I pappagalli neotropicali (sottofamiglia Arinae Gray, 1840) appartengono alla famiglia dei pappagalli veri e propri, gli Psittacidae[1]. Alcune specie si sono estinte in secoli recenti.
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Essi vivono nell'America tropicale, dal Messico meridionale al Paraguay. Sono provvisti di grande becco, con la mandibola superiore lunga e fortemente uncinata. La pelle sulle guance e intorno agli occhi è nuda, eccetto qualche piccolissima penna qua e là.
Il più grande è l'ara giacinto, lunga 90 cm, di un blu cobalto per tutto il piumaggio. La sua diffusione è limitata alle giungle interne del bacino dell'Amazzonia. Le specie più piccole sono solitamente verdi.
L'ara scarlatta o scarlatta, diffusa dal Messico alla Bolivia, lunga 80 cm, 60 dei quali di coda. È prevalentemente scarlatta, eccetto che per le coperture gialle delle ali (piccole penne che ricoprono la base delle penne più grandi delle ali e della coda) e per il blu delle penne da volo, delle penne della parte bassa del dorso e di quelle esterne della coda. L'ara blu e gialla, diffusa dal Panama al Paraguay, è solo leggermente più piccola. È di uno splendido blu sulla corona, sulla nuca, sul dorso, sulle ali e sulla parte superiore della coda, di un giallo dorato nella parte inferiore; coda compresa. Possiede una larga macchia nera sulla gola; il becco è nero e i lati bianchi della faccia sono segnati da linee nere ondulate. L'ara militare, o grande ara verde, lunga 75 cm e diffusa dal Messico al Brasile, è verde, con tonalità blu sulle penne da volo, sul codrione e sulle coperture della coda, con una fascia cremisi sulla fronte e rossa sulla parte superiore della coda.
Comportamento
Le are si spostano in rumorosi stormi, eccetto che durante la riproduzione. Il loro giorno inizia con un chiassoso coro, nel momento in cui lasciano i loro nidi e si raccolgono su un albero. Quivi si godono il caldo al sole del primo mattino, prima di andare a nutrirsi. Non appena sopraggiunge il caldo del mezzogiorno, cercano l'ombra, ma quando i raggi del sole cominciano a farsi più deboli, vanno di nuovo in cerca di nutrimento. Al crepuscolo, tornano al punto di riunione, solitamente un albero spoglio, prima di disperdersi ciascuno verso il proprio nido.
Alimentazione
La maggior parte delle are si cibano di semi, noci e frutti; le più grosse di loro rompono col becco perfino noci a guscio assai duro come le noci del Brasile, e ne estraggono la mandorla col becco e con l'aiuto della lingua carnosa. È difficile ottenere dettagli precisi circa il loro modo naturale di nutrirsi ma, in cattività, benché i cibi fondamentali siano quelli menzionati, pare che essi prediligano cibi quali pane, burro, dolci, e si sa che i pappagalli domestici afferrano con prontezza la carne. Può quindi darsi che, in natura, si cibino anche di qualche insetto. Questo possibilmente spiega, almeno in parte, la loro prontezza nel ridurre in pezzi ogni struttura legnosa, come i bordi delle gabbie o i telai in legno nell'uccelliera. In natura, tale attività servirebbe loro a portare allo scoperto le larve degli insetti.
Riproduzione
Ad eccezione dell'ara giacinto, che si dice nidifichi in buche negli argini di terra, le are fanno il nido nelle cavità degli alberi, talvolta a notevole altezza dal suolo. Una volta deposte le uova, le are divengono aggressive verso chiunque si avvicini al nido. Perfino il pappagallo domestico resiste al suo proprietario che cerchi di rendersi conto di quanto sta accadendo. Disponiamo di notizie abbastanza precise circa il comportamento durante la riproduzione dell'ara blu e gialla; esse si basano principalmente su osservazioni pubblicate da Donald Risdon, nell'«Avicultural Magazine» del 1965. Egli trovò poca differenza tra maschio e femmina, eccetto che il maschio arrossisce quando è eccitato, con la pelle nuda della faccia che diviene rosa intenso. La femmina arrossisce raramente, e quando ciò accade il colore si manifesta appena. Al tempo stesso in cui arrossisce, il maschio scuote la testa su e giù e contrae le pupille degli occhi. Quando i due uccelli di Risdon manifestarono sintomi di inizio della fase riproduttiva, egli diede loro del legno marcio, che essi masticarono alla maniera tipica delle are. Le uova sono lievemente più grosse delle uova del piccione. Il piccolo è ancora nudo e cieco ad una settimana di vita. Le penne delle ali cominciano a spuntare a quattro settimane, allorquando il becco si scurisce e gli occhi si aprono. Cominciano poi a crescere le penne sul dorso; seguono le penne della coda e, più tardi, quelle del resto del corpo e della testa. La giovane ara si ricopre completamente di piume a partire dall'età di 10 settimane. Essa non lascia il nido per altre tre settimane, se non per appollaiarsi all'entrata. I genitori, durante tal periodo, la nutrono mediante rigurgito. A sei mesi, la giovane ara ha le stesse dimensioni dei genitori ed è di sembianze simili.
