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Campionato del mondo di scacchi

competizione scacchistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Campionato del mondo di scacchi
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Il campionato del mondo di scacchi è una competizione scacchistica che determina il detentore del titolo di campione del mondo di scacchi.

Fatti in breve Altri nomi, Sport ...
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Generalmente il titolo viene aggiudicato da un incontro tra il campione in carica e uno sfidante, il quale viene selezionato secondo criteri che sono cambiati nel corso del tempo.

Il primo campionato del mondo è generalmente considerato l'incontro del 1886 tra Johannes Zukertort e Wilhelm Steinitz, vinto da quest'ultimo; da allora, fino al 1946, il campionato fu organizzato su base privata, con il campione che poteva o meno accettare sfide che gli venivano proposte, senza che fossero previste qualificazioni.

L'arbitrarietà nell'organizzazione del campionato sparì dopo la seconda guerra mondiale quando, morto Alechin ancora regnante, la FIDE (Fédération Internationale des Échecs, massima istituzione di questo sport) istituì un sistema nel quale il campione del mondo in carica era sfidato da un giocatore scelto attraverso un sistema di qualificazione.

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Magnus Carlsen e Jan Nepomnjaščij in una partita del match mondiale del 2021.

Questa organizzazione è durata fino al 1993, quando Garri Kasparov, allora regnante, e il suo sfidante Nigel Short si smarcarono dall'egida della FIDE, operando così una scissione protrattasi fino al 2006, quando si è svolto il match di riunificazione tra Vladimir Kramnik (che aveva sconfitto Kasparov nel 2000, conquistando così il "suo" titolo) e Veselin Topalov, campione della FIDE.

Dal primo match ufficiale della storia i campioni del mondo più longevi sono stati: Emanuel Lasker, il cui regno durò ben 27 anni consecutivi; Aleksandr Alechin, che restò campione del mondo per un totale di 17 anni, lasciando il titolo per soli due anni; Mikhail Botvinnik, che riconquistò più volte il titolo dopo averlo perso, per un totale di 13 anni; Anatolij Karpov, che è stato campione del mondo del titolo per dieci anni consecutivi dal 1975 al 1985, eguagliato da Magnus Carlsen, che è restato campione del mondo per 10 anni consecutivi del titolo riunificato, prima di rinunciarvi nel 2023. Lasker è stato anche il campione del mondo ad aver vinto più volte il titolo, essendoci riuscito 6 volte, seguito da Carlsen, 5 volte consecutive, e Botvinnik, 5 volte in totale.[N 1]

L'ultimo campione del mondo è l'indiano Gukesh, che si è laureato tale nell'incontro di Singapore 2024.

Il campionato è aperto sia agli uomini che alle donne; a queste ultime è inoltre riservato il campionato del mondo femminile. Vi sono inoltre diverse categorie di campionati: giovanili (per i giocatori fino a 18 e 20 anni), i seniores (riservato ai giocatori al di sopra dei 50 o dei 65 anni), rapid (con un tempo di gioco tra i 10 e i 60 minuti a giocatore) e blitz (con un tempo inferiore ai 10 minuti a giocatore).

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Trofeo

Dal secondo dopoguerra con i primi campioni sovietici, oltre a una coppa e una medaglia (tutte diverse in base all'organizzatore) al campione del mondo viene consegnata una corona trionfale da indossare sulle spalle nella cerimonia di chiusura del mondiale.[1]

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Campioni del mondo non ufficiali

Già dal XVI secolo alcuni giocatori erano considerati i più forti della loro epoca in determinati anni e sono considerati campioni del mondo non ufficiali:

Il titolo di "campione del mondo" venne tuttavia utilizzato per la prima volta a partire dal 1859, cioè dal momento del rientro in America di Paul Morphy, dopo che aveva sconfitto tutti i migliori giocatori del mondo durante il suo tour in Europa. In seguito al ritiro di Morphy tale titolo ufficioso fu attribuito a Wilhelm Steinitz.

Campionato del mondo ufficiale

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Steinitz fu il primo a dichiararsi ufficialmente "Campione del mondo".

