Calcolo della Pasqua

sistema per il calcolo della data della festività mobile della Pasqua Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Calcolo della Pasqua

La Pasqua è una cosiddetta festività mobile: la sua data varia di anno in anno perché è correlata con il ciclo lunare.

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Ruota del Ciclo Solare con tavola numerica usata per il computus o calcolo della Pasqua (disegno di Ottavio Beltrano nell'Almanacco Perpetuo di Rutilio Benincasa[1])[2]

La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana celebrano eventi differenti e non possono cadere mai nello stesso giorno pur cadendo approssimativamente nello stesso periodo. All'interno del cristianesimo vi sono poi due regole differenti a seconda che si usi il calendario gregoriano (presso cattolici e protestanti) o quello giuliano (usato dagli ortodossi e dalla maggioranza delle Chiese cattoliche orientali di vari riti). Queste due regole in alcuni anni danno la stessa data (e quindi tutti i cristiani festeggiano la Pasqua nello stesso giorno), in altri anni date differenti.[3]

Pasqua ebraica o "Pesach"

Riepilogo
Prospettiva

La Pasqua ebraica è celebrata al tramonto del giorno 14 del mese di Nisan del calendario ebraico (tra il mese di marzo e quello di aprile), come prescrive la Bibbia.[4] Ogni mese di tale calendario ha inizio con la luna nuova e il quindicesimo giorno coincide con il plenilunio. Si tratta, però, di un calendario lunisolare, quindi la lunazione che corrisponde al mese di Nisan, il primo giorno dell'anno liturgico, è determinata anche dall'eventuale inserimento di un mese embolismico nell'anno lunare precedente. Ciò è stato fonte di incertezze sino all'adozione del ciclo metonico in data incerta successiva al 359 d.C.[5]

Il 15 del mese di Nisan dovrebbe corrispondere sempre al primo plenilunio successivo all'equinozio di primavera (21 marzo); ma, poiché l'anno ebraico medio è di circa 6 minuti e mezzo più lungo rispetto all'anno tropico, nel corso dei secoli si sono accumulati alcuni giorni di ritardo nella definizione convenzionale del plenilunio[6].

Attualmente, quindi, la Pasqua ebraica cade sempre tra il 26 marzo (nel XXI secolo è avvenuto nel 2013 e avverrà nel 2089) e il 25 aprile (nel 2043 e 2062) del calendario gregoriano, usato dalla maggior parte dei paesi del mondo, Italia compresa; questo intervallo di date, però, si sposta lentamente sempre più in avanti: circa un giorno ogni due secoli[6].

Inoltre, per una regola del calendario ebraico, l'anno liturgico può cominciare solo di domenica, martedì, giovedì o sabato (se la luna nuova cade in uno dei giorni vietati, il Capodanno liturgico si sposta al giorno successivo) e, poiché la Pasqua cade esattamente dopo due settimane, anch'essa è celebrata in questi stessi giorni.

Storia del calcolo della Pasqua

Riepilogo
Prospettiva

Nei primi secoli cristiani la Pasqua venne celebrata la domenica successiva alla data in cui gli ebrei celebravano la loro Pasqua. Purtroppo, però, non c'era accordo fra gli stessi ebrei sulla data e in particolare se e quando inserire il mese lunare embolismico. Molti cristiani, perciò, si convinsero che gli ebrei spesso celebravano la pasqua nel mese sbagliato e decisero di rendersi autonomi sviluppando un loro algoritmo per il calcolo della Pasqua, detto in latino computus paschalis o più semplicemente computus.

Il primo "computista" ad acquisire una certa notorietà fu Ippolito di Roma (170-235), che sviluppò un ciclo di date pasquali di 112 anni. Dato che 112 è multiplo di 28, la durata del ciclo solare, al termine di ogni ciclo la pasqua si ripresentava nello stesso giorno della settimana. Successivamente la chiesa di Roma adottò un ciclo di 84 anni, detto "latercus", anch'esso multiplo di 28 e più accurato dal punto di vista astronomico.