La sottofamiglia Arinae comprende i seguenti generi e specie:[1]
- Genere Anodorhynchus Spix, 1824
- Genere Cyanopsitta Bonaparte, 1854
- Genere Ara Lacépède, 1799
- Genere Orthopsittaca Bonaparte, 1854
- Genere Primolius Bonaparte, 1857
- Genere Diopsittaca Ridgway, 1912
- Genere Rhynchopsitta Bonaparte, 1854
- Genere Ognorhynchus Bonaparte, 1857
- Genere Guaruba Lesson, 1830
- Genere Aratinga Spix, 1824
- Genere Eupsittula Bonaparte, 1853
- Genere Thectocercus Ridgway, 1912
- Genere Psittacara Vigors, 1825
- Psittacara holochlorus (P.L.Sclater, 1859) - parrocchetto verde
- Psittacara brevipes (Lawrence, 1871) - parrocchetto di Socorro
- Psittacara rubritorquis (P.L.Sclater, 1887) - parrocchetto golarossa
- Psittacara strenuus (Ridgway, 1915) - conuro del Pacifico
- Psittacara wagleri (G.R.Gray, 1845) - parrocchetto frontescarlatta
- Psittacara mitratus (Tschudi, 1844) - parrocchetto mitrato
- Psittacara erythrogenys (Lesson, 1844) - parrocchetto mascherato
- Psittacara finschi (Salvin, 1871) - parrocchetto frontecremisi
- Psittacara leucophthalmus (Müller, 1776) - parrocchetto occhibianchi
- Psittacara euops (Wagler, 1832) - parrocchetto di Cuba
- Psittacara chloropterus (Souancé, 1856) - parrocchetto di Hispaniola
- Genere Leptosittaca Berlepsch e Stolzmann, 1894
- Genere Conuropsis Salvadori, 1891
- Genere Cyanoliseus Bonaparte, 1854
- Genere Pyrrhura Bonaparte, 1856
- Pyrrhura cruentata (Wied-Neuwied, 1820) - parrocchetto golablu
- Pyrrhura devillei (Massena & Souancé, 1854) - parrocchetto aliflammee
- Pyrrhura frontalis (Vieillot, 1818) - parrocchetto panciamarrone
- Pyrrhura lepida (Wagler, 1832) - parrocchetto perlato
- Pyrrhura perlata (von Spix, 1824) - parrocchetto panciacremisi
- Pyrrhura molinae (Massena & Souancé, 1854) - parrocchetto guanceverdi
- Pyrrhura picta (Statius Müller, 1776) - parrocchetto pittato
- Pyrrhura amazonum Hellmayr, 1906 - parrocchetto di Hellmayr
- Pyrrhura lucianii (Deville, 1851) - parrocchetto di Deville
- Pyrrhura roseifrons (G.R.Gray, 1859) - parrocchetto capirosso
- Pyrrhura leucotis (Kuhl, 1820) - parrocchetto guancebianche
- Pyrrhura griseipectus Salvadori, 1900 - parrocchetto pettogrigio
- Pyrrhura pfrimeri Miranda-Ribeiro, 1920 - parrocchetto di Pfrimer
- Pyrrhura emma Salvadori, 1891 - parrocchetto del Venezuela
- Pyrrhura viridicata Todd, 1913 - parrocchetto di Santa Marta
- Pyrrhura egregia (P.L.Sclater, 1881) - parrocchetto spalleflammee
- Pyrrhura melanura (von Spix, 1824) - parrocchetto codamarrone
- Pyrrhura orcesi Ridgely & Robbins, 1988 - parrocchetto di El Oro
- Pyrrhura rupicola (Tschudi, 1844) - parrocchetto capinero
- Pyrrhura albipectus Chapman, 1914 - parrocchetto collobianco
- Pyrrhura calliptera (Massena & Souancé, 1854) - parrocchetto pettobruno
- Pyrrhura hoematotis Souancé, 1857 - parrocchetto guancerosse
- Pyrrhura rhodocephala (P.L.Sclater & Salvin, 1871) - parrocchetto testarosa
- Pyrrhura hoffmanni (Cabanis, 1861) - parrocchetto alizolfo
- Genere Enicognathus G.R.Gray, 1840
- Genere Myiopsitta Bonaparte, 1854
- Genere Psilopsiagon Ridgway, 1912
- Genere Bolborhynchus Bonaparte, 1857
- Genere Forpus Boie, 1858
- Genere Brotogeris Vigors, 1825
- Genere Nannopsittaca Ridgway, 1912
- Genere Touit G.R.Gray, 1855
- Genere Pionites Heine, 1890
- Genere Pyrilia Bonaparte, 1856
- Genere Pionopsitta Bonaparte, 1854
- Genere Hapalopsittaca Ridgway, 1912
- Genere Alipiopsitta Caparroz & Pacheco, 2006
- Genere Graydidascalus Bonaparte, 1854
- Genere Pionus Wagler, 1832
- Genere Amazona
- Amazona leucocephala (Linnaeus, 1758) - amazzone di Cuba
