Castelnuovo (Crema)
quartiere di Crema Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Castelnuovo (Le Quàde in dialetto cremasco) è un quartiere suburbano di Crema, posto a est della città, oltre il fiume Serio, lungo la strada per Cremona.
Castelnuovo frazione | |
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La chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Comune | Crema |
Territorio | |
Coordinate | 45°21′27″N 9°42′05″E |
Altitudine | 72 m s.l.m. |
Abitanti | 1 521[1] (2019) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | C221 |
Targa | CR |
Patrono | Cuore Immacolato di Maria |
Cartografia | |
La prima attestazione del nome risale al 1140 in un documento, giunto in copia trecentesca, nel quale il Conte di Offanengo Manfredo viene investito a Bergamo delle terre possedute dal vescovo Gregorio nelle curtis di Offanengo Maggiore, Offanengo Minore e Castelnuovo[2][3].
Secondo Bernardo Zanini questo “Castelnuovo” non sarebbe da identificarsi con l'attuale area sulla riva sinistra del Serio che in tempi antichi era di pertinenza di Offanengo Minore e dove sorgeva una chiesa intitolata all'apostolo Giovanni: il toponimo avrebbe identificato in origine il territorio compreso tra Porta Ripalta e Porta Serio, tra le mura cittadine e il fiume[2]. Anche l'interpretazione dei nomi citati in un inventario dei beni del monastero di San Benedetto, datato 1350, secondo Zanini confermerebbe questa ipotesi[2].
Si sottolinea, tuttavia, che popolarmente il quartiere è spesso denominato Le Quade che, secondo molti autori, deriverebbe dal nome di una cascina posta in prossimità di un guado che metteva in comunicazione la strada per Cremona con la cascina Dosso Morone[4].
Lo Zanini, ad ogni modo, ricorda la presenza di un guado collocato pressappoco nell'area del tiro a segno, che nel medioevo e ancora nel XVI secolo metteva in comunicazione le due rive del fiume[2].
Dal punto di vista spirituale, l'area, in antico sotto la cura dei monaci di San Benedetto, fu unita a Ripalta Vecchia nel 1590, quindi a San Bernardino nel 1594.
Un decreto del 1809 lo collocava come aggregato a Crema[5] ma aveva già riottenuto la propria autonomia nel 1816[6].
Nel 1862 assunse la denominazione di “Castelnuovo Cremasco”, ma solo dopo pochi anni, nel 1869 venne aggregato al Comune di San Bernardino[7]. Quest'ultimo ente fu, infine, unito a Crema nel 1928[8].
Il 19 marzo 1943 monsignor Francesco Maria Franco istituì la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria[9] mentre nella prima metà degli anni cinquanta fu commissionato all'architetto Amos Edallo il progetto della nuova chiesa più rispondente alle esigenze di una popolazione in crescita; fu completata nel 1958[10].
Nel quartiere sorgono due scuole statali: una scuola dell'infanzia e una scuola primaria intitolata a Francesco Taverna[18][19].
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