Il primo giocatore a fregiarsi del titolo di campione del mondo fu Wilhelm Steinitz, che si proclamò tale dopo un match contro Johannes Zukertort nel 1886. Alcuni (ad esempio Emanuel Lasker[2] e Reuben Fine[3]) citano invece come data d'inizio il 1866, anno in cui Steinitz sconfisse Adolf Anderssen; la maggior parte dei commentatori divide invece il suo regno in due parti, una "ufficiosa" e una "ufficiale", separate dal match del 1886.[4][5]

Steinitz difese con successo il titolo tre volte, prima di perderlo contro Emanuel Lasker nel 1894. Dopo aver concesso la rivincita a Steinitz tre anni dopo, Lasker quasi si ritirò dalle competizioni, e per dieci anni non accettò di mettere in palio il suo titolo. Tra il 1907 e il 1910, invece, ci furono ben quattro campionati del mondo, in tre dei quali Lasker vinse facilmente, mentre nel febbraio 1910 fu sul punto di perderlo a favore di Carl Schlechter.

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Il regno di Lasker (a sinistra) durò ben ventisette anni, fino all'arrivo del cubano José Raúl Capablanca (a destra).

In seguito cominciarono delle trattative per organizzare un match contro José Raúl Capablanca, uno dei più forti giocatori del tempo. I negoziati si arenarono però a causa delle richieste di Lasker, le cui condizioni comprendevano la necessità che lo sfidante dovesse prevalere di due punti per ottenere il titolo. Nel 1920 il campione decise di abdicare a favore di Capablanca, ma questo gesto non venne riconosciuto valido da alcuni commentatori; Capablanca organizzò comunque un match, che si svolse nel 1921, durante il quale Lasker abbandonò, citando problemi di salute.

A seguito di queste controversie, Capablanca stabilì le cosiddette regole di Londra, con le quali propose un codice per regolamentare le sfide del campionato mondiale: l'incontro per il titolo sarebbe stato vinto da colui che per primo avesse raggiunto sei vittorie, senza contare le patte; le partite sarebbero durate due ore e mezza per quaranta mosse, per un totale di cinque ore di partita al giorno, oltre il quale la partita sarebbe stata aggiornata al giorno successivo; lo sfidante avrebbe dovuto garantire almeno 10 000 dollari statunitensi, dei quali il 68% sarebbero andati al vincitore e il 32% allo sconfitto; il campione avrebbe avuto il diritto di accettare la sfida, la quale sarebbe dovuta essere lanciata da un maestro universalmente riconosciuto.[6]

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Alechin (a sinistra) fu campione del mondo per ben diciassette anni, il suo regno fu interrotto per soli due anni dal matematico olandese Euwe (a destra), in seguito presidente della FIDE.

L'unico match a sottostare a queste condizioni fu la sfida del 1927 tra Capablanca ed Aleksandr Alechin, nel quale lo sfidante batté inaspettatamente il cubano nel più lungo campionato mondiale disputato fino ad allora (34 partite). Alechin non concesse tuttavia il match di ritorno a Capablanca, preferendo affrontare avversari più morbidi come Efim Bogoljubov (nel 1929 e 1934) e Max Euwe, che tuttavia lo batté inaspettatamente nel 1935. Il regno di Euwe durò tuttavia solo due anni, in quanto fu battuto dallo stesso Alechin nel 1937. La seconda guerra mondiale impedì l'organizzazione di ulteriori match, tanto che quando Alechin morì, nel 1946, era ancora campione.

Dopo la seconda guerra mondiale

L'era del patriarca

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Mikhail Botvinnik fu il primo campione del mondo del secondo dopoguerra.

Nel dopoguerra, a seguito della morte di Alechin, l'organizzazione del campionato fu presa in mano dalla FIDE, che organizzò nel 1948 un torneo tra i più forti giocatori del mondo, usando come base il torneo AVRO del 1938. Il torneo, organizzato come un quintuplo girone all'italiana, venne vinto da Michail Botvinnik, che divenne così campione del mondo. Al torneo, oltre al vincitore, parteciparono Keres, Euwe, Reshevsky e Smyslov.

