Cinque Torri
Complesso montuoso Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Le Cinque Torri (talvolta dette anche Cinque Torri di Averau; Penes de Naerou in ladino; Fünf Türme in tedesco) sono un piccolo complesso montuoso facente parte del gruppo del Nuvolau,[1] all'interno delle Dolomiti Ampezzane (catena delle Dolomiti orientali), a nord-ovest di San Vito di Cadore e a sud-ovest di Cortina d'Ampezzo.
Cinque Torri | |
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Le Cinque Torri viste dal Passo Falzarego. Da destra a sinistra: Torre Grande, Torre del Barancio, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Quinta. | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Belluno |
Altezza | 2 361 m s.l.m. |
Prominenza | 140 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°30′36.58″N 12°03′07.43″E |
Altri nomi e significati | Cinque Torri di Averau; Penes de Naerou (ladino); Fünf Türme (tedesco) |
Data prima ascensione | 15 luglio 1930 |
Autore/i prima ascensione | P. Dallamano e R. Ghirardini |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Dolomiti |
Sottosezione | Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo |
Supergruppo | Dolomiti Ampezzane |
Gruppo | Gruppo del Nuvolau |
Sottogruppo | Settore delle Cinque Torri |
Codice | II/C-31.I-D.16.b |
Le Cinque Torri, come tutte le formazioni montuose della zona, sono formate da roccia di dolomia, dal particolare color grigio pallido. Il complesso è formato da cinque speroni di roccia (da cui deriva il nome) e raggiunge un'altitudine massima di 2.361 m s.l.m. (Torre Grande). Ogni "torre" ha un proprio nome:
Sono situate nella zona sud-occidentale della conca ampezzana, a nord del vicino monte Averau, di cui le Cinque Torri possono essere considerate parte. Nel Giugno del 2004 una delle Cinque Torri è crollata. Era una delle minori, ma anche delle più belle e amate dagli arrampicatori.
Ora quello che rimane di questa torre è coricato verso nord-est rispetto al punto originario. Durante il crollo, o meglio lo slittamento visto il suo piano basale perfettamente liscio, la torre si è divisa in tre parti, due blocchi che sono rimasti quasi intatti e una terza sezione (la cima) che si è invece sbriciolata.
In zona Cinque Torri sono presenti i seguenti rifugi alpini:
In periodo estivo è possibile effettuare gite ed escursioni nei boschi e sui sentieri attrezzati, tra i quali ricordiamo l'Alta via n. 1 delle Dolomiti, la muraglia di Giau (lungo il confine tra i comuni di Cortina e San Vito), gli itinerari verso il Nuvolau e il passo Giau e il percorso storico nelle trincee della prima guerra mondiale.
Le Cinque Torri sono un'area molto frequentata sia da alpinisti che da arrampicatori sportivi grazie al grande numero e all'ampia scelta di vie con difficoltà molto varie. Sono presenti anche intinerari di più tiri. Storicamente sono da sempre considerate la palestra di roccia degli Scoiattoli di Cortina.
In inverno, le Cinque Torri sono un importantissimo polo sciistico ampezzano, le cui piste fanno parte di un comprensorio del Dolomiti Superski che le collega ai vicini monti Lagazuoi e Col Gallina. Fino a pochi anni fa era possibile effettuare il percorso con gli sci ai piedi solo in direzione Lagazuoi - Col Gallina - Cinque Torri, ma a partire dalla stagione invernale 2008-2009 è possibile tornare dalla zona di Cinque Torri alla più alta zona di passo Falzarego tramite il nuovissimo impianto biposto "Croda Negra" e al raccordo passante oltre il monte Averau.
Questa zona fu teatro di aspre battaglie tra truppe italiane e austro-ungariche durante la Grande Guerra[2]; conserva ancor oggi numerose testimonianze delle battaglie e delle costruzioni belliche erette dal Regio Esercito italiano, recentemente recuperate in seno ad un'operazione di ristrutturazione e valorizzazione che ha permesso la creazione di interessanti itinerari storici. Nella zona Lagazuoi-Cinque Torri è stato realizzato il più esteso museo della Prima Guerra Mondiale (su un raggio di 5 km), composto dai musei all'aperto del Lagazuoi, delle Cinque Torri, del Sasso di Stria e dal museo del Forte Tre Sassi.
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