Castriota (famiglia)

famiglia nobile albanese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

I Castriota (talvolta anche Castrioto, Castriotto, Castriotta, Castrioti o Casteroti, in albanese: Kastrioti, Kastriotët) sono un casato principesco albanese[1].

Fatti in breve Stato, Titoli ...
Castriota
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StatoKruja, Albania, Italia
Titoli
  • Principe d'Albania
  • Principe di Kruja
  • Signore di Kanina
  • Signore di Sinë
  • Signore di Mat

Nell'impero ottomano:

  • Sangiacco di Dibra
  • Subashi di Kruja

Nel regno di Napoli:

  • Duca di San Pietro in Galatina
  • Conte di Spoleto
  • Signore di Monte Sant'Angelo
  • Signore di San Giovanni Rotondo
  • Barone di Gagliano
  • Barone di Salignano
  • Barone di Arigliano
FondatorePaolo Castriota
Ultimo sovranoGiovanni II Castriota
Data di fondazione1368
Data di deposizione1478
Etniaalbanese
Rami cadettiCastriota Scandenberg: Linea di Napoli
Linea di Lecce
Linea di Gagliano (estinta dal 1830)
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Origini

I Castriota furono menzionati per la prima volta in un documento del 1368, che riporta il giuramento pronunciato da Alessandro Comneno Asen, principe bulgaro di Valona, come cittadino onorario di Ragusa. Fra le firme dei testimoni vi è anche quella di un Castriota, Signore di Kanina; davanti a questo nome vi è il nome Branilo, che lo storico tedesco Karl Hopf, secondo Fan Stilian Noli, legge erroneamente come nome di battesimo del Castriota.[2]

Le notizie di Giovanni I Castriota (padre di Scanderbeg) si hanno nel 1406, quando era stato registrato negli archivi veneziani come "dominus partium Albanie";[3] nel 1407 quando scrive una lettera di protesta alla Repubblica di Venezia e al Senato e nel 1410, quando annuncia a Venezia di essere stato costretto a consegnare al nemico (ottomani) un figlio come ostaggio.[4]

Secondo fonti turche, la famiglia era originaria di Kastrat nel distretto di Malësi e Madhe nell'Albania nordorientale.[5] Secondo un documento, scoperto in un monastero francescano ungherese dallo storico Eusebius Fermendjin nel XIX secolo, rivela che i Castriota provengono da un villaggio denominato Kastrioti, sulle montagne di Hasi presso il fiume Drin.[2] Secondo lo storico inglese Noel Malcolm erano originari del Kosovo occidentale.[6] Secondo l'Accademia Ungherese delle Scienze, e secondo quanto afferma l'archeologa scozzese Margaret Hasluck, il loro cognome deriva da Kastriot, nel Distretto di Dibër.[7][8] Fan Noli sostiene che, in Albania, sia oggi che nei tempi antichi la maggioranza degli albanesi portava un nome di battesimo greco o slavo o latino o arabo, molto di rado albanese; e a questo si aggiungevano ome cognome il nome del villaggio, del bajrak (unità territoriale ottomana) o della regione. Ad esempio, i cognomi Castriota, Balsha, Musacchi, Araniti e Shpata sono nomi di villaggi che ancora esistono in Albania.[2] Ad ogni modo, secondo molti storici, il cognome Castriota deriva dalla parola latina castrum attraverso il greco κάστρο ("kástro") che significa "castello"[9][10][11][12].

Il primo personaggio noto viene individuato in Pal o Paolo, Signore di Signa e Gardi, che mori in battaglia il 15 giugno del 1389. Pal avrebbe avuto tre figli: Giovanni († 1442), signore di Mat e Vumenestia; Alessio e Costantino.[13] Giovanni sposò la nobildonna Voisava Tripalda, dalla quale ebbe nove figli: il più piccolo, Giorgio (Gjergj), diede origine alla famiglia Castriota Skanderbeg.

