«– Chi è Dio? – Dio è l'Essere perfettissimo, Creatore e Signore del cielo e della terra.»
(Prime nozioni della fede cristiana)
Il catechismo di Pio X detto più comunemente Catechismo di San Pio X dopo che l'autore divenne Santo come titolo originario Compendio della dottrina cristiana[6], meglio conosciuto come Catechismo Maggiore, nell'edizione del 1905[6], con 993 domande e risposte[7], e come Catechismo della dottrina cristiana nell'edizione del 1912[8][9], con 433 domande e risposte[10]. Fu stampata anche l'edizione ridotta nota con il titolo Primi Elementi della Dottrina Cristiana[11] dedicata in particolare a bambini e ragazzi, contenente un minor numero di domande ed era a volte corredata di illustrazioni che sono rimaste nella memoria di due generazioni di italiani. Domande e risposte venivano normalmente fatte imparare a memoria durante la catechesi, pur contenendo a volte dei concetti difficili: l'idea che stava alla base di questo sistema di insegnamento è che memorizzare queste domande sarebbe tornato utile ai bambini una volta raggiunta l'età adulta, quando ne avrebbero compreso pienamente il significato[12].
Quella di Pio X è un'opera fatta realizzare elaborando un testo precedente, da lui scritto come metodo per l'insegnamento della dottrina ai ragazzi quando era ancora vescovo di Mantova, avendo a che fare principalmente con povera gente figlia di una società contadina. Va considerata quindi come un'opera figlia del suo tempo, studiata per essere compresa da una società dove ancora la cultura era poco diffusa[16].
Al giorno d'oggi il Catechismo di Pio X viene considerato come uno dei simboli della Chiesa precedente il secondo Concilio Vaticano[18] e ne fanno l'uso più attivo i cattolici tradizionalisti[19].
Opinioni di Joseph Ratzinger sul Catechismo di Pio X
Nell'ambito di un'intervista rilasciata al mensile 30 Giorni nel 2003, il cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, dichiarò a proposito:
«La fede come tale è sempre identica. Quindi anche il Catechismo di san Pio X conserva sempre il suo valore. Può cambiare invece il modo di trasmettere i contenuti della fede. E quindi ci si può chiedere se il Catechismo di san Pio X possa in questo senso essere considerato ancora valido oggi. Credo che il Compendio che stiamo preparando possa rispondere al meglio alle esigenze di oggi. Ma questo non esclude che ci possano essere persone o gruppi di persone che si sentano più a loro agio col Catechismo di san Pio X. Non bisogna dimenticare che quel Catechismo derivava da un testo che era stato preparato dallo stesso Papa quando era vescovo di Mantova. Si trattava di un testo frutto dell’esperienza catechistica personale di Giuseppe Sarto e che aveva le caratteristiche di semplicità di esposizione e di profondità di contenuti. Anche per questo il Catechismo di san Pio X potrà avere anche in futuro degli amici.»
«Fin dagli anni in cui era parroco aveva redatto egli stesso un catechismo e durante l’Episcopato a Mantova aveva lavorato affinché si giungesse ad un catechismo unico, se non universale, almeno italiano. Da autentico pastore aveva compreso che la situazione dell’epoca, anche per il fenomeno dell’emigrazione, rendeva necessario un catechismo a cui ogni fedele potesse riferirsi indipendentemente dal luogo e dalle circostanze di vita. Da Pontefice approntò un testo di dottrina cristiana per la diocesi di Roma, che si diffuse poi in tutta Italia e nel mondo. Questo Catechismo chiamato "di Pio X" è stato per molti una guida sicura nell’apprendere le verità della fede per il linguaggio semplice, chiaro e preciso e per l’efficacia espositiva.»
Dal Gal,Capo V - Il Vescovo di Mantova (18 aprile 1885 - 22 novembre 1894) - Il «Catechismo unico», pp. 143-144. «Confermato sempre più nella sua antica idea della necessità di un Catechismo unico, appena ebbe la notizia del Congresso che si sarebbe riunito in Piacenza per studiare i mezzi ed i metodi migliori per l'insegnamento catechistico, si decise di preparare la sua mozione ed il suo voto».
Dal Gal,Capo V - Il Vescovo di Mantova (18 aprile 1885 - 22 novembre 1894) - Il «Catechismo unico, p. 147. «Ma chi tra i presenti a Piacenza in quel Settembre 1889, avrebbe immaginato che ad attuare la «petizione» che il Congresso deliberava di spedire a Roma, sarebbe toccato allo stesso principale Promotore divenuto Pio X?»
Fiocchi,CAPO XVII. Il Teologo di Clemente VIII, p. 302. «[...] Così il Catechismo del Bellarmino, eccetto una breve parentesi di pochi anni, fu in uso per tutto il Lazio da Clemente VIII fino a Pio X, il quale, come è noto, fece pubblicare un nuovo Catechismo per tutta l'Italia».
