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zuppa tipica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La bazzoffia, a volte soprannominata "zuppa dell'amore",[1] è un piatto originario di Sezze e Priverno, in provincia di Latina, nel Lazio (Italia).
Bazzoffia | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Lazio |
Diffusione | Lazio |
Zona di produzione | Lazio |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Ingredienti principali |
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Secondo la tradizione, la bazzoffia prenderebbe il nome dalle donne infedeli dei Monti Lepini che la preparavano ai mariti traditi dopo un incontro romantico.[2] La bazzoffia veniva consumata dai contadini di Sezze e Priverno soltanto nel periodo tra aprile e maggio, quando veniva fatta l'ultima raccolta dei carciofi e le prime delle fave e dei piselli, e veniva preparata per riutilizzare il pane raffermo.[2] A luglio, nel comune di Sezze, si tiene la tradizionale sagra della bazzoffia.[1]
Far bollire in pentola fave, sedano, carciofi, piselli, cipolle e lattuga e lasciar cuocere per due ore e mezzo o tre. Intanto, cuocere all'interno delle scodelle delle uova senza romperle per qualche minuto. Porre del pane raffermo nelle scodelle e infine versare la zuppa nelle scodelle lasciando intatte le uova. Se si desidera, aggiungere del pecorino romano grattugiato.[3] Il critico gastronomico Marco Guarnaschelli Gotti consiglia di servire il piatto con un intingolo a base di lumache sbollentate e stufate, olio, aglio, pomodoro e un pizzico di peperoncino.[3] La bazzoffia si presta bene con vino Frascati superiore o Est! Est!! Est!!! di Montefiascone.[4]
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