La FIDE organizzò quindi un ciclo triennale per il campionato del mondo, organizzato in quattro fasi distinte: i tornei zonali (cioè ristretti ad una zona organizzativa della FIDE) che qualificavano per gli interzonali, dove una ventina di giocatori concorrevano (anche qui tramite girone all'italiana) per dei posti nel torneo dei candidati (cui erano qualificati di diritto anche i primi due classificati al torneo dei candidati precedente), il cui vincitore aveva il diritto di sfidare il campione del mondo in carica in una sfida al meglio delle 24 partite. In caso di parità, il campione conservava il titolo, mentre in caso di sconfitta, questi aveva diritto a rigiocare per il titolo l'anno seguente.

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Vassily Smyslov (a sinistra) e Mikhail Tal' (a destra) interruppero brevemente il regno di Botvinnik.

Botvinnik mantenne il titolo nel 1951 contro David Bronštejn e nel 1954 contro Vasilij Smyslov; tuttavia in entrambi i casi le sfide terminarono in parità e Botvinnik conservò la corona essendo il campione in carica. Nel 1957 ad affrontare il campione si ripresentò Smyslov, che in questa occasione riuscì a prevalere. Tuttavia il suo regno fu di breve durata perché già l'anno seguente, nel match di rivincita, Botvinnik si riprese il titolo. Il campione russo perse di nuovo il titolo nel 1960 a favore di Michail Tal', lo riconquistò l'anno seguente e infine lo perse definitivamente contro Tigran Petrosjan nel 1963, campionato a partire dal quale fu eliminata la clausola che permetteva al campione di rigiocare per il titolo.

La sfida del secolo e il dissidente Korčnoj

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Tigran Petrosian (a sinistra) tolse definitivamente lo scettro a Botvinnik, Boris Spasskij (a destra) diventò il successore dell'armeno, battendolo al secondo tentativo.

A partire dal ciclo per il mondiale del 1966, la FIDE modificò l'impianto delle qualificazioni, abolendo il formato a girone del torneo dei candidati e sostituendolo, su proposta di Robert Fischer, con una serie di match ad eliminazione diretta. Il mondiale del 1966 e quello del 1969 furono entrambi contesi tra Petrosjan e Boris Spasskij, che riuscì a strappare il titolo in questa seconda occasione.

Il match del 1972 ebbe alcuni risvolti geopolitici, dovuti al fatto che lo sfidante dei sovietico Spasskij, fosse lo statunitense Fischer, che divenne il primo giocatore non sovietico del dopoguerra a partecipare alla finale del campionato mondiale. L'organizzazione del match tra lui e Spasskij fu molto tribolata, ma lo statunitense ottenne che si disputasse a Reykjavík, in Islanda. Entrambi i contendenti ebbero delle pressioni dai loro rispettivi governi e l'eco mediatica fu tale che l'incontro fu ribattezzato come la sfida del secolo. Nonostante due sconfitte nelle prime due partite, fu proprio Fischer ad avere la meglio, diventando il primo e unico campione del mondo non sovietico del secondo dopoguerra fino alla dissoluzione dell'URSS.

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Bobby Fischer (a sinistra) fu l'unico campione del mondo non sovietico nel periodo 1946-1991, nel 1975 abdicò in favore di Anatolij Karpov (a destra).

Tre anni dopo, tuttavia, i contrasti tra Fischer e la federazione si acuirono. Il campione propose diverse modifiche al regolamento, tra cui l'abbandono del formato al meglio delle 24 partite in favore di un match in cui il vincitore sarebbe stato il primo giocatore a vincere 10 partite con la clausola che in caso di 9-9 il campione in carica avrebbe mantenuto il titolo. La FIDE accolse la richiesta del match illimitato (seppur fissando a 6 il numero di vittorie necessarie) ma rifiutò la clausola del 9-9, che avrebbe garantito un grande vantaggio al campione in carica (lo sfidante avrebbe avuto infatti bisogno di vincere 10-8 per conquistare il titolo). Fischer rifiutò le condizioni proposte, e il mondiale 1975 fu assegnato d'ufficio ad Anatolij Karpov, che aveva conquistato nel frattempo il diritto a sfidare Fischer.

