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Biblioteca comunale Clara Gallini

biblioteca pubblica a Crema, istituita nel 1864 e ospitata nel seicentesco ex palazzo Benzoni-Frecavalli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La biblioteca comunale di Crema fu istituita nel 1864 ed è ospitata nel seicentesco ex palazzo Benzoni-Frecavalli. È intitolata alla studiosa etnoantropologa Clara Gallini.

«Ad accrescere i mezzi della pubblica istruzione, la mercé di generosi doni di benemeriti cittadini, è fondata nella città di Crema una Biblioteca Comunale… La Giunta municipale nutre fiducia che i propri amministrati sapranno apprezzare i benéfici effetti della nuova istituzione ed usarne a vantaggio di sé e del proprio paese»
Fatti in breve Ubicazione, Stato ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Una prima idea di istituire una pubblica biblioteca venne proposta dall'architetto Giovanni Massari nell'anno 1843, ma non ebbe sviluppi[2].

Nel 1854 il sacerdote professor Giovanni Solera, direttore del Ginnasio (che aveva sede nell'attuale edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado Giovanni Vailati[4]), istituì una piccola libreria a favore di studenti ed insegnanti donando una collezione di circa 5.000 volumi[5] composta da classici italiani edita dall'editore Fusi di Milano ed una serie di classici latini della Casa Pomba di Torino[2].

L'architetto Massari rinnovò l'idea di una pubblica biblioteca nel 1863[2] e l'anno successivo quella prima biblioteca ginnasiale fu trasferita in tre locali del palazzo comunale[6] e aperta al pubblico[5] potendo offrire un patrimonio di 10.000 volumi[7] grazie anche alle donazioni di alcuni nobili della città che si offrirono ad accrescerne la dotazione quali il conte Faustino Vimercati Sanseverino ed il commendatore Vincenzo Sangiovanni Toffetti[5] oltre che dello stesso Massari[8].

Nel 1876 la biblioteca civica ebbe sede di nuovo nel Ginnasio.

Negli anni a seguire si accrebbe dei 2.000 volumi del soppresso convento di San Francesco[2] cui si aggiunse la raccolta medica del dottor Angelo Ottolini, 1.032 volumi e 770 opuscoli del canonico Felice Masseri Battaini, 3.826 volumi (opere classiche e letterarie) del nobile don Paolo Luigi Braguti[2]. Ed inoltre: la libreria del soppresso Convento dei cappuccini di Porta Ombriano, fondi della Biblioteca Popolare Circolante, della Biblioteca pedagogica della Società Magistrale Cremasca, archivi privati[9], fino a raggiungere un patrimonio di 27.000 volumi all'anno 1907[9].

La biblioteca coabitò con il Ginnasio fino al 1933, anno in cui fu trasferita per la prima volta nell'ex palazzo Benzoni-Frecavalli, ma vi rimase solo pochi anni, fino al 1939[9], allorché fu dislocata nel palazzo del Monte di Pietà: qui occupava sei stanze al secondo piano per complessivi 816 metri quadri riscaldate a stufa[10]; agli inizi degli anni quaranta la biblioteca aveva 38.008 fra volumi ed opuscoli, 323 opere di musica, incunaboli e manoscritti; bibliotecario era don Augusto Cambié[10].

Nel dopoguerra a sovrintendere alla biblioteca era posto un Consiglio della Biblioteca che tra il 1951 ed il 1958 fu presieduto dalla contessa Winifred (Ginevra) Terni de' Gregori, una tra le più tenaci sostenitrici per il recupero dell'ex convento di Sant'Agostino, a quei tempi di proprietà statale ed adibito a caserma, con il fine di trasformarlo in un polo culturale e museale[11].

Il complesso, acquisito al patrimonio comunale il 4 aprile 1959, fu restaurato a cura dell'architetto Amos Edallo[14] e al secondo piano di un'ala del convento vi fu trasferita la biblioteca, inaugurata il 30 aprile 1961[15]. Due anni dopo, il 13 gennaio 1963 venne aperta anche una Sala ragazzi[16].

La biblioteca rimase in questa sede fino all'anno 2002 quando fu traslocata nuovamente nel palazzo Benzoni – Frecavalli al termine di un complesso restauro conservativo[9].

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Targa di intitolazione

Il 3 maggio 2017 durante una cerimonia la biblioteca veniva intitolata all'antropologa cremasca Clara Gallini, scomparsa in quell'anno. La famiglia, in quell'occasione donò l'intera biblioteca privata della studiosa[17].

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Descrizioni

Riepilogo
Prospettiva

Patrimonio

La biblioteca ha un catalogo di 54.910 opere[1].

Servizi

La Biblioteca offre i seguenti servizi[18]:

  • reference desk e informazioni;
  • prestito locale;
  • prestito multimediale;
  • prestito interbibliotecario;
  • lettura e consultazione in sede;
  • emeroteca;
  • conservazione e consultazione del fondo locale (materiale pubblicato riguardante Crema e il suo circondario);
  • spazio ragazzi;
  • navigazione Internet e wi-fi zone,
  • riproduzioni (fotocopie);
  • LibriInBici.

Fondi archivistici

Il patrimonio archivistico è consultabile su richiesta[19].

Il documento più antico è conservato nel fondo Benvenuti: si tratta di un atto di vendita stilato su pergamena che riporta la data di domenica 29 gennaio 1290[20].

Ulteriori informazioni Fondo, Anni ...
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Note

Bibliografia

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Voci correlate

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