Castriota Scanderbeg

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Monumento a Giorgio Castriota Scanderbeg in piazza Scanderbeg a Tirana

La linea dinastica dei Castriota Scanderbeg (in albanese Kastrioti Skënderbeu) trova il proprio capostipite in Giorgio di Giovanni, detto appunto Skanderbeg (dal turco Iskender a sua volta dal greco Alexander, più il titolo turco "bey" con il significato di "signore"), Dominus d'Albania, eroe nazionale albanese, brillante generale e fiero oppositore del dominio turco nei Balcani. Il 26 aprile 1451, lo Skanderbeg prese in moglie Andronica di Giorgio Arianiti († 1500), dalla quale ebbe Giovanni († 2 agosto 1514): questi fuggì dall'Epiro nel 1468, portandosi nel regno di Napoli, dove re Ferdinando I lo creò prima conte di Monte Sant'Angelo e signore di San Giovanni Rotondo, poi duca di San Pietro in Galatina e conte di Soleto. Avendo egli sposato Irene Branković — figlia di Lazzaro II ed Elena Paleologa, a propria volta figlia di Tommaso Paleologo, despota di Morea e ultimo discendente della famiglia imperiale bizantina — i Castriota Scanderbeg sono i discendenti diretti dell'ultimo imperatore di Costantinopoli.

Da Giovanni e Irene nacquero diversi figli, fra cui Giorgio (che tentò una spedizione in Albania appoggiata da Venezia, che si concluse tragicamente[14]), Costantino (vescovo di Isernia), Federico, Maria[15] e Ferdinando, che ereditò lo stato paterno.

Ferdinando ebbe dalla moglie Andriana Acquaviva, figlia del duca di Nardò, una sola figlia, di nome Irene (Erina), che andò in moglie, nel 1539, a don Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano, portando in dote alla grande famiglia napoletana i feudi paterni.

Ferdinando ebbe inoltre diversi figli naturali, maschi e femmine[16]. Fra i maschi, il primogenito Federico fu barone di Gagliano, e la sua discendenza si estinse alla fine del 1800; Pardo fu capostipite del ramo che da Galatina si trasferì dapprima a Copertino e poi a Lecce, al cui patriziato fu aggregato in persona di D. Alessandro Castriota Scanderbeg (questo ramo è tuttora fiorente in Lecce e Ruffano); e Achille, capostipite del ramo calabro-napoletano, tuttora fiorente in Napoli.[17]

Patrizi veneti

In virtù dei servigi resi alla Repubblica nelle guerre contro i Turchi, furono aggregati al patriziato veneto sin dal 1416 con il cognome "Casteroti"[18], o, secondo altre fonti, nel 1445 (Sagredo)[19], o ancora nel 1463 (Verdizzotti) con il cognome "Castriotto"[19]. Skanderbeg in persona, assieme al figlio Giovanni, venne riconosciuto tale dal Senato veneziano con privilegio del 25 settembre 1463. L'ultimo patrizio iscritto al Libro d'Oro, il già citato Antonio[19] di Alfonso Castriota Granai, marchese di Atripalda, fu ucciso a Murano, al termine di una festa, nel 1549[19].

Albero genealogico

 CASTRIOTA
 
 
 ?
 
 
 Paolo
 
   
 Giovanni
?-1437 (1442)
sp. Voisava Tripalda
Costantino
-1402
sp. Elena Thopia
Alessio
fl. 1403
 
     
 Giorgio Scanderbeg
1405-1468
sp. Andronica Arianiti
 Costantino
 Repossio
 Bernardo
 Stanisha
-1450
  
    
 Giovanni
-1514
sp. Irene Branković
Vaissava
 Stanisha
Bernardo
-1463
sp. Maria Zarzari
  
       
 Giorgio
-1540
sp. Bernardina

Costantino
1477-1500
Vescovo di Isernia dal 1498
Ferdinando
-1561
sp. Andriana Acquaviva
Maria
-1569
sp. Alfonso Leognano o Leognani da cui: Leognani Castriota e poi Leognani Castriota e Leognani Fieramosca
 Ferrante
-1525
sp. Camilla di Capua
Alfonso
-1544
sp. Camilla Gonzaga Patrizia Veneta
 Giovanni
-1514
sp. Giovanna Gaetani dell’Aquila d’Aragona
   
           
 Pardo
fl. 1561
sp. Antonella Stefagnoli
 Irene
-1565
sp. Pietro Antonio Sanseverino
 Ferrante
 Alfonso
Achille
fl. 1591
sp. Isabella Sanseverino
Paolo
Giovanni
Giovanni
Antonio
-1549
sp. Donna Maria Castriota
Costantino
Pirro
   
         
 Giovanni
-1596
sp. Maria Grazia Verdesca
 Fabio Costantino
1574-1615
sp. Antonia Verdesca
 Alessandro
-1596
sp. Laudomia Strafella
 Costantino
1572
sp. Laura Campilongo
Pirro
1569
 Giovanni
fl. 1584
sp. Minerva de Ferraris
 Giovanni Fabio
Alfonso
Gaspare
     
