Timeline
Chat
Prospettiva
Armoriale della Repubblica di Firenze
lista di un progetto Wikimedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Remove ads
L'Armoriale della Repubblica di Firenze raccoglie gli stemmi dell'Araldica civica della Firenze Medievale.

Dal punto di vista araldico la Firenze Medievale rappresenta una realtà unica nel suo genere. Accanto all’affermarsi delle armi gentilizie delle famiglie nobili, in ambito fiorentino si assiste ad una vera e propria proliferazione di "insegne civiche o di comunità" attraverso le quali si contraddistinguevano istituzioni, magistrature ed uffici pubblici; tale simbologia risultò forse più significativa che altrove. Il motivo di questo rigoglioso stemmario cittadino è da ricercasi nella storia stessa della Repubblica di Firenze ed in particolare negli avvenimenti che, nella seconda metà del XIII secolo portarono alla costituzione del Governo del Primo Popolo (1215) e quindi, con la promulgazione degli "Ordinamenti di Giustizia" dell'anno 1292, ad una significativa emarginazione della nobiltà di origine feudale dalla vita politica cittadina.
Remove ads
Istituzioni della Repubblica di Firenze
Remove ads
Uffizi e Magistrature
Riepilogo
Prospettiva
Remove ads
Suddivisione amministrativa della città: Quartieri, Sestieri e Gonfaloni
Riepilogo
Prospettiva
La città medievale era divisa in quattro quartieri denominati come le vecchie porte (Porta del Vescovo o del Duomo, Porta S.ta Maria, Porta S. Piero e Porta S. Pancrazio o Brancazio). Con l'ampliamento della città nell'anno 1078 e l'allargamento all'Oltrarno della cinta muraria (ultimata nel 1258) la città venne divisa in sestieri ed i vecchi quartieri furono aboliti. I sestieri sopravvissero fino al 1343, anno della cacciata da Firenze di Gualtieri di Brienne, noto come il Duca di Atene. Dopo tale data, nell'ambito delle numerose riforme che seguirono, furono ripristinati i quartieri a loro volta suddivisi nei Gonfaloni. Tali quartieri furono rinominati con il nome della chiesa principale presente all'interno del quartiere stesso (Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella, San Giovanni).
I primi quartieri
I quattro antichi quartieri, Porta del Vescovo o del Duomo, Porta S.ta Maria, Porta S. Piero e Porta S. Pancrazio o Brancazio, sono esistiti fino alle riforme del 1172. Gli stemmi degli antichi quartieri non sono attestati, è molto probabile che, nel periodo della loro esistenza, la scienza araldica non si fosse ancora pienamente sviluppata.
I Sestieri
I sestieri furono istituiti nel 1173 ed aboliti nel 1343 con l'istituzione dei nuovi quartieri. Anche i sestieri erano divisi in gonfaloni (tre o quattro per ciascun sestiere). Segue la descrizione di Giovanni Villani (La Cronica, libro III, Cap II):
"Sestiere di Oltrarno colla insegna del ponte; San Piero Scheraggio colla insegna del Carroccio, il quale Carroccio di marmi fu recato da Fiesole a Firenze ed è nella fronte di detta Chiesa di San Piero; Borgo colla insegna del becco imperiocché in quello Sesto stavano tutti i beccai e di loro mestiere ed erano a qué tempi molto innanzi alla città; San Brancazio colla insegna della branca di leone per lo nome, Porta del Duomo colla insegna del Duomo, e porta San Piero colla insegne delle chiavi."
Gonfaloni dei Sestieri
I Quartieri storici (dal 1343)
I sestieri sopravvissero fino al 1343, anno della cacciata da Firenze di Gualtieri di Brienne, noto come il Duca di Atene; dopo tale data, nell'ambito delle numerose riforme che seguirono, furono ripristinati i quartieri a loro volta suddivisi nei Gonfaloni. Tali quartieri furono rinominati col nome della chiesa principale presente all'interno quartiere stesso (Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella, San Giovanni). I quartieri (suddivisi nei gonfaloni) sopravvissero fino al 1532 anno della nomina di Alessandro dei Medici detto "il Moro" a Duca di Firenze.