Quasi negli stessi anni anche Tazio Cecilio Cipriano conosciuto anche come Cipriano di Cartagine scrisse Computus de Pascha[7].

Nel frattempo in oriente Anatolio di Laodicea si rese conto (verso il 260 d.C.) che il ciclo pasquale doveva utilizzare il ciclo metonico, altrimenti le date del plenilunio astronomico si sarebbero gradualmente allontanate da quelle calcolate con il computus. Nei secoli successivi la chiesa di Roma e quella di Alessandria entrarono talvolta in conflitto nella data della Pasqua fino a quando dovettero riconoscere che il ciclo pasquale esatto (nei limiti di precisione del calendario giuliano) doveva durare 28x19=532 anni. Lo riconobbe per primo in oriente Anniano di Alessandria (circa 400 d.C.) e poi in occidente Vittorio d'Aquitania (circa 447 d.C.). Il ciclo di 532 anni si diffuse lentamente in Europa grazie anche a Dionigi il piccolo che scrisse De paschate e le Epistolae de ratione Paschae. In Irlanda ed in Inghilterra era rimasto in uso il vecchio computus di 84 anni per cui si era creata una situazione di due date di celebrazione della Pasqua. Beda il Venerabile pubblicò tutta una serie di scritti [8] [9] [10]in cui approfondì la tematica e spiegò compiutamente il sistema che restò in uso in occidente sino alla riforma gregoriana.

Pasqua cristiana

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Prospettiva
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Nel calendario gregoriano, le date della Pasqua si ripetono secondo un ciclo che dura 5 milioni e 700 000 anni. Il grafico mostra la distribuzione di frequenza delle date all'interno di un ciclo: la data più frequente è il 19 aprile, la meno frequente il 22 marzo.

Il calcolo della data della Pasqua cristiana segue approssimativamente quello della Pasqua ebraica, ma se ne discosta per due motivi: il primo è che essa si festeggia sempre di domenica, giorno della resurrezione di Gesù, ma giorno proibito per la Pasqua ebraica, il secondo è che per il calcolo convenzionale del plenilunio non viene usato il calendario ebraico (codificato da Maimonide nel XII secolo), ma il calendario lunisolare ecclesiastico.

Il principio-regola che fissa la data della Pasqua cristiana fu stabilito a seguito del Concilio di Nicea (325): la Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena di primavera (all'epoca dei primi computi l'equinozio cadeva il 21 marzo, che pertanto divenne la data di riferimento)[11].

Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile compresi. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell'equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile[11].

La data è calcolata utilizzando il calendario giuliano dagli ortodossi, quello gregoriano da protestanti e cattolici. Si noti che utilizzando il calendario giuliano, l'intervallo di date corrispondente nel calendario gregoriano va (nel XX e XXI secolo) dal 4 aprile all'8 maggio.

Calcolo del plenilunio pasquale

Poiché l'osservazione diretta della luna piena poteva dar luogo a errori (specie in caso di maltempo) e non si poteva prevedere in anticipo, si decise di fissare la Pasqua secondo una regola matematica prestabilita.

Questa regola è basata sul calcolo dell'epatta, definita come l'età della Luna al 1º gennaio, vale a dire il numero di giorni trascorsi dall'ultima Luna nuova; questo numero può andare da 1 a 30[12].

La regola valida per il calendario giuliano fu elaborata dal monaco Dionigi il Piccolo intorno al 532 a seguito degli studi di Vittorio d'Aquitania, che avevano trovato modo di conciliare le tesi degli astronomi romani e alessandrini. Il calendario gregoriano utilizza una regola modificata, che fu promulgata da papa Gregorio XIII nel 1582 insieme con il calendario stesso[12].

