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farmaco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il canfene[1][2] è un monoterpene biciclico. È quasi insolubile in acqua, ma altamente solubile nei comuni solventi organici. Si volatilizza facilmente a temperatura ambiente ed ha un odore pungente. È un costituente minore di molti oli essenziali come la trementina, l'olio di cipresso, l'olio di canfora, l'olio di citronella, il neroli, l'olio di zenzero, e la valeriana. Viene prodotto industrialmente per isomerizzazione catalitica dei più comuni alpha-Pinene. Il canfene viene utilizzato nella preparazione di profumi e come additivo alimentare. A metà del XIX secolo era utilizzato anche come carburante per le lampade ad olio, ma l'utilizzo si ridusse per via della sua alta infiammabilità.
Canfene | |
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Nome IUPAC | |
2,2-dimethyl-3-methylene-bicyclo[2.2.1]heptane | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C10H16 |
Massa molecolare (u) | 136.24 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-234-8 |
PubChem | 6616 |
DrugBank | DBDB15917 |
SMILES | CC1(C2CCC(C2)C1=C)C |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 88.11 g/mol |
Temperatura di fusione | 45-46 °C |
Temperatura di ebollizione | 159 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi R | 11‐36‐50/53 |
Molte piante contengono canfene. Fra queste si possono citare la Kaempferia rotunda [3] e la Kaempferia angustifolia [3]
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