Bassanite
acqua contenente solfato di calcio, che si presenta come minerale naturale o il cosiddetto gesso bruciato artificialmente Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La bassanite è un minerale, un solfato di calcio emiidrato avente formula CaSO4·0,5(H2O) (alternativamente 2CaSO4·H2O).
Bassanite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10[1]) | 7.CD.45[1] |
Formula chimica | CaSO4·0,5(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino (pseudoesagonale) |
Parametri di cella | a=12,0317 Å, b=6,9269 Å, c=12,6712 Å, β=90,27°, Z=12[1] |
Gruppo puntuale | Ortho |
Gruppo spaziale | sconosciuto |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,69-2,76[2] g/cm³ |
Colore | bianco |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La bassanite fu descritta per la prima volta nel 1910 in un affioramento sul Vesuvio dal mineralogista Ferruccio Zambonini (1880-1932)[3]. Fu così chiamata in onore del geologo e paleontologo italiano Francesco Bassani (1853-1916) dell'Università di Napoli "Federico II"[4].
Morfologia
Cristallizza in microscopici aghi di lunghezza pari a circa 0,1 mm, formando aggregati paralleli.
Origine e giacitura
Sul Vesuvio, essa è presente come alterazione del gesso all'interno di tefriti di leucite e come depositi delle fumarole.
Inoltre è presente nei letti dei laghi prosciugati della California e dell'Australia. Compare anche in grotte in strati alternati al gesso[5].
Note
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