Gonfaloni dei Quartieri Storici
Dal 1343 ogni quartiere storico era suddiviso a sua volta in quattro zone dette "Gonfaloni" formate dalle rispettive Parrocchie o Popoli, distinte da una propria arma parlante. I gonfaloni, già esistenti anche nella suddivisione in sestieri, vennero riformati, con l'istituzione dei quartieri, in nuovi gonfaloni; i gonfaloni del quartiere Oltrarno confluirono in toto nel quartiere di Santo Spirito. A queste insegne i guelfi aggiunsero il capo di Angiò[14]. L'autorità del Gonfalone era subordinata a quella del quartiere. Ogni Gonfalone comprendeva determinate parti della città separate tra loro o dall'Arno o dalle mura o da alcune delle strade principali. Questa suddivisione aveva scopi amministrativi e militari e ciascun gonfalone doveva eleggersi un Gonfaloniere, chiamato “di compagnia”, perché doveva radunare e comandare una compagnia di milizie cittadine per la difesa del Palazzo dei Signori e della libertà popolare. I sedici Gonfalonieri costituivano poi una sorta di Consiglio che, opportunamente convocato, doveva discutere insieme al Gonfaloniere di Giustizia ed ai Priori di Libertà gli interessi della Repubblica.
Remove ads
Arti Maggiori
Gli stemmi delle Arti Maggiori sono spesso parlanti o alludenti all'attività svolta dall'Arte stessa.
Remove ads
Arti Minori
Riepilogo
Prospettiva
Come quelli delle Arti Maggiori, anche le Arti Minori hanno per lo più stemmi alludenti alla loro attività lavorativa.
Remove ads
L'Oste fiorentina
Riepilogo
Prospettiva
L'Oste (esercito) della Repubblica di Firenze era formato da personale fornito da sestieri e gonfaloni; aveva un'insegna partita d'argento e di rosso. L'organizzazione generale riproponeva quella della città, a capo delle truppe del sestiere c'era un capitano a cui afferivano i gonfalonieri che comandavano le truppe dei gonfaloni. Le insegne militari di tali reparti riprendevano dunque le insegne delle suddivisioni cittadine. La cavalleria di ciascun sestiere aveva una propria insegna, ogni cavaliere ne portava una in forma di fiamma affissa alla propria lancia; i reparti scelti della fanteria avevano una propria insegna[18].
«Le 'nsegne dell'oste erano le prime del Comune dimezzate bianche e vermiglie: queste aveva la podestà. Quelle della posta dell'oste e guardia del carroccio erano due, l'uno campo bianco e croce piccola rossa, l'altro per contrario campo rosso e croce bianca. [...] Quelle de' balestrieri erano due, l'una il campo bianco, e l'altra vermiglio, in ciascuno il balestro; e per simile modo quelle de' pavesari, l'uno gonfalone bianco col pavese vermiglio e il giglio bianco, e l'altro rosso col pavese bianco e 'l giglio rosso; e quegli degli arcadori l'uno bianco e l'altro rosso, iv'entro gli archi; quello della salmeria era bianco col mulo nero; e quello de' ribaldi bianco co' ribaldi dipinti in gualdana e giucando»
Remove ads
Il Governo di Gualtieri di Brienne
Il Duca di Atene, durante il suo breve Governo, nominò nuovi priori ed assegnò loro un nuovo gonfalone di giustizia.
Segue la descrizione di Giovanni Villani:
“A dì XV d'ottobre il duca fece nuovi priori, i più artefici minuti, e mischiati di quelli che loro antichi erano stati Ghibellini; e diè loro un gonfalone di giustizia così fatto di tre insegne, ciò fu di costa all'asta l'arme del Comune, il campo bianco e‘l giglio rosso; e apresso in mezzo la sua il campo azzurro biliottato col leone ad oro, e al collo del leone uno scudetto dell'arme del popolo: appresso l'arme del popolo in campo bianco e alla croce vermiglia, e di sopra il rastrello del re.”
Remove ads
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads