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Bravo Bravissimo

programma televisivo italiano (1991-2001) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Bravo Bravissimo
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Bravo Bravissimo è stato un programma televisivo italiano condotto da Mike Bongiorno e patrocinato dall'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia), andato in onda tra il 1991 e il 2001[1] inizialmente su Canale 5 e, successivamente, su Rete 4.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Bravo Bravissimo (disambigua).
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Nel programma Mike fu affiancato dal 1992 al 1994 da Tarita Catullè, sua figlioccia nonché figlia dell'impresario Franco, e a partire dal 1995 dalla valletta che normalmente era con lui anche a La ruota della fortuna (Antonella Elia, Claudia Grego e Miriana Trevisan).

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Storia

Riepilogo
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Le origini

Bravo Bravissimo nacque dalle costole di due eventi diversi tra loro. Il primo conteneva la quinta e la sesta edizione de Il Sabato dello Zecchino, cui ogni quattro puntate – ciascuna diversa dall'altra – erano dedicate a tematiche come le canzoni, la danza, lo sport e la musica strumentale; il secondo, invece, era il concorso internazionale "Premio Mozart" per giovani musicisti sotto i 14 anni, nato nel 1990 come Speciale Sabato dello Zecchino e, dal 1993, divenuto un programma a sé stante.

La prima puntata andò in onda il 15 novembre 1991 su Canale 5 alle ore 20:40[1]. Il programma ruotava intorno all'esibizione di giovani talenti sia italiani che stranieri, di età compresa tra i 4 e i 12 anni, in varie discipline – tra cui canto, pianoforte (e altri strumenti), danza, contorsionismo, ginnastica ritmica, giocoleria, imitazioni, prosa, illusionismo e via dicendo – dai quali, alla fine della manifestazione, veniva eletto un vincitore che aveva diritto ad una borsa di studio. Fino al 1997, anno della settima edizione, la gara comprendeva:

  1. due eliminatorie (poi divenute tre) a ognuna delle quali, prendevano parte 12 bambini;
  2. un gran finale, a cui accedevano i primi 7 di ciascuna eliminatoria.

L'aggiunta di Bravo Bravissimo Italia

Dalla settima all'undicesima (e ultima) edizione del programma, si aggiunse una primissima eliminatoria detta Bravo Bravissimo Italia, con cui le serate – che, nelle prime sei edizioni, erano tre – divennero quattro.

Essa, come diceva la denominazione, prevedeva la partecipazione di 12 concorrenti tutti italiani; 6 o 7 dei quali, venivano scelti per le serate internazionali (sia le eliminatorie che la finale).

Spin-off

Nel corso degli anni, dal 2001 al 2002, vennero prodotti due spin-off:

  1. Bravo Bravissimo Club, spin-off di Bravo Bravissimo trasmesso nella fascia pomeridiana su Rete 4 nel biennio 2001-2002 con la conduzione di Mauro Serio, poi sostituito da Maria Teresa Ruta;
  2. Bravo Bravissimo Festival, spin-off di Bravo Bravissimo trasmesso in prima serata su Rete 4 nel 2002 con la conduzione di Mike Bongiorno, così chiamato perché l'ambito della gara fu ristretto ai soli cantanti.

Chiusura e repliche

«Non me ne parli! È in atto una politica di tagli, bisogna risparmiare e questo programma è stato cancellato, anche se aveva ascolti ottimi.»

Dopo oltre dieci anni di programmazione, la trasmissione era stata cancellata a causa del cambiamento della linea editoriale della rete che la mandava in onda, cioè Rete 4. Tuttavia, in diverse interviste, Mike affermò che a Mediaset erano in atto dei tagli e che lo stesso Bravo Bravissimo, insieme al suo Viva Napoli, costava troppo e si adoperava quindi al risparmio[2][3].

Nella seconda metà del 2009, venne annunciato che il programma sarebbe dovuto tornare con una nuova edizione, su Canale 5, condotta da Gerry Scotti[4]. Il progetto, però, saltò a causa dell'arrivo in Mediaset del regista Roberto Cenci, seguito dalla nascita e messa in onda del suo programma Io canto[5].

Infine, negli anni successivi alla trasmissione originale, Bravo Bravissimo è stato riproposto dal defunto canale satellitare Mediaset Happy Channel e, nel 2010, dall'emittente televisiva Mediaset Extra.

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Concorrenti

Tra i tanti piccoli concorrenti ad essere passati dal programma, si possono ricordare: il batterista Jacob Armen e la cantante Raffaella Cavalli (1991), i cantanti Blake Ewing e Marco Destro, il violinista Ilija Marinkovich, oltre al ballerino Samuel Peron e ai pianisti Alberto Nosè[6] e Jonathan Gilad (1992), il chitarrista Antonio Rayo – meglio noto come Rayito – e la pianista Chiara Bertoglio (1993), l'attore e doppiatore Gabriele Patriarca (1994)[7], il pianista Stanisław Drzewiecki, Joere Olivo – batterista dei Jaspers (resident band a Quelli che il calcio) – e la cantante Verdiana Zangaro (1995), l'enfant-prodige russo Sergej Lazarev (1996), le cantanti Karima Ammar e AmbraMarie Facchetti (1997), l'ex-attore e imitatore Lorenzo Vizzini, oggi cantautore, e i ballerini Stefano Simmaco[8] e Tamara Fragale (1998), l'attrice Miriam Solla, il sassofonista Francesco Cafiso, la cantante Anna Spitz "piccola Sandie Shaw israeliana"[9][N 1], il gruppo Sister Act Ballet e l'attrice Giada Arena (1999), la pianista Leonora Armellini[10] e il cantante Filippo Perbellini (2000).

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Edizioni

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Reti televisive

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Direzione artistica e regia

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Ascolti TV

Edizione 1992

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Edizione 1993

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Edizione 1994

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Edizione 1995

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Le sigle

Sigle di testa

Sigle di coda (lista parziale)

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Esportazione del format

Il format originale italiano interamente prodotto da RTI per Mediaset, è stato venduto anche in alcuni paesi del mondo tra cui la Spagna, il Portogallo, il Cile e Israele.

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Note

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Bibliografia

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Voci correlate

Collegamenti esterni

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