Timeline
Chat
Prospettiva

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

complesso religioso di Roma che comprende una chiesa e un convento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolomap
Remove ads

Sant'Onofrio al Gianicolo è un complesso chiesa-convento di Roma situato in Piazza di Sant'Onofrio 2, su quella che è oggi la passeggiata del Gianicolo. È retto dai Frati francescani dell'Atonement, che qui hanno la sede della Procura generale. Sulla chiesa - che è anche chiesa madre dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - insiste il titolo cardinalizio di Sant'Onofrio.

Fatti in breve Stato, Regione ...
Remove ads
Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Nel luogo che oggi ospita la chiesa, nel 1419, Nicola da Forca Palena realizzò un eremo dopo avere acquistato il terreno con denaro proveniente dalle elemosine. A partire dal 1439 vi fu realizzata la chiesa attuale, per raggiungere la quale fu costruita nel 1446 la salita Sant'Onofrio. L'edificio, a una sola navata con due cappelle per lato, fu completato nel XVI secolo e contiene diversi dipinti e sculture del XVII secolo. La chiesa è preceduta da un sagrato erboso, chiuso su due lati da un piccolo portico, le cui lunette sono affrescate con le Storie di San Gerolamo del Domenichino. Sul lato di fronte alla chiesa il sagrato è chiuso dalla cappella affrescata della Madonna del Rosario eretta all'inizio del '600 da Guido Vaini, patrizio di Imola, per sé, sua moglie Lucrezia Magalotti patrizia di Firenze e i loro 12 figli e discendenti.

Thumb
Il chiostro.

Il piccolo chiostro del convento è forse la parte più antica del complesso: costruito nel periodo della fondazione, a metà del XV secolo, ha anche una galleria porticata al piano superiore. Le lunette del chiostro furono affrescate con storie di sant'Onofrio ad opera del Cavalier d'Arpino e scuola, in occasione del giubileo del 1600. Il luogo, assai suggestivo e panoramico, è noto (forse soprattutto) per aver dato rifugio alle ultime angosce di Torquato Tasso, che vi arrivò da Napoli dietro la promessa di Clemente VIII di incoronarlo poeta, come era stato secoli prima per il Petrarca. La laurea non ebbe luogo, tuttavia, in quanto il poeta vi morì il 25 aprile del 1595. In omaggio al Tasso, Sant'Onofrio divenne così una delle tappe di artisti e letterati in visita a Roma[1].

Poco distante dal convento - ora dall'altra parte della "passeggiata del Gianicolo" tracciata tra il 1865 e il 1868 - è stata conservata (ormai secca ma monumentalizzata), la cosiddetta "quercia del Tasso", sotto la quale si dice che il poeta andasse a contemplare e meditare[2]. Il luogo venne poi utilizzato da San Filippo Neri come meta di passeggiate, e fu attrezzato a teatro dalla sua congregazione, come "luogo di pii trattenimenti"[3]. Ancora oggi il teatro è sede di rappresentazioni teatrali all'aperto.

Il Governatorato di Roma vi allestì un museo che raccoglie cimeli e maschera funeraria del Tasso, dal 1930 dato in proprietà alla Santa Sede. Il 15 agosto 1945 papa Pio XII assegnò il complesso all'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, forse proprio in onore della Gerusalemme liberata. Inoltre, il pontefice invitò i Frati francescani dell'Atonement a risiedere in loco, al fine di occuparsi della custodia del convento e della chiesa, ivi prestando servizio.

Cronologia

Thumb
Portico esterno e cappella del Rosario.
Thumb
Lapidi in ricordo delle visite di Chateaubriand e di Goethe.

XV secolo

XVI secolo

XVII secolo

XVIII secolo

XIX secolo

XX secolo

Remove ads

Opere

Riepilogo
Prospettiva

Nella chiesa

Thumb
Interno della chiesa
  • Abside: Affreschi con le Storie di Maria (Adorazione dei magi, Fuga in Egitto, Sacra conversazione con donatore, Pentecoste, Transito della Vergine, Assunzione, Incoronazione ecc.), su progetto di Bernardino Pinturicchio (1454-1513) e di Baldassarre Peruzzi (1481-1536), eseguito nella parte superiore forse per lo più da Pinturicchio e bottega e nella parte inferiore principalmente da Peruzzi, che probabilmente diresse l'esecuzione dell'opera complessiva, con notevoli apporti di artisti di scuola lombarda (Apostoli, Sibille)
  • Annunciazione, di Antoniazzo Romano (1460-1510) – affresco - 1° cappella a destra
  • Madonna di Loreto, di Annibale Carracci (1560-1609): Incoronazione della Vergine di scuola del medesimo e altre pitture mariane di Giovanni Battista Ricci – 2° seconda cappella destra - altare
  • Madonna col Bambino e un donatore, di Cesare da Sesto (1477-1523), già attribuito a Leonardo e poi a Giovanni Antonio Boltraffio (1467-1516) – lunetta ad affresco attualmente nel Museo Tassiano
  • Natività di Francesco Bassano il Giovane (1549-1592), figlio, allievo e collaboratore di Jacopo Bassano – Cappella del Rosario (portico esterno)
  • Scene della vita e della leggenda di S. Onofrio, di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino (1568-1640), Sebastiano Strada e Claudio Ridolfi - chiostro
  • Sibille di Giovanni Baglione (1566-1643) o di Agostino Tassi (1566-1644) – affresco – portale esterno
  • Madonna con Bambino e Storie di S. Girolamo del Domenichino (1581-1641) – affreschi - lunette del portico esterno
Thumb
Tomba di Torquato Tasso, con ritratto (1608)

Cappelle laterali dedicate

Altre opere d'arte

La chiesa ospita diverse epigrafi, alcune delle quali ricordano la realizzazione della strada (un'opera fatta realizzare da papa Sisto V) e la pavimentazione (voluta da papa Clemente VIII).

Nel portico esterno vi è inoltre la pietra tombale di Nicola da Forca Palena, una scultura attribuita a un anonimo toscano nella quale si può leggere l'influsso di Donatello. Poco lontano dalla pietra tombale si trovano inoltre gli stemmi gentilizi delle famiglie protettrici della chiesa.

Il passaggio al chiostro ospita invece la tomba del poeta Alessandro Guidi e il monumento funebre del marchese Giuseppe Rondinini.

Nella chiesa si trovano infine il sarcofago in altorilievo che ospita i resti del vescovo di Ragusa in Dalmazia Giovanni Sacco (presso l'altare maggiore), opera della scuola di Andrea Bregno, e il monumento funebre di Bernardo Guglielmi. Nella prima cappella sulla sinistra si trova invece il monumento funebre di Torquato Tasso, mentre nella terza dallo stesso lato sono ospitati i monumenti funebri dei cardinali Filippo Sega (con un ritratto del Domenichino) e Giuseppe Gasparo Mezzofanti.

Remove ads

Note

Bibliografia

Loading content...

Voci correlate

Loading content...

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading content...
Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads