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Senatore a vita (ordinamento italiano)

carica della Repubblica Italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Senatore a vita (ordinamento italiano)
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La carica di senatore a vita, nell'ordinamento giuridico italiano, è prevista dall'articolo 59 della Costituzione[1] che designa i soggetti facenti parte con mandato vitalizio del Senato della Repubblica.

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Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica

Essi si distinguono in "senatori di diritto e a vita" (ossia gli ex presidenti della Repubblica, che accedono automaticamente alla carica una volta ultimato il loro mandato) e "senatori a vita di nomina presidenziale" (ossia nominati - nel numero massimo di cinque - dal Capo dello Stato tra i cittadini italiani che abbiano «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario»).

La differente denominazione non cela però alcuna differenza in termini di competenze e prerogative, le quali sono comunque del tutto equiparate a quelle di coloro che ricoprono la carica senatoriale con mandato elettivo a termine.

Non essendo soggetti al rinnovo in occasione delle tornate elettorali, i senatori a vita decadono dalla carica solo per decesso, rinuncia o a seguito di destituzione secondo i canonici meccanismi di decadenza parlamentare.

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Storia

Dai lavori dell'Assemblea Costituente risulta che i senatori a vita sono stati inseriti nel nuovo Senato per due ragioni: da una parte assicurare al Senato la partecipazione di membri particolarmente competenti e qualificati, dall'altra parte per consentire la presenza in Senato di voci indipendenti dai partiti e che rappresentino qualcosa di diverso dalla politica, così da integrare e qualificare positivamente la rappresentanza parlamentare scaturita dal voto. Il mandato vitalizio è stato scelto per garantire ai predetti senatori la massima indipendenza morale.

A partire dagli ultimi anni del XX secolo, il Parlamento ha discusso diverse proposte di riforma costituzionale che si sono occupate dell'istituto dei senatori a vita. Quelle approvate in commissione o dalle assemblee, tuttavia, non ne hanno mai previsto l'abolizione, ma piuttosto una sua riforma, ad esempio con l'introduzione del mandato a termine al posto di quello a vita.

Nella storia della Repubblica italiana i senatori a vita sono stati in totale 47, di cui 11 ex Presidenti della Repubblica.

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Numero massimo di senatori a vita

Riepilogo
Prospettiva

Il secondo comma dell'art. 59 della Costituzione, come modificato dall'art. 3 della legge costituzionale n. 1/2020 (in vigore dal 5 novembre 2020), stabilisce quanto segue:

«Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque.»

Tuttavia, fino al 4 novembre 2020 il secondo comma dell'articolo 59 della Costituzione stabiliva:

«Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.»

In dottrina si era posto il problema se il limite costituzionale di cinque senatori a vita fosse da intendersi come limite massimo di senatori a vita presenti in Senato oppure come limite massimo di nomine a disposizione di ciascun presidente. Dall'entrata in vigore della Costituzione nel 1948 fino all'anno 1984 vi fu una chiara prevalenza della prima interpretazione, anche in considerazione della collocazione dell'articolo 59 tra le norme relative al Parlamento, nonché dell'intenzione espressa chiaramente negli atti dell'Assemblea Costituente. Peraltro, il presidente Einaudi esercitò il diritto di nomina per otto volte, al fine di sostituire Arturo Toscanini (che aveva rinunciato[2]), Trilussa e Guido Castelnuovo (che nel frattempo erano deceduti). Pertanto si guardò al numero di senatori in carica nello stesso tempo, e non già al numero di volte che il presidente esercitò il potere di nomina.

Nel 1984, invece, il presidente Sandro Pertini, dopo il parere favorevole della Giunta per le elezioni del Senato, seguì la seconda interpretazione, nominando altri due senatori a vita: questi arrivarono a essere quindi complessivamente sette. Secondo tale interpretazione infatti, l'articolo 59, comma 2 della Costituzione avrebbe inteso non limitare a cinque il numero di senatori a vita che possono sedere in Parlamento, bensì permettere a ogni presidente di nominare i "suoi" cinque senatori a vita. Questa interpretazione fu tuttavia fortemente criticata da parte della dottrina[3] poiché rischiava di alterare, secondo un'interpretazione restrittiva della norma, il carattere rappresentativo del Senato come dalle discussioni agli atti dell'Assemblea Costituente[4].

Il successivo presidente, Francesco Cossiga, seguì la medesima interpretazione di Pertini e nominò altri cinque senatori a vita. Ma la nomina non avvenne contestualmente, giacché il 2 maggio 1991, a seguito del decesso di Cesare Merzagora che era uno dei cinque senatori a vita di nomina presidenziale allora in esercizio, Cossiga nominò Giovanni Spadolini[5]. Il 1º giugno 1991 presidente della Repubblica procedette alla nomina di altri quattro senatori a vita, intendendo così uniformarsi all'interpretazione estensiva adottata dal suo predecessore. In quell'occasione Cossiga propose la nomina anche a Indro Montanelli, che rifiutò (non è possibile identificare la personalità che fu designata in sua vece). Lo stesso anno anche Nilde Iotti, di fronte a indiscrezioni relative a una sua possibile nomina, fece sapere di non essere interessata preferendo rimanere presidente della Camera dei deputati.[6] Come conseguenza tra il 1982 e il 1992 il numero di senatori a vita totali salì da 6 (4 per merito e 2 ex presidenti) al massimo di 11 (9 per merito e 2 ex presidenti) nel 1992 (alla fine del mandato presidenziale di Francesco Cossiga).

In seguito tornò chiaramente a prevalere l'interpretazione iniziale (appoggiata da pressoché tutti i costituzionalisti e seguita da tutti i presidenti successivi a Pertini e Cossiga), secondo la quale i senatori a vita di nomina presidenziale non possono essere in numero superiore a cinque.

Il presidente Oscar Luigi Scalfaro, fedele all'interpretazione iniziale e memore della sua esperienza in Assemblea Costituente, non nominò alcun senatore durante il suo mandato, mentre Carlo Azeglio Ciampi ne nominò cinque, ma attendendo che il numero di senatori per merito scendesse nel 2001 sotto il limite di cinque e rispettando tale limite sino alla fine del suo mandato.

Il presidente Giorgio Napolitano, nel corso del suo primo mandato, nominò un solo senatore a vita (Mario Monti), nominandone poi altri quattro (Renzo Piano, Claudio Abbado, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia) all'inizio del secondo mandato, attenendosi all'interpretazione restrittiva.

Il presidente Sergio Mattarella ha nominato Liliana Segre, arrivando alla soglia dei cinque senatori a vita di nomina presidenziale.

La legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1, approvata con referendum del 20 e 21 settembre 2020 e in vigore dal 5 novembre 2020, stabilisce definitivamente che il numero complessivo dei senatori in carica di nomina presidenziale non può in alcun caso essere superiore a cinque.

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Senatori a vita in carica

Dal 22 settembre 2023 (data dell'ultima variazione), sono in carica cinque senatori a vita tutti di nomina presidenziale: Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia, nominati da Giorgio Napolitano, e Liliana Segre, nominata da Sergio Mattarella.

Senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica

Riepilogo
Prospettiva

Nominati da Enrico De Nicola

Nessun senatore a vita fu nominato da Enrico De Nicola.

Nominati da Luigi Einaudi

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Nominati da Giovanni Gronchi

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Nominati da Antonio Segni

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Nominati da Giuseppe Saragat

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Nominati da Giovanni Leone

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Nominati da Sandro Pertini

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Nominati da Francesco Cossiga

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Nominati da Oscar Luigi Scalfaro

Nessun senatore a vita fu nominato da Oscar Luigi Scalfaro.

Nominati da Carlo Azeglio Ciampi

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Nominati da Giorgio Napolitano

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Nominati da Sergio Mattarella

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Senatori di diritto e a vita (Presidenti emeriti della Repubblica)

Lo stesso argomento in dettaglio: Senatore di diritto.
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Elenco in ordine alfabetico

In grassetto sono evidenziati i cinque senatori a vita in carica al 22 settembre 2023 (data dell'ultima variazione):

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Cronologia delle nomine e numero complessivo dei senatori

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Linea temporale

  • Blu: senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica
  • Arancione: senatori di diritto e a vita (Presidenti emeriti della Repubblica)
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Senatore a vita più anziano anagraficamente

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Senatore a vita anziano per nomina

Senatori a vita in ordine di durata

Riepilogo
Prospettiva

In grassetto sono indicati i senatori ancora in carica.

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Senatori a vita più longevi

Riepilogo
Prospettiva

In grassetto sono indicati i senatori ancora in vita e in carica.

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Note

Voci correlate

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