Berberis vulgaris

specie di pianta della famiglia Berberidaceae i cui frutti possono essere usati in cucina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Berberis vulgaris

Il crespino comune (nome scientifico Berberis vulgaris L., 1753) è una pianta appartenente alla famiglia delle Berberidaceae, diffusa in Europa continentale ed in Medio Oriente[2].

Etimologia

Il nome del genere deriva dall'arabo barbaris, parola che indica il frutto della pianta[3].

Descrizione

Il crespino comune è un piccolo albero o un arbusto alto da uno a tre metri, latifoglie. Ha grosse radici scure all'esterno e gialle all'interno; l'arbusto presenta rami spinosi.

Le foglie sono semi-persistenti. Le foglie sono ellittiche, si restringono alla base in un corto picciolo e arrotondate all'apice; la superficie è larga e lucida, il margine è dentellato. Le foglie sono alterne sui rami lunghi oppure sono riunite in fascetti su dei rametti molto corti, alla base di ognuno dei quali è presente una spina composta da tre a sette aculei pungenti.

I fiori sono gialli con sei petali, sono piccoli e riuniti in mazzetti.

Il frutto è una bacca lunga 1 cm commestibile, rossa e persistente sulla pianta, che contiene da due a tre semi dal guscio corneo. La fioritura si ha ad aprile-maggio e la maturazione avviene a Luglio.

Distribuzione e habitat

Cresce nelle zone aride montane, ai margini dei boschi, nelle siepi, nei pascoli fra i 100 e i 2000 m. Se presente in zone limitrofe a coltivazioni soggette a ruggini, può essere un ospite secondario del patogeno, ma in Italia ciò non accade a causa dell'ambiente non adatto[senza fonte], al contrario ad esempio della Francia.

Usi

Riepilogo
Prospettiva

Il crespino comune con le sue spine può essere impiegato per fare una siepe difensiva e impenetrabile nei confini degli appezzamenti. La pianta è resistente e rustica, tollera abbastanza le potature, non teme il freddo e resiste a brevi periodi di siccità. inoltre è un'erba officinale ed un'erba medicinale.

Proprietà farmaceutiche

Possiede proprietà amaricanti, toniche, astringenti, febbrifughe, depurative, diuretiche. Viene usata la corteccia delle radici come anche foglie e frutti.

Contenente berberina, ha proprietà antitumorali, neuroprotettive e ipoglicemizzanti.[4]

Gastronomia

Thumb
Frutti raccolti per essere usati in cucina.

A maturazione, in estate a luglio, i frutti hanno un sapore aspro-acido e non sono molto buoni. Dopo le prime gelate, in autunno, i frutti si addolciscono e possono venire usati per preparare marmellate, confetture e sciroppi dal sapore forte e gradevole. In ogni caso solitamente i frutti non si consumano allo stato fresco. Sono molto ricchi di acido malico (e a questo si deve il loro sapore acido) e di vitamina C. Per chi si accingesse a raccogliere le bacche, è consigliata cautela per via delle terribili spine. In altre tradizioni culinarie, come ad esempio quella russa e soprattutto l'iraniana, i frutti vengono utilizzati spesso per bevande gassate e succhi ma anche per piatti di carne. In Iran vengono consumati solitamente secchi e in piatti della tradizione come il zereshk polo.

Giardinaggio

Ci sono alcune varietà di crespino con foglie rosse o con bacche gialle, usate come ornamentali, alcune sono sempreverdi.

Note

Bibliografia

Altri progetti

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