Calendario giuliano

Nel calendario giuliano, si assume che 19 anni solari corrispondano esattamente a un numero intero (235) di mesi lunari (vedi Ciclo metonico). Di conseguenza, i valori dell'epatta si ripetono regolarmente secondo un ciclo di 19 anni. Ne risultano le seguenti date del plenilunio (N sta per "numero aureo": è il resto che si ottiene dividendo per 19 il numero dell'anno, più uno; E sta per "epatta"):

N E data N E data N E data N E data
185 aprile6310 aprile 112815 aprile162321 marzo
21925 marzo71430 marzo 1294 aprile1749 aprile
33013 aprile82518 aprile 132024 marzo181529 marzo
4112 aprile967 aprile 14112 aprile192617 aprile
52222 marzo101727 marzo 15121º aprile

La Pasqua cade la prima domenica successiva al giorno indicato dalla tabella. Ad esempio per l'anno 2007, dividendo il numero 2007 per 19 si ha 105 con il resto di 12 (105 x 19 = 1995), quindi N = 13. La tabella mostra che, negli anni contrassegnati con il "13", il plenilunio cade il 24 marzo, che è un venerdì (nel calendario giuliano, anche se in quello gregoriano sarebbe un sabato); la Pasqua è perciò la domenica successiva, il 26 marzo del calendario giuliano. Dato che nel calendario gregoriano le date sono successive di 13 giorni (la differenza tra Natale "gregoriano", 25 dicembre, e "giuliano", 7 gennaio) queste date giuliane corrispondono rispettivamente al 6 aprile e all'8 aprile del calendario gregoriano.

L'epatta (indicata con E nella tabella) a ogni anno aumenta di 11 (ma se il totale supera 30, si sottrae 30), tranne quando N passa da 19 a 1: in questo caso aumenta di 12 (in effetti diminuisce di 18, perché si deve sottrarre 30). Ciò avviene perché 19 × 11 = 209 non è multiplo di 30 (ma lo è 210 = 209+1). Questa eccezione era chiamata saltus lunae (salto della luna): molti chierici medievali spesso dimenticavano di applicarla e quindi calcolavano la data sbagliata.

Poiché nel calendario giuliano i giorni della settimana si ripetono seguendo il ciclo solare di 28 anni mentre le epatte seguono il ciclo metonico, le date della Pasqua si ripetono ciclicamente ogni 28 × 19 = 532 anni. Tale numero fu scoperto da Vittorio d'Aquitania nel V secolo; egli inventò questo ciclo in occasione della disputa sorta tra Greci e Latini sull'esatta datazione della Pasqua dell'anno 455.

Calendario gregoriano

Il calendario giuliano presenta un certo margine di errore (circa 11 minuti all'anno), che nel corso dei secoli si accumulava, cosicché la data dell'equinozio non coincideva più con quella nominale del 21 marzo (esatta al tempo del concilio di Nicea). Nel 1582, quando lo scarto era ormai di 10 giorni, papa Gregorio XIII riformò il calendario per correggere questo errore. Simultaneamente, inoltre, il papa prese cura di correggere l'errore che si accumula a causa del fatto che 235 lunazioni non corrispondono a un numero intero di giorni.

Nel nuovo calendario, chiamato calendario gregoriano, l'epatta segue ancora un ciclo di 19 anni, che però può cambiare da un secolo all'altro. Essa infatti è data dalla seguente formula:

E = G - S + L

dove G è l'epatta del calendario giuliano, che si ricava dalla tabella sopra; S, chiamata equazione solare, è una correzione che incorpora la differenza tra il calendario giuliano e quello gregoriano (e quindi con ottima approssimazione la differenza fra anno giuliano e anno tropico); e L, chiamata equazione lunare, è un'ulteriore correzione dovuta al fatto che 235 mesi lunari non sono esattamente uguali a 19 anni giuliani medi[13] (la differenza è di meno di 2 ore e determina lo spostamento del plenilunio pasquale di un giorno in circa 310 anni). Esse si calcolano in questo modo:

S = 3C / 4

L = (8C + 5) / 25

dove C è il numero del secolo corrente, ad esempio nel 2008 C = 21. Del risultato delle divisioni si considera solo la parte intera, scartando il resto. Ai fini di questa formula, gli anni centenari si considerano appartenere al nuovo secolo, vale a dire che, ad esempio, il XXI secolo va dal 2000 al 2099, invece che dal 2001 al 2100 come sarebbe corretto. Questo perché la differenza tra il calendario gregoriano e quello giuliano è il 29 febbraio dell'anno centenario, che nel calendario gregoriano manca (tranne quando il secolo è divisibile per 400): la Pasqua dell'anno centenario cade dopo il giorno bisestile mancante, quindi per quanto riguarda questa differenza siamo già nel nuovo secolo.

Infine, se l'epatta risultante da questa formula è minore di 1 o maggiore di 30, si aggiunge o si sottrae 30 in modo da riportare il risultato entro questo intervallo.

Dall'epatta si ottiene la data del plenilunio dalla seguente tabella:

E data E data E data E data E data
112 aprile76 aprile1331 marzo 1925 marzo2517/18 apr.
211 aprile85 aprile1430 marzo 2024 marzo2617 aprile
310 aprile94 aprile1529 marzo 2123 marzo2716 aprile
49 aprile103 aprile1628 marzo 2222 marzo2815 aprile
58 aprile112 aprile1727 marzo 2321 marzo2914 aprile
67 aprile121º aprile1826 marzo 2418 aprile3013 aprile

Quando E = 25 la data è il 18 aprile se il numero aureo N (vedi sopra) va da 1 a 11, altrimenti il 17 aprile.

Per C = 20, 21 o 22, S - L vale sempre 9, perciò per tutti gli anni dal 1900 al 2199 l'epatta segue il seguente ciclo:

N E data N E data N E data N E data
12914 aprile62418 aprile 111925 marzo161430 marzo
2103 aprile758 aprile 123013 aprile172517 aprile
32123 marzo81628 marzo 13112 aprile1867 aprile
4211 aprile92716 aprile 142222 marzo191727 marzo
51331 marzo1085 aprile 15310 aprile

Ad esempio, per l'anno 2007, N = 13 e quindi E = 11; la data del plenilunio è perciò il 2 aprile, che è un lunedì; e la Pasqua cade la domenica successiva, 8 aprile. Nel 2007 quindi la Pasqua giuliana e quella gregoriana cadono nello stesso giorno.

La Pasqua gregoriana può cadere nella stessa data di quella giuliana (avviene mediamente circa una volta ogni tre anni), oppure una (il caso più frequente), quattro o cinque settimane prima, mai dopo.

Differenza tra la Luna ecclesiastica e quella astronomica

La data del plenilunio pasquale segue, come si è visto, regole approssimate che inducono a celebrare la Pasqua in una data che talvolta potrebbe essere diversa da quella che si otterrebbe applicando la regola stabilita a Nicea ai dati astronomici. Tale differenza è dovuta a due motivi:

  • L'equinozio di primavera non cade sempre il 21/03, come stabilito convenzionalmente al concilio di Nicea del 325 d.C., ma oscilla tra il 19/03 ed il 21/03 (almeno nel XXI secolo), con maggiore frequenza il 20/03;
  • Le date del plenilunio sono prese da tabelle "ecclesiastiche", non da effemeridi astronomiche.

Secondo Steven Verhezen nel millennio fra il 1583 e il 2582 queste piccole differenze determinano una differente data per la Pasqua ben 78 volte.[14] Nel XXI secolo la discrepanza di date si verificherà per la prima volta nel 2038, quando la Pasqua ecclesiastica gregoriana sarà celebrata il 25/04 e quella astronomica avverrà invece il 28/03.[15]

Calcolo diretto col metodo di Gauss

Questo algoritmo, sviluppato dal matematico tedesco Carl Friedrich Gauss, scoperto nel 1800[16] a parte un passaggio corretto da Gauss stesso nel 1816[17], dà direttamente la data della Pasqua.

