Remove ads
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Asterix la rosa e il gladio (La Rose et le Glaive) è la ventinovesima storia a fumetti della serie Asterix[1], creata da René Goscinny (sceneggiatura) e Albert Uderzo (disegni), la quinta scritta e disegnata dal solo Uderzo dopo la morte del collega. La sua prima pubblicazione in volume in lingua originale risale al 1991[2].
Asterix la rosa e il gladio | |
---|---|
fumetto | |
Titolo orig. | La Rose et le Glaive |
Lingua orig. | francese |
Paese | Francia |
Testi | Albert Uderzo |
Disegni | Albert Uderzo |
Editore | Les Éditions Albert René |
Albi | unico |
Editore it. | Arnoldo Mondadori Editore |
1ª edizione it. | – 1991 |
Testi it. | Alba Avesini |
Genere | commedia |
Preceduto da | Le mille e un'ora di Asterix |
Seguito da | Asterix e la galera di Obelix |
Stanche delle scarse attitudini musicali di Assurancetourix, le donne del villaggio chiamano presso di loro un nuovo bardo ed insegnante, una donna emancipata e progressista di nome Maestria. Mentre Assurancetourix, offeso ed irritato, abbandona il villaggio, la "bardessa" inizia a sobillare le sue compatriote, insegnando loro a portare, letteralmente, "le brache" e spronandole a "spezzare le catene delle tirannia maschile". La situazione ben presto degenera in una vera e propria "guerra dei sessi", fino a che l'intera metà maschile (con il capo Abraracourcix in testa) abbandona il villaggio.
Nel frattempo, al campo fortificato romano di Aquarium giunge in gran segreto un nuovo reparto speciale dell'esercito, costituito su idea di un uomo di nome Caius Omnibus e autorizzato da Cesare: si tratta di un drappello di donne legionarie. Il piano dell'uomo prevede infatti di sfruttarle per conquistare il villaggio, facendo leva sul senso di "galanteria gallica" che impedirebbe agli Irriducibili di combattere contro delle donne, perdendo l'onore se le contrastano e perdendo il villaggio se le lasciano fare. Asterix e Obelix, scoperta la cosa, avvertono però i loro compagni e le loro compagne: dopo un primo tentativo, fallito, di Maestria di fraternizzare con il nemico in nome della solidarietà femminile, gli uomini e le donne del villaggio fanno fronte comune per affrontare la minaccia.
Asterix e Maestria mettono in atto un piano. le legionarie vengono inizialmente terrorizzate, su idea di Asterix, da un inconsapevole Assurancetourix con le sue esibizioni canore, e successivamente neutralizzate dalle donne del villaggio a suon di svendite di indumenti di classe, cosmetici e possibilità di avere a disposizione parrucchieri e truccatori arrivati direttamente da Lutetia, come pianificato da Asterix, alla vista dei quali le "signore" perdono tutti i loro ardori bellici. Nel frattempo gli uomini, con Obelix in testa, hanno modo di avere la loro rivalsa sui soldati (maschi) degli accampamenti intorno al villaggio. Nel finale i Galli e le rispettive signore, finalmente riappacificati, possono festeggiare la conclusione dell'ennesima avventura con il classico banchetto sotto le stelle, al quale, per la prima volta, partecipa anche Assurancentourix.
La storia è una parodia del femminismo e in generale dell'emancipazione femminile[2], parodiati attraverso il personaggio di Maestria, che con il suo esempio edi suoi discorsi progressisti[3] finisce per contagiare le donne del villaggio, scatenando una vera e propria guerra dei sessi. La stessa Maestria potrebbe essere una caricatura di Édith Cresson[4], politico divenuta proprio nel 1991 Primo ministro francese, sebbene tale interpretazione non sia mai stata confermata ufficialmente. Anche le legionarie romane che appaiono nella storia, pur con tutto il loro rigore marziale, vengono comicamente ritratte come piuttosto frivole e maniache dello "shopping", secondo vari stereotipi maschilisti. Lo stesso Uderzo commentò l'albo con le seguenti parole[2]:
«Les féministes ont toujours trouvé que l’univers des Gaulois était très misogyne. A tort, à mon avis, car, après tout, nous avions créé Falbala dont tout le village est amoureux, ainsi que les femmes de nos villageois qui ont souvent un rôle important dans les histoires. René s’est souvent exprimé, très brillamment et très humoristiquement, sur ce sujet. Mais j’ai voulu écouter ces revendications et j’ai eu l’idée d’une barde (ou « bardesse », comme vous voulez mesdames…) venue de Lutèce et qui viendrait mettre un peu d’ambiance dans le Village. C’est réussi : Astérix pète littéralement les plombs!»
«Le femministe hanno sempre considerato l'universo dei nostri Galli come estremamente misogino. A torto, a mio parere, visto che, dopo tutto, abbiamo creato il personaggio di Falbalà, di cui l'intero villaggio è innamorato, e che le donne del villaggio svolgono spesso ruoli importanti nelle storie. René si è espresso spesso, argutamente e con umorismo, su questo argomento. Ma io ho voluto venire incontro a queste proteste e ho ideato così un bardo (o una "bardessa", se le signore preferiscono...) giunta da Lutezia a sconvolgere il villaggio. Ha funzionato: Asterix perde letteralmente le staffe!»
Fra gli altri riferimenti umoristici dell'albo, è possibile segnalare una caricatura dell'attore italiano Aldo Maccione nel legionario che, nella tavola 30, vorrebbe servire presso le "colleghe", di cui riproduce sia il volto che le movenze caratteristiche[5].
Infine, sul piano dei riferimenti interni alla serie, in questo albo appaiono alcuni bambini del villaggio, fra cui il figlio del pescivendolo Ordinalfabetix (un bambino con i capelli rossi e un buffo difetto di pronuncia) e la figlia del fabbro Automatix[6]. Come i rispettivi genitori, i due litigano spesso fra loro.
In Francia la storia fu pubblicata direttamente in albo cartonato nel 1991, dalla casa editrice Les Éditions Albert René (di proprietà della Hachette Livre).
In Italia l'albo è edito, come gli altri della serie, da Mondadori; la prima edizione italiana risale al settembre 1991[7][8] per la traduzione di Alba Avesini[9]. Nel 1999 la storia è stata inoltre inclusa nel volume tascabile Asterix - Le storie più belle, edito sempre da Mondadori nella collana "Super Miti"[8][10]. Inoltre, nel 2003 la storia è stata inserita all'interno del volume Asterix, il 19° de I classici del fumetto di Repubblica, serie edita in allegato con il quotidiano La Repubblica[8]. Anche questa edizione seguiva quella Mondadori, con stesso titolo e traduzione della storia.
Il titolo originale dell'albo, La Rose et le Glaive, è stato tradotto come segue in alcune delle principali lingue in cui il fumetto è edito[11]; vengono inoltre indicate la casa editrice e l'anno di prima pubblicazione[12]:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.