          
 Pardo
1590
Giovanni Francesco
1612
Costantino (detto Alessandro)
1616-1643
sp. Donata Curchi
Cesare
1591
Pietro
1596
 Antonio
-1654
sp. Livia Cavallo Ruffo
sp. Vittoria Milizia
Federico
-1619
Antonio
Giorgio
-1620
Francesco
-1639
  
   
 Vitantonio
1641-1716
 Costantino
Achille
sp. Camilla Castriota
  
  
 Alessandro
1659-1743
sp. Caterina Giustiniani
sp. Irene Pieve-Sauli
sp. Giuseppa De Torres
 Antonio
sp. Claudia di Paola
  
     
 Pasquale
1704
Francesco
1708-1790
sp. Orsola Caretti
Vitantonio
1717-1811
sp. Doneca Castriota
 Achille
-1750
Giorgio
-1750
sp. Fulvia Luzzi Abenante
  
         
 Oronzo
-1828
Bartolomeo
1749
Giorgio
1755
Francesco
1761-1811
Alessandro
1748-1803
sp. Angela Rosa Lentini
Costantino
 Giovanni
Pirro
-1821
Ferdinando
1739-1862
sp. Maria Palomba
  
       
 Giorgio
1796-1846
sp. Carlotta Lopez y Royo
Federico
1796-1866
Ferdinando
 Francesco
1779-1862
sp. Maria Sanchez de Luna
Antonio
Giorgio
Filippo
1783-1835
sp. Caterina Pellegrini
   
        
 Costantino
1843-1913
sp. Maria Eugenia Fiore
sp. Adelaide Plantera
sp. Isabella Paladini
Federico
1836-1905
Francesco
1840
sp. Rosa Casto
 Alessandro
1834-1877
sp. Maria Mariglia
 Antonio
1810-1899
sp. Emanuela di Auletta
Giorgio
1815-1842
Gabriele
1820
sp. Concetta Cervati
 Ferdinando
1825-1900
sp. Filomena de Liguoro
    
            
 Luigi
1871-1954
sp. Adelina Ingrosso
sp. Maria Carlini
Giovanni
1896
Alessandro
Federico
 Giuseppe
1888-1959
sp. Livia Pepe
Giorgio
Antonio
Costantino
 Giorgio
1871-1906
sp. Francesca Bottari
 Giovanni
1847-1929
sp. Maria Sersale
 Alfonso
1861
sp. Vittoria d'Amore
Filippo
1865-1936
sp. Matilde Maria de Liguoro
sp. Anna Maria de Liguoro
     
           
Luigi
1924-1944
Augusta
1929
Ferdinando
1932-2004
Giorgio
1936-2016
Costantino
1939
Giorgio
1926-1975
sp. Anna Aguglia
 Giovanni
1929
sp. Maria Antonietta Castriota Scanderberg
 Alessandro
1896-1959
sp. Ida Pio
 Federico
1903-1967
sp. Teresa di Tullio
Francesco
1875-1943
 Ferdinando
1893-1978
sp. Carolina Mattiazzi
     
        
 Giuseppe
1959
sp. Fabrizia Alemanno
 Federico
1960
sp. Roberta Caridi
 Costantino
1961
sp. Chiara Caridi
Giulio
1921
sp. Adriana Menegotti
Giorgio
1931-1996
sp. Maria Teresa Bandello
 Giorgio
1936
sp. Adelaide Berardi
sp. Daniela Ciciriello
 Filippo
1925-1984
sp. Ada Guerriero
Giorgio
1928
sp. Maria Elisa Buono
      
            
 Giorgio
1997
Alessandro Giorgio Maria Ferdinando
2000
Ferdinando Pardo Maria
2001
Pardo Giorgio Maria
2005
Filippo
1999
Federico
2002
Alessandro
1960
sp. Carolina Tulkens
Giulio
1965
Loris
1964
sp. Eliana di Francescantonio
 Federico
1974
sp. Tamara Campanile
Francesco
1975
 Giorgio
1955
sp. Stafania Monachello
   
      
 Filippo
1989
Alessandro
1992
 Giorgio Federico Giuseppe
1991
Giulio Alessandro Costantino Pardo
1996
Giorgio
2004
Angelo
2008

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