L'anno di cui si calcola la Pasqua sia contrassegnato da Y; mod è l'operatore modulo che restituisce il resto della divisione fra numeri interi (ad esempio, 13 mod 5 = 3 perché 13 diviso 5 fa 2 con resto 3).

Si calcolano dapprima a, b e c nel seguente modo:

a = Y mod 19
b = Y mod 4
c = Y mod 7

Poi si calcolano

d = (19a + M) mod 30
e = (2b + 4c + 6d + N) mod 7

Secondo il calendario giuliano si deve usare M = 15 e N = 6, mentre per il calendario gregoriano i valori di M ed N variano a seconda degli anni considerati, secondo la seguente tabella:

Ulteriori informazioni Anni, M ...
AnniMN
1583-1699222
1700-1799233
1800-1899234
1900-2099245
2100-2199246
2200-2299250
2300-2399261
2400-2499251
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Se (d + e) < 10, allora la Pasqua cade il giorno (d + e + 22) del mese di marzo, altrimenti si verificherà il (d + e − 9)-esimo giorno del mese di aprile.

Si tenga tuttavia conto delle seguenti eccezioni:

  • Se la data risultante dalla formula è il 26 aprile, allora la Pasqua cadrà il giorno 19 aprile;
  • Se la data risultante dalla formula è il 25 aprile e contemporaneamente d = 28, e = 6 e a > 10, allora la Pasqua cadrà il 18 aprile.

Esempio: Data della Pasqua 2020 secondo il calendario gregoriano, in uso in Italia (quindi M = 24, N = 5)

a = 2020 mod 19 = 6
b = 2020 mod 4 = 0
c = 2020 mod 7 = 4
d = (19 · 6 + 24) mod 30 = 18
e = (2 · 0 + 4 · 4 + 6 · 18 + 5) mod 7 = 3

Siccome d + e = 18 + 3 = 21 > 10, allora nel 2020 la Pasqua cadrà il (18 + 3 - 9) = 12 aprile.

Calcolo diretto usando la Congruenza di Zeller

Il matematico tedesco Christian Zeller formulò, in quattro brevi articoli pubblicati fra il 1882 ed il 1886, un algoritmo, noto come "Congruenza di Zeller", che permette di calcolare, con semplici operazioni algebriche e di aritmetica modulare, il giorno della settimana per ogni data, sia del calendario gregoriano che giuliano. Negli stessi articoli, Zeller - che era anche un teologo e, all'epoca, era direttore del seminario di Markgröningen, propose un adattamento dello stesso algoritmo per calcolare il giorno della Pasqua.

La formula della congruenza poneva:

  • J = numero del secolo (cioè l'intero di AAAA/100);
  • K = numero dell'anno all'interno del secolo (quindi AAAA mod 100).

Inoltre, la procedura indicata da Zeller, descritta di seguito, prevede che i resti delle divisioni vengano scartati (quindi solo la parte intera minore, o floor, venga presa in considerazione). Quest'aspetto è evidenziato nelle formule seguenti dai simboli , che indicano la funzione floor.

La formula per il calcolo della Pasqua, applicabile al calendario giuliano, prevede quindi i seguenti passaggi:

  1. , oppure , che restituisce lo stesso risultato;
  2. , dove b indica quanti giorni dopo il 21 marzo cade il plenilunio pasquale;
  3. .

La Pasqua risulterà quindi cadere (b+7-d) giorni dopo il 21 marzo, ovvero (7-d) giorni dopo il plenilunio pasquale.

La formula applicabile al calendario gregoriano necessita di alcuni passaggi aggiuntivi, dovuti alla maggiore asimmetria fra tale calendario ed il ciclo lunare. L'intero procedimento prevede i seguenti passaggi:

  1. , oppure , che restituisce lo stesso risultato;
  2. ;
  3. , che anche in questo caso indica il "numero del plenilunio pasquale" (ovvero quanti giorni dopo il 21 marzo cade il plenilunio pasquale);
  4. .