Karpov difese due volte il titolo contro Viktor Korčnoj, un giocatore sovietico dissidente; in particolare il secondo match (nel 1981) fu influenzato dalla situazione della sua famiglia, ancora in Unione Sovietica: infatti il figlio era stato appena richiamato per il servizio militare. Il match durò solo 18 partite, e terminò con un risultato di 6 vittorie a 2.

La rivalità Karpov-Kasparov

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Il campione russo Garri Kimovič Kasparov

Nel 1984, il campionato mondiale tra Karpov e il giovane sfidante Garri Kasparov durò ben cinque mesi, con 48 partite giocate, senza che si pervenisse alla conclusione: dopo alcune sconfitte di Kasparov, infatti, il match si arenò in una lunga sequenza di patte (tra la nona e la 46° partita il risultato passò da 4-0 per Karpov a 5-1), dopo le quali Kasparov vinse due partite consecutive, portando il risultato sul 5-3. Il presidente della FIDE Florencio Campomanes interruppe allora l'incontro, motivando la sua decisione con le cattive condizioni di salute dei due giocatori (in particolare Karpov aveva perso più di 10 kg), pur senza il loro consenso. Il mondiale fu quindi rigiocato nel 1985, ritornando al formato delle 24 partite, e fu vinto da Kasparov; un altro match fu giocato nel 1986, come previsto dagli accordi firmati prima del mondiale del 1985, per compensare Karpov della perdita del vantaggio in cui si trovava nel 1984.

Kasparov conservò il titolo nel 1986; i due giocatori si sfidarono ancora due volte per il titolo mondiale, nel 1987 e nel 1990, ma Karpov non riuscì ad andare più in là del pareggio (12-12), ottenuto nel 1987, permettendo a Kasparov di conservare il titolo.

La secessione di Kasparov e Short e la nascita della PCA

Nel 1993, Garri Kasparov e Nigel Short, in seguito a dei contrasti con la FIDE nell'organizzazione del mondiale, decisero di creare un'associazione di giocatori di scacchi professionisti (la Professional Chess Association, o PCA), e di giocare il loro match al di fuori della giurisdizione della FIDE. Questa reagì annunciando che il campionato mondiale avrebbe visto sfidarsi Anatolij Karpov e Jan Timman, eliminati negli ultimi stadi della qualificazione: entrambi i match si svolsero con le vittorie di Kasparov e Karpov, sancendo di fatto l'esistenza di due campionati del mondo e di due campioni.

Tra il 1994 e il 1996, sia la FIDE che la PCA tennero un ciclo di qualificazioni per il campionato del mondo, anche se molti giocatori parteciparono ad entrambi i tornei: il mondiale PCA fu giocato a New York nel 1995 tra Kasparov e Viswanathan Anand, e fu vinto dal primo, mentre quello della FIDE culminò, nel 1996, con un torneo ad eliminazione diretta tra 13 giocatori, inaugurando un nuovo formato in cui il campione in carica riceveva sempre meno privilegi e in cui tra due giocatori venivano giocati pochi incontri a tempo di riflessione "classico", e l'eventuale parità era superata con spareggi a gioco rapido e perfino con partite lampo. Con questo formato Karpov confermò il proprio titolo sconfiggendo Gata Kamskij in finale.

Le nuove regole introdotte nel 1996 divennero costanti in tutti i campionati giocati tra il 1998 e il 2004 ma divenne presto oggetto di critiche. Infatti questo sistema produsse una serie di campioni che vinsero un solo campionato senza riuscire a difendere il proprio titolo, per poi scomparire dal mondo scacchistico di massimo livello (con la sola eccezione di Anand). Giocatori come Chalifman, Ponomarëv e Qosimjonov, sebbene possano fregiarsi a tutti gli effetti del titolo di ex-campione del mondo, hanno influito sul mondo scacchistico in maniera minore rispetto ai loro predecessori.

