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vescovo cattolico e nunzio apostolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Carafa o Caraffa (Napoli, 1584 – Aversa, 7 aprile 1644) è stato un vescovo cattolico e diplomatico italiano.
Carlo Carafa vescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto del vescovo Carafa | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1584 a Napoli |
Nominato vescovo | 19 luglio 1616 da papa Paolo V |
Consacrato vescovo | 21 settembre 1616 dal cardinale Giambattista Leni |
Deceduto | 7 aprile 1644 ad Aversa |
Era secondogenito di Fabrizio, conte di Grotteria, marchese di Castelvetere, e di Giulia Tagliavia d'Aragona. Conseguì la laurea in utroque iure e dopo il 1608 divenne prelato di consulta e prelato domestico di Sua Santità. Papa Paolo V lo nominò vescovo di Aversa nel 1616. Rimase sempre nelle grazie del pontefice e nel 1621 fu nominato nunzio apostolico in Austria, presso la corte di Ferdinando II d'Asburgo, per scongiurare eventuali conflitti europei.[1]
Ad Aversa tenne un sinodo diocesano dopo la sua consacrazione. Al ritorno dall'incarico diplomatico in Austria, effettuò una visita pastorale nel 1625, risiedendo stabilmente nella sua diocesi che affidò al suo vicario generale Carlo Maranta e poi a Paolo Squillante, nel periodo della nunziatura.[1] Fu abate commendatario di San Vincenzo in Prato e prevosto di Sant'Albino a Mortara; rinunciò ad entrambe nel 1643 in favore dell'omonimo nipote Carlo, anch'esso poi vescovo di Aversa.
La genealogia episcopale è:
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