Argento nativo

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Argento nativo

L'argento nativo è uno dei pochi elementi che si trova in natura allo stato libero, sotto forma di argento metallico.

Fatti in breve Classificazione Strunz, Formula chimica ...
Argento nativo
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Classificazione StrunzI/A.01-20
Formula chimicaAg
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinocubico[1], monometrico[2]
Sistema cristallinoisometrico[3][4]
Classe di simmetriaesottaedrica[3][4]
Parametri di cellaa=4,0862[3][4]
Gruppo puntuale4/m 3 2/m[3][4]
Gruppo spazialeF m3m[3][4]
Proprietà fisiche
Densità10-11[1][3], 10,1-11,1[4] media: 10,5[2] g/cm³
Durezza (Mohs)[1][2][3][4] - 3[1][3][4]
Sfaldaturanon riconoscibile[2], assente[3], non osservata[4]
Fratturatenero[1], spigolosa, duttile[2], malleabile[2][4]
Colorebianco puro[2], bianco argenteo[3][4], grigio bianco[3], bianco[3], dal grigio scuro al nero[4]
Lucentezzametallica[2][3][4]
Opacitàopaco[3][4]
Strisciobianco argento[3][4]
Diffusionemolto raro[1]
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Abito cristallino

I rari cristalli sono cubici od ottaedrici.[1] I cristalli hanno un abito simile a quello dell'oro e anche quelli dell'argento sono spesso laminari, speso allungate e filamentose[2] Massivo[3], arborescente[3], dendritico[3].

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Argento § Storia.

Origine e giaciture

Riepilogo
Prospettiva

L'argento nativo si trova nelle zone di cementazione associato ad argentite[1] e galena[senza fonte], nelle zone di ossidazione per lo più associato ad ossidi (uraninite),[1] o ad altri giacimenti metalliferi[1] o alla cerussite. L'origine idrotermale è invece più rara.[senza fonte]

L'argento nativo si trova in masse accessorie in giacimenti argentiferi, perlopiù di tipo filoniano[2]

Località di ritrovamento

In Italia è stato trovato nella miniera di Libiola, in Liguria, sotto forma di esili laminette, associato a crisocolla.[senza fonte]

Forma in cui si presenta in natura

L'argento nativo si trova di solito in lamine, fili o caratteristiche ciocche arricciate o ancora come efflorescenza. I cristalli sono rari, spesso deformati o scheletrici. La lucentezza metallica è tipica ma si appanna leggermente dal giallastro fino al nero. L'argento nativo si trova in cristalli di forma cubica o ottaedrica, sono invece comuni i gruppi filamentosi o arborescenti[1].

Caratteristiche chimico-fisiche

Pulizia e conservazione

L'argento nativo è sensibile all'aria ricca di acido solfidrico e si riveste di una patina di solfuro. Si consiglia di ripulire i campioni di minerali ricoperti da tale patina con un bagno rapido in acido nitrico e spruzzandoli una volta asciugati con una lacca trasparente. Se il campione viene acquistato già pulito è consigliabile ricoprire l'argento nativo di vernice o lacca trasparente per evitare che tale patina scura si riformi e che così il campione perde di valore estetico[1].

Utilizzi

Lo stesso argomento in dettaglio: Argento § Applicazioni.

Varietà

L'amalgama è una varietà di argento nativo contenente mercurio. L'arquerite, la kongsbergite e la bordosite sono varietà di argento nativo contenenti mercurio.[5]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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