La Pasqua risulterà cadere (b+7-d) giorni dopo il 21 marzo, ovvero (7-d) giorni dopo il plenilunio pasquale.

Nell'ultima versione dei suoi studi, Zeller incluse delle note esplicative che indicavano delle eccezioni alla procedura descritta, facendo riferimento alle osservazioni effettuate dal matematico svizzero Hermann Kinkelin [18]:

  • La formula per il calcolo di g è corretta fino all'anno 4200; per gli anni successivi, il parametro dovrà essere sostituito da .
  • Se la formula calcola la data del 26 aprile per la Pasqua; in tal caso bisogna invece indicare (d = 7), anticipando così la Pasqua di una settimana, al 19 aprile [19].
  • Quando la formula calcola la data del 25 aprile per la Pasqua; anche qui bisogna invece indicare (d = 7), anticipando così la Pasqua di una settimana, al 18 aprile [20].

Date della Pasqua

Riepilogo
Prospettiva

Pasqua ebraica

Le date della Pasqua ebraica nel XXI secolo sono le seguenti:[21]

8 aprile 2001 19 aprile 2011 28 marzo 2021 8 aprile 2031 16 aprile 2041
28 marzo 20027 aprile 201216 aprile 2022 27 marzo 20325 aprile 2042
17 aprile 200326 marzo 20135 aprile 2023 14 aprile 203325 aprile 2043
6 aprile 200415 aprile 201431 marzo 2024 4 aprile 203412 aprile 2044
24 aprile 20054 aprile 201513 aprile 2025 24 aprile 20352 aprile 2045
13 aprile 200623 aprile 20162 aprile 2026 12 aprile 203621 aprile 2046
3 aprile 200711 aprile 201722 aprile 2027 31 marzo 203711 aprile 2047
20 aprile 200831 marzo 201811 aprile 2028 20 aprile 203829 marzo 2048
9 aprile 200920 aprile 201931 marzo 2029 9 aprile 203917 aprile 2049
30 marzo 20109 aprile 202018 aprile 2030 29 marzo 20407 aprile 2050
 
27 marzo 20515 aprile 206114 aprile 2071 24 aprile 20813 aprile 2091
14 aprile 205225 aprile 20623 aprile 2072 14 aprile 208222 aprile 2092
3 aprile 205314 aprile 206322 aprile 2073 3 aprile 208311 aprile 2093
23 aprile 20541º aprile 206412 aprile 2074 20 aprile 20841º aprile 2094
13 aprile 205521 aprile 206531 marzo 2075 10 aprile 208519 aprile 2095
1º aprile 205610 aprile 206618 aprile 2076 30 marzo 20867 aprile 2096
19 aprile 205731 marzo 20678 aprile 2077 17 aprile 208728 marzo 2097
9 aprile 205817 aprile 206829 marzo 2078 6 aprile 208817 aprile 2098
29 marzo 20596 aprile 206915 aprile 2079 26 marzo 20895 aprile 2099
15 aprile 206027 marzo 20704 aprile 2080 15 aprile 209024 aprile 2100

Pasqua cristiana (calendario gregoriano)

Le date della Pasqua per il calendario gregoriano nel XXI secolo sono le seguenti:

15 aprile 2001 24 aprile 2011 4 aprile 2021 13 aprile 2031 21 aprile 2041
31 marzo 20028 aprile 201217 aprile 2022 28 marzo 20326 aprile 2042
20 aprile 200331 marzo 20139 aprile 2023 17 aprile 203329 marzo 2043
11 aprile 200420 aprile 201431 marzo 2024 9 aprile 203417 aprile 2044
27 marzo 20055 aprile 201520 aprile 2025 25 marzo 20359 aprile 2045
16 aprile 200627 marzo 20165 aprile 2026 13 aprile 203625 marzo 2046
8 aprile 200716 aprile 201728 marzo 2027 5 aprile 203714 aprile 2047
23 marzo 20081º aprile 201816 aprile 2028 25 aprile 20385 aprile 2048
12 aprile 200921 aprile 20191º aprile 2029 10 aprile 203918 aprile 2049
4 aprile 201012 aprile 202021 aprile 2030 1º aprile 204010 aprile 2050
 