- Amazona collaria (Linnaeus, 1758) - amazzone beccogiallo
- Amazona ventralis (Statius Müller, 1776) - amazzone di Hispaniola
- Amazona albifrons (Sparrman, 1788) - amazzone frontebianca
- Amazona xantholora (G.R.Gray, 1859) - amazzone redini gialle
- Amazona agilis (Linnaeus, 1758) - amazzone becconero
- Amazona vittata (Boddaert, 1783) - amazzone di Portorico
- Amazona tucumana (Cabanis, 1885) - amazzone del Tucuman
- Amazona pretrei (Temminck, 1830) - amazzone occhirossi
- Amazona viridigenalis (Cassin, 1853) - amazzone capirossa
- Amazona finschi (P.L.Sclater, 1864) - amazzone capolilla
- Amazona autumnalis (Linnaeus, 1758) - amazzone redini rosse
- Amazona diadema (von Spix, 1824)
- Amazona dufresniana (Shaw, 1812) - amazzone guanceblu
- Amazona rhodocorytha (Salvadori, 1890) - amazzone cigliarosse
- Amazona brasiliensis (Linnaeus, 1758) - amazzone codarossa
- Amazona festiva (Linnaeus, 1758) - amazzone festosa
- Amazona barbadensis (J.F.Gmelin, 1788) - amazzone spallegialle
- Amazona aestiva (Linnaeus, 1758) - amazzone fronteblu
- Amazona oratrix Ridgway, 1887 - amazzone testagialla
- Amazona tresmariae Nelson, 1900-amazzone delle isole Marias
- Amazona auropalliata (Lesson, 1842) - amazzone nucagialla
- Amazona ochrocephala (J.F.Gmelin, 1788) - amazzone capogiallo
- Amazona amazonica (Linnaeus, 1766) - amazzone aliarancio
- Amazona mercenarius (Tschudi, 1844) - amazzone nucasquamata
- Amazona kawalli Grantsau & Camargo, 1989 - amazzone di Kawall
- Amazona farinosa (Boddaert, 1783) - amazzone farinosa
- Amazona vinacea (Kuhl, 1820) - amazzone vinata
- Amazona versicolor (Statius Müller, 1776) - amazzone di Saint Lucia
- Amazona arausiaca (Statius Müller, 1776) - amazzone collorosso
- Amazona guildingii (Vigors, 1837) - amazzone di Saint Vincent
- Amazona imperialis Richmond, 1899 - amazzone imperiale
- Genere Deroptyus Wagler, 1832
- Genere Triclaria Wagler, 1832
L'ara rossa della Giamaica non è stata più vista dal 1765, e l'ara verde e gialla della stessa isola si è estinta agli inizi del XIX secolo. L'ara rossa della Guadalupe si estinse un secolo prima e l'ara verde e gialla dominicana alla fine del XVIII secolo. L'ara della Martinica non è stata più avvistata a partire dal 1640 e, da ultimo, ve n'è una che è stata chiamata l'ara misteriosa. Non se ne conoscono esemplari, ma ne è stata pubblicata una descrizione nel 1658, e ciò è tutto quanto sappiamo di essa, eccetto che viveva su «una» delle isole indiane occidentali.[senza fonte]
(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittacidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 9 giugno 2016.
- Abramson, J., Speer, B. L., & Thomsen, J.B. 1999, "The Large Macaws, Their Care and Breeding", Raintree Publications:CA
- Miyaki, C. Y.; Matioli, S. R.; Burke, T. & Wajntal, A. (1998): Parrot evolution and paleogeographical events: Mitochondrial DNA evidence. Molecular Biology and Evolution 15: 544-551. PDF fulltext
- Ribas, C., R. Gaban-Lima, C. Miyaki, and J. Cracraft (2005). Historical biogeography and diversification within the Neotropical parrot genus Pionopsitta (Aves: Psittacidae). Journal Biogeography 32:1409-1427.
- Split Gypopsitta from Pionopsitta South American Classification Committee.
- South American Classification Committee To reassign the genus of three macaws.
- Macaws, Hybrid Names, and pages on individual hybrids
- Detoxifying strategies of Amazon Macaws, su ansci.cornell.edu.
- Santa Barbara Zoo - Macaw, su santabarbarazoo.org (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2011).
- ITIS 177653, 177659 as of 2002-07-15