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pittore e incisore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Bonacina (Mestrino, 20 settembre 1905 – Pergine Valsugana, 30 gennaio 2001) è stato un pittore e incisore italiano.
Esponente di rilievo della corrente di Realismo magico e del gruppo di Novecento. Importante la sua produzione pittorica ad olio, le incisioni ad acquaforte e gli affreschi religiosi in varie chiese del nord Italia ed in particolare in Trentino. Le sue opere sono esposte in vari musei e gallerie.
Nato nel 1905 a Mestrino da padre scultore milanese e madre veneziana. Fino all'età di tredici anni vive a Milano, poi a Cremona. A sedici anni è ammesso al corso inferiore dell'Accademia di belle arti di Brera e nel 1925 consegue la maturità presso il Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim di Venezia. Frequenta l'Accademia di belle arti di Venezia con docenti quali Virgilio Guidi per la pittura e Emanuele Brugnoli per l'incisione.
Dal 1926 al 1929 partecipa alle mostre dei giovani artisti di Ca' Pesaro. Nel 1928 partecipa alla XVI Esposizione internazionale d'arte di Venezia nella sezione bianco e nero. Nel 1925 dipinge l'Autoritratto, nel 1926 il Ritratto della madre. Fa parte del Realismo magico ispirato dall'insegnamento di Virgilio Guidi. In quest'epoca inizia a frequentare la Val di Non e a dipingere i paesaggi rurali e montani. A Milano conosce gli artisti della Galleria Pesaro ed espone a La Permanente del 1929.
Nel 1931 Carlo Bonacina si trasferisce in Trentino sollecitato dall'amico artista Gino Pancheri, legato al Gruppo d'Avanguardia composto, tra gli altri, da Giacomo Manzù e Aligi Sassu. È di quest'epoca l'inizio di una florida produzione di opere, quali Cavalli all'abbeveratoio del 1933 e Cavalli a riposo del 1934. Nel 1934 espone alla sindacale La lavandaia del 1933. Nel periodo trascorso a Cles dal 1931 al 1948 l'artista realizza numerosi affreschi in chiese della Val di Non.
Come molti artisti tra il 1933 e il 1943 aderisce al sindacato e si dedica a temi che sono in linea con l'esaltazione dei valori della famiglia e patriottici, che si ritrovano in opere come La famiglia e La famiglia rurale.
Nel secondo dopoguerra, Bonacina si concede una maggiore libertà, facendo propria l'espressione post-cubista. Già dalla I Quadriennale nazionale d'arte di Roma del 1931 sino alla metà degli anni cinquanta partecipa assiduamente alle quadriennali romane. In particolare si segnala la partecipazione alla sesta e alla nona edizione. Nel 1958 si trasferisce a Trento dove diviene esponente del Sindacato Artisti Trentini e dove presiede per un periodo anche l'Associazione degli Artisti Cattolici (UCAI). Diventa più attivo nell'ambito della decorazione murale con la tecnica dell'affresco di edifici pubblici e religiosi in Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Trentino. Dal 1953 diviene insegnante di decorazione pittorica presso l'istituto d'Arte Vittoria di Trento, sino al 1975.
Negli anni settanta la pittura e la grafica di Bonacina s'ispirano ad un'astrazione antinaturalistica di stampo geometrico, che lo caratterizzerà sino alla fine, pur non abbandonando quasi mai il richiamo al figurativo.
- 1929 Venezia, XVI Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1930 Venezia, XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1931 Roma, Palazzo delle Esposizioni, Prima Quadriennale d'Arte Nazionale - 1932 Milano, Mostra Nazionale del Bianco e Nero - 1933 Firenze, Prima Mostra del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti - 1934 Bolzano, VII Mostra Biennale Sindacale d'Arte - 1935 Roma, Palazzo delle Esposizioni, Seconda Quadriennale d'Arte Nazionale - 1935 Venezia, Mostra dei Quarant'anni della Biennale - 1936 Venezia, XX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1938 Venezia, XXI Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1939 Atene - Budapest, Mostra dell'Incisione Italiana - 1939 Bergamo, Mostra Nazionale del Paesaggio - 1939 Roma, Palazzo delle Esposizioni, Terza Quadriennale d'Arte Nazionale - 1940 Venezia, XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1941 Milano, Mostra Interregionale Sindacale d'Arte - 1942 Venezia XXIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte - 1946 Bergamo I Mostra Nazionale d'Arte Sacra - 1946 Trento, Castello del Buonconsiglio Mostra della Pittura Trentina dell'Ottocento e del Novecento - 1947 Stoccolma, Museo Nazionale, Mostra degli Incisori Italiani - 1948 Venezia, XXIV Biennale Internazionale d'Arte - 1949 Bergamo, Mostra Nazionale del Paesaggio Italiano - 1950 Trento, Galleria d'Arte Trento, Mostra Nazionale di pittura e scultura - 1951 Novara, II Mostra Internazionale d'Arte Sacra - 1951 Roma, Palazzo delle Esposizioni, VI Esposizione Nazionale Quadriennale d'Arte - 1951 Venezia, II Mostra del Premio Burano - 1951 Reggio Emilia III Mostra Nazionale del disegno e dell'incisione moderna - 1951 Torino, Palazzo del Valentino, Esposizione Società Promotrice Belle Arti - 1952 Trieste, I Mostra Nazionale d'Arte - 1953 Rio de Janeiro, Mostra d'Arte Sacra per la casa - 1953 Torino, Esposizione Nazionale di Arti Figurative - 1954 Novara, III Mostra Internazionale d'Arte Sacra - 1955 Roma. VII Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma - 1956 Bologna, II Mostra Nazionale d'Arte Sacra Contemporanea - 1956 Milano, IX Esposizione Nazionale d'Arte di Brera - 1956 MIlano, I Salone Incisori Italiani I.D.I.T. - 1956 Reggio Emilia, V Mostra Nazionale del disegno e dell'incisione - 1956 Venezia, XVIII Biennale Internazionale d'Arte - 1957 Lubiana, Moderna Galerija, Selezione della II Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea - 1958 Digione, Museo Nazionale, Incisione Veneta - 1958 Bologna, Antoniano, Mostra Nazionale d'Arte Sacra
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