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musicologo e musicista tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carl Friedrich Weitzmann (Berlino, 10 agosto 1808 – Berlino, 7 novembre 1880) è stato un musicologo e musicista tedesco.
Ha studiato violino e composizione sotto la guida di Carl Henning e Bernard Klein, e successivamente (1817-1832) teoria della musica con Louis Spohr e Moritz Hauptmann nelle scuole di Kassel.[1]
È stato un maestro di coro e di violino del Teatro di Riga ed è stato membro della orchestra imperiale di San Pietroburgo.[1]
Intorno alla metà del secolo si è trasferito a Berlino, dove ha insegnato composizione presso il Conservatorio Stern.[1]
Svolse lunghi studi presso le biblioteche parigine e londinesi.
Weitzmann pubblicò il suo primo grande lavoro teorico Der übermässige Dreiklang nel 1853. In questo trattato, suggerì che la triade minore era semplicemente un'inversione della triade maggiore e che entrambe sono generate da un tono fondamentale comune nel mezzo.[2]
Tra le sue amicizie importanti, si annovera quella con Liszt, che mostrò un considerevole interesse per le nuove teorie sulle sonorità dissonanti.[3] La dimostrazione di Weitzmann ha avuto un'influenza significativa sui moderni teorici neo-riemanniani, quali David Lewin, Brian Hyer, Richard Cohn e Henry Klumpenhouwer.[4]
In seguito Weitzmann estese le sue teorie alle scale, osservando come una scala minore discendente che parte dal quinto grado è un'inversione di una scala maggiore ascendente. Poiché le sue teorie si riferiscono a maggiori e minori, è chiamata una spiegazione "dualista". I teorici dualisti successivi includono Arthur von Oettingen e le prime opere di Hugo Riemann. Infine Weittzmann si interessò anche del temperamento musicale.[5]
Come musicista effettuò tour in gran parte dell'Europa, toccando anche la Scandinavia e la Finlandia.[1]
Tra le sue pubblicazioni, si ricordano : Geschichte des Septimenakord (1854), Geschichte der Klaviermusik (1899), Der letzte der Virtuosen: K.Tausig (1868).[5]
Ha composto anche opere e musica per pianoforte e per coro.[5]
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