Timeline
Chat
Prospettiva
Carife
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Carife (Carìfë in dialetto irpino[4]) è un comune italiano di 1 239 abitanti[1] della provincia di Avellino in Campania.
Remove ads
Geografia fisica
Territorio
Il paese è situato in Irpinia, nel cuore della Baronia, a 740 m s.l.m. su di un colle alle falde del contrafforte di Trevico, in posizione dominante sull'intera valle dell'Ufita.
Origini del nome
Il toponimo è di origine pre-romana e si ricollega a numerose altre forme simili (Callifae, Corifa-, Codifla-) attestate in ambito osco-umbro.[5]
In epoca pre-romana il territorio era infatti abitato da popolazioni sannitiche, come attestato dai copiosi reperti rinvenuti nell'area archeologica di Carife, una delle più importanti dell'Irpinia.
Storia
Nel corso dei secoli il comune fu assoggettato alla baronia di Vico e ripetutamente danneggiato da diversi eventi sismici, specialmente dal terremoto dell'Irpinia del 1732.[6]
Nell'Ottocento il comune fece parte del circondario di Castelbaronia ricadente nel distretto di Ariano nell'ambito del principato Ultra all'interno del regno delle Due Sicilie. In epoca postunitaria Carife fu parte del mandamento di Castelbaronia nell'ambito del circondario di Ariano di Puglia all'interno della provincia di Avellino.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa Madre di San Giovanni Battista: l'edificio di origine medievale subì diversi rifacimenti legati ai diversi eventi sismici. Completamente distrutta dal sisma del 1732 venne ricostruita, la riapertura al culto del 1754 è testimoniata dalla data riportata sullo stemma del portale barocco. La ricostruzione con facciata a capanna con un portale barocco in pietra, finestrone centrale e lesene laterali e pianta a croce latina ad unica navata sembra attribuibile alla scuola del Vanvitelli.[7] All'interno si trova un reliquiario di origine spagnola con una reliquia del legno della Croce giunto a Carife tramite un dono fatto dai Borboni ai marchesi Capobianco, un grande crocifisso ligneo datato 1757 e un polittico della Madonna del Rosario risalente al 1585 opera della scuola di Andrea Sabatini da Salerno.[8]
- Convento di San Francesco o della Madonna delle Grazie.
- Chiesa dell'Addolorata. Risale al 1770.
Architetture civili
- Palazzo Marchesale: Nel 1646 il feudo di Carife fu venduto dal barone Carlo Vecchione per 17.400 ducati a Laura Ciaccio di Cosenza, vedova di Giovanni Francesco Capobianco. Tre anni dopo fu donato al figlio primogenito, Antonio Capobianco, avvocato fiscale della Gran Corte della Vicaria insignito nel 1677 del titolo di marchese di Carife da Carlo II di Spagna che si trasferì a Carife dove fece costruire il vecchio Palazzo Marchesale nell'antico Rione dei Fossi che venne distrutto dal sisma del 1732.[9] Il palazzo attuale fu ricostruito utilizzandola tecnica alsaziana alternando travi orizzontali e verticali per dare maggiore stabilità alla struttura. L'ingresso del palazzo è tramite un portale ad arco con bugnato rustico da cui si accede ad un ampio cortile interno con pavimento in ciottoli e cotto. Caratteristiche seicentesche si sono conservate nelle varie sale.
Siti archeologici
- Area archeologica di Carife. Tutto il territorio comunale è stato oggetto di scavi e ritrovamenti archeologici; in particolare in località Addolorata, nei pressi della chiesa omonima, si trova un importante sito archeologico, in cui sono state rinvenute le tombe sannitiche che componevano la necropoli irpina, resti di attrezzi risalenti al neolitico e vari monili.[10]
Remove ads
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[13]

Carife è in costante declino demografico, sin dal primo dopoguerra. Il tasso di natalità si attesta al 9‰ (tasso regionale 11,1‰; tasso nazionale 9,5‰) nel 2009 i nati sono stati 14, i morti 23 con un saldo naturale di -9. Il saldo migratorio è stato -10.
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2010 risultavano residenti nel territorio di Carife 28 cittadini stranieri, pari all'1,83% della popolazione comunale.
Lingue e dialetti
Accanto alla lingua italiana, a Carife è in uso una varietà del dialetto irpino.
Religione
Il comune appartiene alla diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.
Remove ads
Cultura
Il museo archeologico di Carife raccoglie reperti e manufatti di epoca sannitica provenienti dalle vaste necropoli ricomprese nella vicina area archeologica.[14]
Amministrazione
Altre informazioni amministrative
Il comune fa parte della Comunità montana dell'Ufita.
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads


