Camerlata

quartiere di Como Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Camerlata (Camerlada in dialetto comasco, AFI: [kamerˈla:da]) è un quartiere[1] del comune di Como. Fu un comune autonomo dal 1817 al 1884.[2]

Fatti in breve Stato, Regione ...
Camerlata
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Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Città Como
Circoscrizione3
Codice postale22100
Superficie2,38 km²
Abitanti5 502 ab.
Densità2 310,79 ab./km²
Patronosanta Brigida d'Irlanda
Giorno festivoprima domenica di febbraio
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Origine del nome

Il nome della località è probabilmente da collegare all'espressione (in lingua lombarda) cà merlada, cioè "casa dotata di merli". Non è tuttavia chiaro se quest'espressione si riferisse a un edificio appartenente al sistema difensivo del Castel Baradello[3] (come sostenuto da Cesare Cantù[4]), a un'abitazione situata nei pressi della Basilica di San Carpoforo,[3] oppure al nome proprio di un'osteria[3].

Storia

Riepilogo
Prospettiva
Fatti in breve Camerlata ex comune, Localizzazione ...
Camerlata
ex comune
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Camerlata – Veduta
Scorcio sulla via a ciottoli che da piazzale Camerlata sale verso il Baradello
Localizzazione
Stato Italia
Provincia Como
CircondarioNon presente
MandamentoNon presente
Amministrazione
Data di soppressione1884
Territorio
Coordinate45°47′25.59″N 9°05′04.68″E
Altitudine286 m s.l.m.
Superficie2,38 km²
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale22100
Fuso orarioUTC+1
TargaCO
Cartografia
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Camerlata
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Secondo Cesare Cantú il primo insediamento camerlatese risale ad un forte eretto durante le guerre tra Romani e Insubri. Vennero trovate le rovine e ricostruito da Liutprando, re longobardo[senza fonte] al quale peraltro si deve un ampliamento della Basilica di San Carpoforo[5].

Nel XII secolo, Camerlata faceva parte di un territorio più ampio, detto Morsengiana.[3]

Nel 1652 il territorio di Camerlata era già attestato tra i Corpi Santi di Como.[6]

Camerlata costituì un comune autonomo dal 1817 fino al 1884,[2] [7] anno dell'accorpamento alla città di Como[3].

Monumenti e luoghi d'interesse

Riepilogo
Prospettiva

Architetture religiose

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La nuova chiesa di Santa Brigida

La principale architettura religiosa di Camerlata è la Basilica di San Carpoforo, la più antica basilica della Diocesi di Como. Gli attigui edifici rurali e il vicino monastero - anch'esso intitolato a San Carpoforo[8] - erano abitati da frati gerolimini che, già nel 1511, si occupavano della cura pastorale della parrocchia di Santa Brigida.[9] Sede della parrocchia era la vecchia chiesa di Santa Brigida,[9] attesta dalla seconda metà del Cinquecento[10] e attualmente incorporata nel giardino dell'ex-Sanatorio G.B. Grassi[11][8][10]. Con la soppressione del monastero, avvenuta nel 1772, il titolo di parrocchiale passò dalla vecchia chiesa di Santa Brigida alla basilica di San Carpoforo.[9] Tra la fine del Settecento[9] e il secolo successivo, la sede principale della parrocchia venne spostata alla vecchia chiesa di Santa Brigida[9][11], che mantenne tale funzione fino alla costruzione della nuova chiesa di Santa Brigida (1924-1927).[11]. All'interno di quest'ultima riposano le spoglie dei santi Felice e Carpoforo[11].

Un edificio privato in località Genöcc[8] ospita un antico portale d'ingresso in granito sormontato da lunetta a tutto sesto, risalente al XII secolo. Il portale faceva parte della vecchia chiesa romanica di San Martino in Silvis[8], abbandonata nel XVI secolo[11]. Attestata nel 1197,[12] nel secolo successivo la chiesa fu di San Martino fu officiata da frati domenicani[11]. Nella stessa località, una croce[13] in metallo ricorda il luogo ove, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto il martirio dei santi Carpoforo, Esanzio, Cassio, Severino, Secondo e Licinio.[12][14]

Nella zona meridionale del quartiere, non lontano dalla stazione ferroviaria di Como-Camerlata, si trova la chiesa di Sant'Antonio da Padova,[15] all'interno della quale spicca un affresco di Mario Bogani[16].