2 aprile 205110 aprile 206119 aprile 2071 30 marzo 20818 aprile 2091
21 aprile 205226 marzo 206210 aprile 2072 19 aprile 208230 marzo 2092
6 aprile 205315 aprile 206326 marzo 2073 4 aprile 208312 aprile 2093
29 marzo 20546 aprile 206415 aprile 2074 26 marzo 20844 aprile 2094
18 aprile 205529 marzo 20657 aprile 2075 15 aprile 208524 aprile 2095
2 aprile 205611 aprile 206619 aprile 2076 31 marzo 208615 aprile 2096
22 aprile 20573 aprile 206711 aprile 2077 20 aprile 208731 marzo 2097
14 aprile 205822 aprile 20683 aprile 2078 11 aprile 208820 aprile 2098
30 marzo 205914 aprile 206923 aprile 2079 3 aprile 208912 aprile 2099
18 aprile 206030 marzo 20707 aprile 2080 16 aprile 209028 marzo 2100

Pasqua cristiana (calendario giuliano)

Le date della Pasqua per il calendario giuliano nel XXI secolo sono le seguenti (per ottenere le corrispondenti date del calendario gregoriano si aggiungano 13 giorni fino al 2099, 14 nel 2100):

2 aprile 2001[22] 11 aprile 2011[22] 19 aprile 2021 31 marzo 2031 8 aprile 2041[22]
22 aprile 20022 aprile 201224 aprile 2022 19 aprile 203231 marzo 2042
14 aprile 200322 aprile 20133 aprile 2023 11 aprile 203320 aprile 2043
29 marzo 2004[22]7 aprile 2014[22]22 aprile 2024 27 marzo 2034[22]11 aprile 2044
18 aprile 200530 marzo 20157 aprile 2025[22] 16 aprile 203527 marzo 2045[22]
10 aprile 200618 aprile 201630 marzo 2026 7 aprile 203616 aprile 2046
26 marzo 2007[22]3 aprile 2017[22]19 aprile 2027 23 marzo 2037[22]8 aprile 2047
14 aprile 200826 marzo 20183 aprile 2028[22] 12 aprile 2038[22]23 marzo 2048[22]
6 aprile 200915 aprile 201926 marzo 2029 4 aprile 203912 aprile 2049
22 marzo 2010[22]6 aprile 202015 aprile 2030 23 aprile 20404 aprile 2050
 
24 aprile 205128 marzo 2061[22]6 aprile 2071[22] 21 aprile 208126 marzo 2091[22]
8 aprile 2052[22]17 aprile 206228 marzo 2072[22] 6 aprile 2082[22]14 aprile 2092
31 marzo 20539 aprile 206317 aprile 2073 29 marzo 20836 aprile 2093
20 aprile 205431 marzo 20649 aprile 2074 17 aprile 208429 marzo 2094
5 aprile 2055[22]13 aprile 206525 marzo 2075[22] 2 aprile 2085[22]11 aprile 2095[22]
27 marzo 20565 aprile 206613 aprile 2076 25 marzo 20862 aprile 2096[22]
16 aprile 205728 marzo 20675 aprile 2077 14 aprile 208722 aprile 2097
1º aprile 2058[22]16 aprile 206825 aprile 2078 5 aprile 208814 aprile 2098
21 aprile 20591º aprile 2069[22]10 aprile 2079[22] 18 aprile 208930 marzo 2099[22]
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Bibliografia

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