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Aspledonte (in greco antico: Ἀσπληδών?) era una polis dell'antica Grecia ubicata in Beozia, menzionata da Omero nel catalogo delle navi dell'Iliade, anche se nel contingente separato dei Beoti.[1]
Aspledonte | |
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Mappa delle città antiche della Beozia. Aspledonte era ubicata al nord, quasi al confine del territorio della Locride | |
Nome originale | Ἀσπληδών |
Territorio e popolazione | |
Lingua | greco antico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Grecia |
Coordinate | 38°30′46.26″N 23°02′04.14″E |
Cartografia | |
Strabone dice che tanto la città come la regione cambiarono nome in Eudielo, che significa «visibile da lontano» o «esposta al sole», che era applicabile alla città nella misura in cui, essendo orientata verso sud-ovest, aveva una maggiore esposizione al sole rispetto alle altre città.[2][3] Tuttavia, Pausania dice che il luogo fu abbandonato dai suoi abitanti per mancanza di acqua.[4]
Pausania dice che il nome della città derivava da Aspledon, figlio di Poseidone e Midea, illustrandolo con alcuni versi di un poeta poco noto al suo tempo chiamato Quersia:
«Da Poseidone e dall'illustre Midea, nacque Aspledon, in una grande cittadella. (Pausania, IX,38,9)»
Viene generalmente localizzata nella città chiamata Pirgo, 6 km a nord di Orcomeno, anche se questa distanza è notevolmente superiore a quella indicata da Strabone, che era di venti stadi (circa 3,6 km).[2][5]
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