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fumetto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Barbarella è un personaggio dei fumetti femminile protagonista dell'omonimo fumetto di fantascienza ideato dal francese Jean-Claude Forest, pubblicato per la prima volta nel 1962 sulla rivista V-Magazine, in cui è presente una sottile vena di erotismo per la personalità disinibita della protagonista, i cui lineamenti ricordano quelli dell'attrice Brigitte Bardot[1][2][3]. Il personaggio raggiunse presto il successo sia per i contenuti che per il disegno, vivace e curato, che proponeva un'eroina spaziale al centro di avventure al limite della morale dell'epoca[3].
Barbarella | |
---|---|
Lingua orig. | Francese |
Autore | Jean-Claude Forest |
1ª app. | 1962 |
1ª app. in | V-Magazine |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
In Francia, il mensile V-Magazine pubblicò la prima puntata il 2 Aprile 1962[3]. La serie è stata in seguito raccolta in un volume edito da Eric Losfeld[4].
In Italia venne pubblicato per la prima volta nell'Ottobre del 1967 sulla rivista linus[3].
Il successo del personaggio diede inizio al genere cosiddetto "fantaerotico"[8] con il proliferare di imitazioni e epigoni in tutto il mondo che professavano l'emancipazione femminile e la liberazione sessuale. Tra le varie eroine si ricordano Saga de Xam, Phoebe Zeit-Geist, Scarlett Dream, Scarth A.D. 2195 e l'italiana Alika.[9]
In occasione del suo 55º anniversario, la Dynamite Entertainment in un comunicato stampa ha annunciato che verrà realizzata una nuova serie di fumetti con protagonista Barbarella sotto la supervisione di Jean-Marc Lofficier, che già lavorò con Jean-Claude Forest nella metà degli anni novanta a un progetto di sequel a fumetti di Barbarella rimasto incompiuto[10][11]. La figlia dell'autore, Julien Forest, ha dichiarato che segnerà un rilancio "multimediale" del personaggio di Barbarella[11].
Il nome venne scelto dall'autore pensando "a una ragazza un po’ selvaggia, e quindi barbara, ma al tempo stesso gentile, da qui la scelta del diminutivo, quasi un vezzeggiativo"[3]. Selvaggia ma anche molto sensuale, Barbarella è una ragazza curiosa e intraprendente del pianeta Lythion nell’anno 40.000 D.C. dove affronta, sempre con successo, criminali e mostri di ogni razza, riuscendo finanche a liberare pianeti oppressi dalle dittature[2].
Barbarella fu precursore di una tendenza del mondo del fumetto del periodo nel quale i personaggi femminili - soprattutto italiani, come Valentina, Isabella, Satanik e altre - non erano più eterne fidanzate, ma protagoniste. Forest del suo personaggio disse che "è una donna finalmente libera, padrona delle sue azioni e del suo corpo". Nel corso delle sue avventure amoreggerà anche con un robot ("I miei slanci hanno qualcosa di meccanico"), ma senza nulla di torbido o di proibito come altre eroine di quel periodo[3].
Ispirato al personaggio, nel 1967 è stato realizzato un film di fantascienza di produzione italo-francese intitolato Barbarella, diretto da Roger Vadim con Jane Fonda nel ruolo principale e con Ugo Tognazzi, Véronique Vendell, Anita Pallenberg e Giancarlo Cobelli[12].
Nonostante Barbarella nascesse con le fattezze della Bardot, quando il regista riuscì a girare la pellicola era sposato con Jane Fonda, alla quale darà la parte della protagonista. Nel film la rappresentazione del mondo fantastico in cui si muove Barbarella non riesce a raggiungere i livelli presenti nel fumetto[3] e fu un insuccesso sia di pubblico che di critica. Per essere riuscito però a descrivere lo spirito del tempo e i cambiamenti in atto nella società degli anni sessanta, è oggi ritenuto un cult movie[11].
Nel 2014 venne data la notizia che Amazon Studios era intenzionata a realizzare una Serie TV ispirata al personaggio di Barbarella prodotta per la casa francese Gaumont Television International[13]. Amazon Studios aveva incominciato a sviluppare il pilot della cui sceneggiatura si erano occupati Neal Purvis e Robert Wade e sarebbe stata prodotta da Nicolas Winding Refn che si sarebbe dovuto occupare anche della regia, affiancato da Martha De Laurentiis alla produzione[14]. Il progetto non si è concretizzato come comunicato da Refn nel 2016[15].
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