Catechismo Maggiore,pp. 9-10. «Al Signor Cardinale Pietro Respighi Nostro Vicario Generale
Signor Cardinale, La necessità di provvedere per quanto è possibile alla religiosa istituzione della tenera gioventù Ci ha consigliato la stampa di un Catechismo, che esponga in modo chiaro i rudimenti della santa fede, e quelle divine verità, alle quali deve informarsi la vita d'ogni cristiano. Pertanto fatti esaminare i molti libri di testo già in uso nelle Diocesi d'Italia, Ci parve opportuno di adottare con lievi ritocchi il testo da vari anni approvato dai Vescovi del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, della Emilia e della Toscana. L'uso di questo testo sarà obbligatorio per l'insegnamento pubblico e privato nella Diocesi di Roma e in tutte le altre della Provincia Romana; e confidiamo che anche le altre Diocesi vorranno adottarlo per arrivare così a quel testo unico, almeno per tutta l'Italia, che è nell'universale desiderio. Con questa dolce speranza impartiamo di tutto cuore a Lei, Signor Cardinale, l'Apostolica Benedizione. Dal Vaticano, li 14 giugno 1905. Pius PP. X».
Pio X, Catechismo della Dottrina Cristiana per la Diocesi di Padova Classe Prima, Tipografi Libreria Editr. Antoniana, 1945, p.3.
«Carissimi Figlioli,
Questo libretto è il testo per la prima Classe di Dottrina Cristiana e contiene quanto è necessario per essere ammessi alla prima Comunione. Studiatelo, imparatelo questo piccolo libro, o fanciulli, sforzatevi di capire ogni parola dietro la spiegazione che ve ne darà il Sacerdote. Queste poche pagine contengono i fondamenti della scienza e della vita cristiana e vi insegnano quindi a muovere i primi passi sulla strada del Paradiso. Il libretto prepara anche le anime dei bambini alla Comunione, che è il più bel dono di Dio e il grande tesoro della Chiesa. Figliuoli, imparate a ricevere ben disposti Gesù nella santissima eucaristia e ne avrete luce per le vostre menti, pace per i vostri cuori, e per le anime vostre grazia e vita eterna. Padova, la festa di S. Carlo, 4 novembre 1939 † Carlo Agostini Vescovo»
Prefazione a Bellarmino,pp. XVII-XVIII. «Per di più S. Roberto Bellarmino insieme con S. Carlo Borromeo veniva da S.S. Pio XI di v.m. con Breve del 26 aprile 1932 dichiarato Patrono non solo dell'Arciconfraternita Romana della Dottrina cristiana ma di "tutte le altre Opere di istruzione religiosa esistenti per tutto il mondo". In detto Breve la Santità del Papa, dopo aver ricordato i meriti insigni di S. Carlo, così si esprime a proposito del Bellarmino: "Il Santo «Maestro delle controversie» poi, oltre alle altre opere di insigne sapienza, per le quali va meritamente celebre nella Chiesa di Dio, compose quell'aureo catechismo, che dal giudizio di Sommi Pontefici e di numerosi Vescovi e dall'uso di circa tre secoli è stato così ampiamente raccomandato ed approvato che giustamente lo si può ritenere come modello della catechesi"».
Prefazione a Bellarmino,p. XI. «Non si può infatti dimenticare che esso non è solo quello di dare nozioni, ma di fare credere le verità rivelate perché credute, ossia ritenute vere, non per aver avuto una dimostrazione razionale, ma perché Dio la ha dette (quanta è l'importanza dell'addurre le prove teologiche! La «Summa doctrinae christianae» del Canisio era tutta fatta con testi scritturali) esse divengano la luce che illumina il cammino di ogni uomo, la norma della vita. L'insegnamento catechistico ha da essere vitale: solo quando così sia, raggiunge il suo scopo e in tanto è in quanto fermamente creduto».
Felici,p. 171. «Fino dal 1885, quand'era Vescovo di Mantova appena da pochi mesi, passando di parrocchia in parrocchia per Visita pastorale, andava gridando: "Dottrina Cristiana! Dottrina Cristiana!"».
Pubblicato dal Papa San Pio V, Introduzione, in Catechismo Tridentino, Edizioni Cantagalli, 1996, p.9.
«Ma nonostante i nuovi orientamenti che si è tentato d'imporre alla massa dei battezzati, non mancano intelligenze vigili e sensibilità di fede presso le nostre comunità cristiane, le quali rimpiangono il Catechismo di S. Pio X, e più ancora la matrice di esso, che è appunto il Catechismo Tridentino»
Papa Pio X, Catechismo Maggiore, Milano, Edizioni Ares, 2006.
Compendio della dottrina cristiana compilato su quello del Bellarmino e del Casati, Assisi, Paolo De' Conti Fabiani (c/o Tipografia Sensi), 1874. URL consultato il 20 novembre 2018 (archiviato il 3 novembre 2018). Dal titolo completo: "Compendio della dottrina cristiana compilato su quello del Bellarmino e del Casati con ordine graduato di classi e stampato per cura di sua eccellenza r.ma monsig. Paolo De' Conti Fabiani vescovo di Assisi a comodo ed utilità della sua diocesi".
Cristina Siccardi, San Pio X. Il papa che ha ordinato e riformato la Chiesa, prefazione del Cardinale Raymond Leo Burke, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2014.