Nel frattempo la PCA era fallita nel 1996, lasciando Kasparov senza sponsor. Infine nel 2000, grazie a Braingames, fu giocato un match tra lo stesso Kasparov e Vladimir Kramnik, che terminò con la vittoria di quest'ultimo. Negli anni successivi vi furono alcuni tentativi di riunificare il titolo, ma per diversi motivi, tra cui la mancanza di sponsor, questi non andarono a buon fine: Kramnik difese nel 2004 il suo titolo PCA contro Péter Lékó, mentre nel 2005 Veselin Topalov vinse un torneo ad otto giocatori a San Luis, in Argentina, diventando il nuovo campione FIDE.

La riunificazione

Il 13 ottobre 2006 a Ėlista in Calmucchia il titolo viene riunificato con la vittoria di Vladimir Kramnik su Veselin Topalov in un match della durata di 12 partite a cadenza classica e quattro di spareggio. Pertanto dopo 13 anni il mondo degli scacchi ebbe di nuovo un solo re indiscusso.

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Il norvegese Magnus Carlsen, campione del mondo dal 2013 al 2023.

Kramnik però non riuscì a riconfermarsi l'anno seguente poiché, come da contratto stipulato prima del match con Topalov, dovette mettere in palio il titolo in un torneo a otto partecipanti in cui arrivò secondo alle spalle di Viswanathan Anand, che già in precedenza aveva vinto un campionato mondiale FIDE. Nel 2008 Kramnik ebbe l'opportunità di riottenere la corona ma Anand riuscì a confermarsi campione vincendo la sfida per 6,5 a 4,5. Due anni dopo a sfidare il giocatore indiano fu la volta di Topalov, il quale venne sconfitto per un solo punto in una avvincente sfida decisa all'ultima partita vinta da Anand con il nero. Nel 2012 toccò a Boris Gelfand contendere all'indiano il trono di campione del mondo. Il match si chiuse in parità, ma Anand mantenne il titolo vincendo il match di spareggio a cadenza rapida per 2,5 a 1,5.

Nel 2013, Anand dovette cedere il titolo al ventitreenne norvegese Magnus Carlsen. Il nuovo campione riuscì ad imporsi in casa del campione indiano, a Chennai, ottenendo durante l'incontro tre vittorie e nessuna sconfitta. L'anno seguente Anand riuscì a giocare un match di rivincita contro Carlsen, vincendo torneo dei candidati, venendo nuovamente sconfitto. Nel 2016 fu il russo Sergej Karjakin a sfidare Carlsen. Karjakin, dopo essere riuscito a portarsi in vantaggio nel match, portò il norvegese agli spareggi, non riuscendo a strappargli il titolo. Sorte simile toccò all'italo-americano Fabiano Caruana, che nel 2018, da numero due del ranking mondiale, costrinse Carlsen a dodici patte nelle partite a cadenza classica. Non riuscendo, tuttavia, a battere il campione del mondo agli spareggi rapidi.

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Gukesh, campione del mondo dal 2024.

Più agevole fu la difesa del titolo nel 2021[N 2] con il russo Jan Nepomnjaščij, contro il quale Carlsen vinse 7,5 a 3,5. Fu l'ultima sfida per il titolo giocata da Carlsen, che annunciò il ritiro dal ciclo mondiale.[7]

A settantacinque anni di distanza dal torneo del 1948 che assegnò il titolo a Botvinnik, nel 2023 il match per il campionato del mondo fu disputato nuovamente senza la presenza di un campione a difendere il proprio titolo. Furono selezionati per il titolo mondiale i primi due classificati del torneo dei candidati 2022, ovvero Jan Nepomnjaščij e Ding Liren, i quali si trovarono in situazione di parità dopo quattordici partite. Gli spareggi rapidi premiarono il grande maestro Ding Liren, primo giocatore cinese a potersi fregiare del titolo.[8] Dopo appena un anno il giovane grande maestro indiano Gukesh, riuscì a strappare il titolo al campione cinese, vincendo l'ultima di quattordici partite, quando il match era ormai considerato prossimo agli spareggi rapidi. Conquistando l'alloro mondiale Gukesh migliorò il record di precocità di Garri Kasparov, laureandosi campione del mondo (riunificato) a soli 18 anni, 6 mesi e 14 giorni.

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Campioni del mondo di scacchi

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Campionato femminile

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Il campionato del mondo femminile si tiene dal 1927; finora vi sono state 21 edizioni e 17 campionesse:

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