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La chiesa di Sant'Antonio da Padova

Architetture civili e militari

Castel Baradello

Lo stesso argomento in dettaglio: Castel Baradello.

La principale architettura civile di Camerlata è il Castel Baradello, raggiungibile o da una mulattiera che parte da Piazzale Camerlata o da una serie di sentieri che si snodano a partire da Via degli Alpini.

Fontana di Camerlata

Lo stesso argomento in dettaglio: Fontana di Camerlata.

In Piazzale Camerlata, nodo viario al centro del quartiere, sorge una fontana monumentale, opera di Cesare Cattaneo e Mario Radice, intorno alla quale si snoda il traffico automobilistico e, un tempo, anche tranviario.

Cascine Respaù

Il versante sud-occidentale del Monte Respaù ospita la Cascina Respaù di Sotto e la Cascina Respaù di Sopra. Già servitù del Castel Baradello,[17] entrambe le cascine[18] rlsalgono all'epoca medievale[13], quando costituivano delle strutture fortificate[13][18]. In particolare, la Cascina Respau di Sotto si presentava originariamente come una corte chiusa parzialmente fortificata[19]. Quando poi il castello andò in rovina, le cascine vennero adibite ad uso agricolo, scopo che mantennero fino agli anni 1950[19][18]. A testimonianza del passato agricolo rimangono, tra l'altro, un antico gelso e una fontana ripristinata nell'ambito di una riqualificazione di tutta l'area attorno alla Cascina Respaù di Sotto[20].

Proprietà del Comune di Como,[21] la Cascina Respaù di Sotto venne dapprima utilizzata per finalità sociali[18] (più precisamente, come centro di recupero per tossicodipendenti) e successivamente convertita in struttura turistica ricettiva e di ristorazione[18]. La Cascina Respaù di Sopra ospita un ristoro[18] del gruppo alpini di Como[22].

Altre strutture civili

  • Edificio con monumentale ingresso merlato, in Via San Carpoforo
  • Villa dell'ex-Sanatorio G.B. Grassi, in Piazza Camerlata 4-5[8]

Altro

  • Una strada a ciottoli che da piazzale Camerlata sale verso il Baradello conduce al Parco della Rimembranza[23] (o delle Rimembranze[13][17][24]) della città di Como, risalente al 1934[13].

Società

Evoluzione demografica

Demografia pre-unitaria

  • 1751: 108 abitanti[6]
  • 1853: 1 671 abitanti[7]

Demografia post-unitaria

  • 1861: 2 286 abitanti[2]
  • 1871: 2 220 abitanti[2]
  • 1981: 4 680 abitanti[25]
  • 1991: 3 624 abitanti[25]
  • 2001: 4 482 abitanti[25]
  • 2008: 5 033 abitanti[25]

Infrastrutture e trasporti

A Camerlata si trova la stazione di Como Camerlata, servita dalle linee ferroviarie Milano-Chiasso (RFI), Como-Lecco (RFI) e Saronno-Como (FN). Fino al 1966, la stazione era servita anche dalla ferrovia Varese-Como (Traversata).

Dal 13 giugno 2021 non è più attiva la stazione di Albate-Camerlata, che era servita dalle linee Milano-Chiasso e Como-Lecco e che è stata sostituita dalla stazione di Como Camerlata.

Nella prima metà del XX secolo Camerlata ospitò inoltre un capolinea della rete tranviaria di Como, oltre ai binari delle tranvie Como-Cantù-Asnago e Como-Appiano Gentile-Mozzate.

Il quartiere possiede una stazione meteorologica ufficiale facente parte della rete Centro Meteo Lombardo.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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