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Capi di Stato d'Italia

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Capi di Stato d'Italia
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Questa lista raccoglie i capi di Stato italiani, dall'unità d'Italia (1861) ad oggi.

Da allora l'Italia è stata retta da quattro Re (appartenenti a Casa Savoia), due capi provvisori dello Stato (durante il periodo costituzionale transitorio fra i risultati del referendum del 2 giugno e l'entrata in vigore della Costituzione) e dodici Presidenti della Repubblica (intervallati per brevissimi periodi da presidenti supplenti).

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Re d'Italia

Con la nascita del Regno d'Italia nel 1861, sul trono si installò la dinastia dei Savoia, precedentemente titolare del Regno di Sardegna.

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Luogotenente generale del Regno

Dopo la liberazione di Roma Vittorio Emanuele III decise di ritirarsi a vita privata e nominare suo figlio Umberto Luogotenente generale del Regno, come stabilito dagli accordi tra le varie forze politiche del Comitato di Liberazione Nazionale, che prevedevano di «congelare» la questione istituzionale fino al termine del conflitto. Umberto, dunque, esercitò le prerogative di capo dello Stato senza tuttavia possedere la dignità di re, che restava in capo a Vittorio Emanuele III.

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Re d'Italia

In vista dell'imminente referendum istituzionale, il re Vittorio Emanuele III venne indotto dai suoi consiglieri ad abdicare nel tentativo di separare le sorti della casata dalle proprie responsabilità personali riguardo l'avvento del fascismo. Gli succede suo figlio Umberto II di Savoia.

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Capi provvisori della Repubblica Italiana

Il 2 giugno 1946 la Monarchia venne sostituita dalla Repubblica a seguito dell'esito di un referendum popolare. Umberto II lasciò l'Italia il 13 giugno successivo. I risultati definitivi della consultazione furono proclamati ufficialmente dalla Corte suprema di cassazione il 18 giugno 1946.

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Presidenti della Repubblica Italiana

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Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica Italiana.
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Sandro Pertini, il presidente eletto a più larga maggioranza.
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Giorgio Napolitano, il primo presidente eletto per un secondo mandato.
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Sergio Mattarella, 12º e attuale presidente della Repubblica, è il più longevo per durata del mandato.

Dalla nascita della Repubblica Italiana, si sono susseguiti dodici presidenti della Repubblica.

A norma della Costituzione repubblicana, in Italia non è previsto, almeno in via formale, l'istituto della vicepresidenza. In caso di impedimento del presidente della Repubblica, è il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, a essere chiamato a esercitarne le funzioni in supplenza (art. 86 della Costituzione). In questo caso, assume il titolo non ufficiale di presidente supplente della Repubblica Italiana.

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Elezioni

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Stendardo presidenziale (dal 9 ottobre 2000)

Dopo il referendum del 2 giugno 1946, che istituì la Repubblica, il presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi divenne anche capo provvisorio dello Stato.

Il primo presidente della Repubblica fu Enrico De Nicola, eletto per due volte capo provvisorio dello Stato dall'Assemblea Costituente il 28 giugno 1946 e il 26 giugno 1947, in entrambi i casi al primo scrutinio; il 1º gennaio 1948, con l'entrata in vigore della Costituzione, assunse il titolo e le funzioni di presidente, risultando, quindi, l'unico ad essere entrato in carica "di diritto".

Il primo presidente eletto secondo le modalità previste dalla Costituzione fu Luigi Einaudi.

Il presidente eletto con il più ampio margine fu Sandro Pertini, nel 1978, che ottenne l'82,3% dei consensi (832 voti su 1011). Giovanni Leone fu invece il presidente eletto, nel 1971, con il minor numero di consensi: il 51,4% (518 voti su 1008). La sua elezione fu anche la più difficile e lunga della storia repubblicana, in quanto richiese 23 scrutini, protraendo i lavori parlamentari per quasi 25 giorni. Le elezioni più brevi furono invece quelle di Francesco Cossiga (1985) e Carlo Azeglio Ciampi (1999), eletti entrambi al primo scrutinio.

Antonio Segni fu il primo presidente a dimettersi anticipatamente, nel 1964, a causa di una trombosi cerebrale.[9] Successivamente, Giovanni Leone (nel 1978) e Francesco Cossiga (nel 1992) si dimisero pochi mesi prima del termine del loro mandato a causa di contrasti con il Parlamento e i media.

Giorgio Napolitano è stato il primo presidente ad essere eletto per più di un mandato, seguito da Sergio Mattarella, che è attualmente il primo per durata del mandato. La presidenza più breve è stata invece quella di Enrico De Nicola (4 mesi e 12 giorni).

Il presidente più giovane al momento dell'elezione è stato Cossiga, eletto a 56 anni; il più anziano è stato Napolitano, eletto per il secondo mandato a 87 anni; il più anziano al momento dell'elezione per il primo mandato è stato Pertini, eletto a 81 anni.

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Ex presidenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidente emerito della Repubblica Italiana.
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Insegna distintiva dei presidenti emeriti della Repubblica

Dal 22 settembre 2023, giorno della morte di Giorgio Napolitano, non ci sono ex presidenti della Repubblica in vita. Questa particolare situazione si è verificata per l'ultima volta tra il 1961 e il 1962.

Casi unici

Enrico De Nicola è l'unico ad aver ricoperto l'incarico di presidente sia del Senato sia della Camera (quest'ultimo ruolo svolto durante il Regno d'Italia); ricoprì, successivamente, anche il ruolo di presidente della Corte costituzionale. Nella sua vita rivestì quindi la prima, la seconda, la terza e la quinta carica dello Stato.

