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attrice e regista italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Barbara Cupisti (Viareggio, 24 gennaio 1962) è un'attrice, sceneggiatrice, regista di documentari italiana.
Figlia del pittore Michelangelo Cupisti, debutta giovanissima nel 1982 nel film di Lucio Fulci Lo squartatore di New York, a cui segue La chiave di Tinto Brass l'anno seguente. Tuttavia lega il proprio nome principalmente ad alcune pellicole di genere thriller-horror a cavallo fra gli anni ottanta e i novanta come Deliria, La chiesa, Le porte dell'inferno, Opera e Dellamorte Dellamore, apparendo anche in altre pellicole come Il bambino e il poliziotto.
Nel 1998 debutta come conduttrice televisiva per la televisione pubblica italiana (RAI) con Survival, un programma condotto in diretta in prima serata del sabato, che si svolge con corrispondenti e ospiti da tutto il mondo. Da allora prosegue nello sviluppo, realizzazione e conduzione di programmi televisivi per la Rai e per network privati, tra i quali il lancio di un nuovo canale musicale in Italia (Music Box) e una serie TV (24 episodi) per Fox Life Italia. È stata membro della commissione Rai per lo sviluppo creativo (Rai Futura).
Dalla fine degli anni novanta dirada progressivamente la propria attività di attrice, per dedicarsi a quella di regista. Nel 2007 dirige La maschera d'acqua e il documentario Madri, di cui è anche sceneggiatrice. Madri è stato presentato alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Nel 2013 e nel 2014, è membro della giuria del Premio Ilaria Alpi.
Dal 2014 al 2016 si occupa della Trilogia degli esuli, che racconta le storie di chi è costretto a vivere lontano dal proprio Paese d'origine, spesso in condizioni di grave precarietà economica, abitativa, lavorativa, educativa e sociale. È in concorso al Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo.
Nel 2016 Esuli - Le Guerre vince il Nastro d’Argento Speciale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
Nel 2018 esce Womanity, che racconta trentasei ore di vita di quattro donne tra l'India, l'Egitto e gli Stati Uniti, con il quale ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma e ha vinto al Festival Italiano di Madrid.[1]
Nel 2020 è uscito il documentario My America presentato al Festival del Cinema di Torino.
Il suo primo documentario "Madri ha vinto il David di Donatello come miglior documentario.
L'anno seguente è nella giuria della sezione "Orizzonti" alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Il suo secondo documentario Vietato sognare vince il Premio Amnesty Italia 2009 - Cinema e diritti Umani al Baharain Human Rights International Film Festival e il Sigillo per la Pace 2009. Nel 2012 vince il Premio Ilaria Alpi per il miglior reportage italiano con il film in due puntate Fratelli e Sorelle - Storie di carcere, ambientato nelle carceri italiane.
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