori | 34 716 (2022) |
Sito web | |
La sede
Il palazzo principale è stato costruito nel 1858 su progetto dell'accademico berlinese Friedrich Hitzig. Per ampliare la collezione originale, nel 1907 il Comune acquistò il Palazzo Brunner, situato nei paraggi. Tale edificio fu utilizzato completamente solo a partire dal 1963, in seguito alla ristrutturazione di Carlo Scarpa. In quell'anno, al Palazzo Brunner fu affiancato anche il Palazzo Basevi, la cui messa in opera completa è avvenuta nel 1991, in seguito ai lavori di Franco Vattolo e Giampaolo Bartoli.
Il museo oggi è composto dai tre palazzi, con ingresso principale da via Diaz, per un'area espositiva di 4.000 metri quadrati.
La collezione
Oltre alle opere del barone, il Comune acquisì numerose altre opere, pagate con le donazioni che lo stesso Revoltella aveva fatto alla città. Le opere esposte oggi sono circa 350 tra dipinti e sculture. Il Palazzo Brunner ospita le opere di autori italiani della seconda metà dell'Ottocento (terzo piano), le opere acquisite nei primi decenni del Novecento (quarto piano), le opere di artisti del Friuli-Venezia Giulia (quinto piano) e nazionali (sesto) della seconda metà del Novecento.
Le opere esposte sono, tra gli altri, di artisti come Giovanni Fattori, Domenico Induno, Giuseppe De Nittis, Raffaele Armenise, Ignacio Zuloaga, Mario Sironi, Carlo Carrà, Antonio Rotta, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Lionello Balestrieri, Manlio Rho, Cesare Saccaggi, Mario Deluigi, Arnaldo Pomodoro, Giacomo Manzù, Francesco Hayez, Alice Psacaropulo, Arturo Rietti.
Direttori del museo
- Augusto Tominz (1872-1883)
- Alfredo Tominz (1883-1926)
- Piero Sticotti (1927-1929)
- Edgardo Sambo (1929-1956)
- Giulio Montenero (1960-1989)
- Maria Masau Dan (1992)
Opere principali
Dipinti
- Giuseppe Tominz - Ritratto di Giuseppe Bernardino Bison, olio su tela (1830)
- Antonio Rotta - Un uomo e il suo cane, olio su tela (1860 ca.), Meditation, olio su tela (1860 ca.)
- Nicolò Barabino - Ritratto di Archimede, olio su tela (1860)
- Tito Aguiari - Ritratto di Pasquale Revoltella, olio su tela (1862)
- Alberto Rieger - Palazzo Revoltella, tempera su carta (1865)
- Antonio Rotta - Vecchia Nonna, olio su tela (1869 ca.)
- Giuseppe De Nittis - La signora del cane (Ritorno dalle corse), olio su tela (1878)
- Raffaele Armenise - La visita allo zio cardinale, olio su tela (1884)
- Gaetano Previati - Il giorno sveglia la notte, olio su tela (1905)
- Felice Casorati - Meriggio, olio su tavola (1923)
- Carlo Carrà - Donna al mare, olio su tela (1931)
- Mario Sironi - Il pastore, olio su tela (1932)
- Alice Psacaropulo - Giani Stuparich, olio su tela (1944)
- Afro - Ricercarii (1952)
- Antonio Corpora - I velieri (1953)
- Emilio Vedova - Ciclo della protesta n. 3 (1956)
- Giuseppe Capogrossi - Superficie 322 (1959)
- Lucio Fontana - Attese (1967)
- Cesare Saccaggi - Preludio (1914)
- Bruno Croatto - Ritratto di Rodolfo Fogolin (1932)
Sculture
- Pietro Magni - Il taglio dell'istmo di Suez, marmo (1863)
- Donato Barcaglia - Donna che trattiene il tempo, marmo (1875)
- Domenico Trentacoste - La Derelitta, marmo (1895)
- Arnaldo Pomodoro - Sfera
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo Revoltella
Collegamenti esterni
- Sito del museo, su museorevoltella.it. URL consultato il 22 novembre 2006 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2002).
- Scheda, su trieste.com.
- Sito servizi educativi, su didatticarevoltella.blogspot.it.
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