Francesco Cossiga fu il primo presidente a non aver fatto parte della Costituente, Saragat l'unico (durevole) segretario di partito e l'unico[verificare] presidente di una commissione permanente o organo parlamentare e Napolitano l'unico ad essere stato parlamentare europeo.

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Durata del mandato

Il presidente della Repubblica rimasto nel suo ruolo più a lungo è Mattarella, mentre quello rimasto per meno tempo è stato De Nicola. La fine del mandato è stata determinata per alcuni dal termine naturale dello stesso, per altri da dimissioni di cortesia, ovvero dimissioni anticipate solo di qualche giorno rispetto alla conclusione regolare del mandato per permettere l'entrata in carica del successore già eletto. Altri casi sono stati più traumatici, come le dimissioni per malattia di Segni, o per dinamiche politiche, come nei casi di Leone e Cossiga.

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Napoleone Bonaparte e la Repubblica Italiana (1802-1805)

Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica Italiana (1802-1805).

Alla proclamazione della prima Repubblica Italiana (repubblica sorella della Francia rivoluzionaria, che comprendeva parte dell'Italia settentrionale preunitaria), avvenuta il 26 gennaio 1802, l'allora primo console di Francia Napoleone Bonaparte assunse per primo nella storia il titolo di Presidente della Repubblica Italiana: nonostante ciò, Napoleone non è annoverato nell'elenco di questa pagina, che riguarda soltanto la Repubblica Italiana costituita a partire dal 1946, dopo la caduta del regime fascista e la fine della seconda guerra mondiale e dotata della Costituzione, entrata in vigore il 1º gennaio 1948.

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Note

  1. Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia.
  2. Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia.
  3. Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia.
  4. Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia.
  5. Alcide Amedeo Francesco De Gasperi.
  6. De facto già dal 13 giugno, giorno della partenza del re dall'Italia.
  7. In attesa che la Corte suprema di cassazione ratificasse i risultati definitivi del referendum del 2 e 3 giugno. PARLALEX - Archivio di legislazione comparata, su parlalex.it. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  8. Ettore Maria Colombo, Elezioni presidenziali. Statistiche, numeri, date e peculiarità di 11 presidenti della Repubblica, su Quotidiano Nazionale, 15 gennaio 2015. URL consultato l'11 luglio 2022.
  9. Guido Castelli, L’UNITA’ E I PRESIDENTI: 1964 – ANTONIO SEGNI – LE DIMISSIONI, su Fondazione Avvenire, 12 gennaio 2022. URL consultato il 28 novembre 2023.
  10. Tradizionalmente, i presidenti non hanno mai fatto parte di alcun partito politico nel corso del loro mandato, in quanto considerati al di sopra delle parti. I partiti indicati sono quelli a cui il presidente apparteneva al momento del suo insediamento.
  11. Entra in carica all'atto dell'elezione e non del giuramento in forza dell'art. 2 del d.lgs.lt. n°98 del 16/3/1946 ; dal 1º luglio 1946 fino al 31 dicembre 1947 esercita le sue funzioni istituzionali col titolo di Capo provvisorio dello Stato, avendosi in quest'ultima data una modifica di titolo e non di carica, che rimase sempre la medesima escludendo quindi ogni soluzione di continuità.
  12. Portale storico della Presidenza della Repubblica, su archivio.quirinale.it. URL consultato il 28 ottobre 2022.
  13. Si dimette il 25 giugno 1947, ufficialmente per motivi di salute, salvo poi essere rieletto il giorno dopo
  14. Ettore Maria Colombo, Elezioni presidenziali. Statistiche, numeri, date e peculiarità di 11 presidenti della Repubblica, su Quotidiano Nazionale, 15 gennaio 2015. URL consultato l'11 novembre 2023.
  15. Si dimette anticipatamente.
  16. Già senatore a vita di nomina presidenziale dal 27 agosto 1967 al 29 dicembre 1971.
  17. Dimissioni di cortesia per permettere l'insediamento del suo successore, già eletto.
  18. Già presidente supplente della Repubblica in quanto Presidente del Senato, a partire dalle dimissioni di Pertini firmate il 29 giugno fino al momento del giuramento, pronunciato appunto il 3 luglio (vedi G.U. n. 152 del 29-06-1985)
  19. Si dimette anticipatamente. (vedi G.U. n. 98 del 28-04-1992)
  20. Si dimette prima della scadenza per accelerare l'inizio del suo secondo mandato.
  21. Già senatore a vita di nomina presidenziale dal 23 settembre 2005 al 15 maggio 2006.
  22. L'elezione del presidente Sergio Mattarella, su quirinale.it, 31 gennaio 2015. URL consultato il 26 gennaio 2023.
  23. L'elezione del presidente Sergio Mattarella, su quirinale.it, 29 gennaio 2022. URL consultato il 26 gennaio 2023.
  24. Compresi gli interim ed esclusa la presidenza del Consiglio.
  25. Compresa la Camera dei deputati del Regno d'Italia ed escluso il Senato del Regno d'Italia. Un "+1" indica la Costituente. Escluse le legislature da senatore a vita.
  26. Compresi i membri del Senato del Regno (per il quale la nomina era regia e a vita).
  27. Carica ricoperta al momento dell'elezione a Presidente della Repubblica.
  28. Presidente dell'Assemblea Costituente.
  29. Dato aggiornato al 1 luglio 2025.
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