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Apparato di sicurezza ferroviario Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Un apparato centrale elettrico a itinerari (ACEI), è un sistema di comando centralizzato di deviatoi, segnali, passaggi a livello, segnali di manovra e quanto occorrente per l'esercizio ferroviario di una stazione, che si avvale di un banco di manovra a pulsanti che, una volta in alimentazione, permettono automaticamente l'azionamento di tutti gli enti interessati alla formazione dell'itinerario di ricevimento o di partenza di un treno.
Il primo impianto ACEI in Italia fu installato nel 1955 a Pontelagoscuro. Nel 1956 fu attivato quello di Lavino di Mezzo mentre nel 1959 furono attivati quelli di Napoli Centrale e Genova Piazza Principe e nel 1960 quello di Portici.
Concettualmente derivato dall'evoluzione degli apparati ACELI, ne modifica alcuni aspetti fondamentali, quali la totale assenza di serrature di sicurezza e vincoli meccanici tra le leve in quanto tutte le condizioni di sicurezza vengono realizzate mediante una serratura "elettrica" di relè che a loro volta azionano i dispositivi, scambi, segnali, ecc. interessati all'itinerario deciso. Essendo tutti i collegamenti elettrici, è possibile comandare l'apparato di una stazione anche a distanza tramite telecomando.
Pur mantenendo come base la serie I, le Ferrovie dello Stato adattarono i rigidi schemi I per adeguarli all'evoluzione tecnologica degli apparati e per bisogni specifici di ogni impianto, elaborando tutta una serie di schemi chiamati "Schemi V" a parziale o totale modifica di quelli originari.
Gli Schemi V più importanti, riguardanti gli apparati centrali con comando ad itinerari - tipo a pulsanti, sono:
Un primo importantissimo vantaggio del sistema rispetto a quello precedente (apparato centrale elettrico) è quello di permettere la liberazione graduale dei vari punti del piazzale della stazione, man mano che il treno "occupa" i circuiti successivi e "libera" quelli precedenti. La liberazione è cosiddetta elastica, presente in apparati delle stazioni più grandi, quindi con più binari e diramazioni; per le stazioni più piccole invece la liberazione è rigida, ovvero la liberazione dell'itinerario avviene solo quando il treno ha lasciato tutti i circuiti dello stesso. Inoltre, mediante il comando detto di distruzione itinerario, si può manovrare quella parte d'itinerario che il treno ha già liberato annullando i comandi precedenti.
L'ACEI ha varie caratteristiche importanti quali:[1]
Come qualunque apparato tecnologico ha subito un'evoluzione che ha portato all'introduzione di diversi tipi di ACEI abbastanza differenti tra loro, anche se dal funzionamento simile. Importante è la distinzione tra quelli che hanno la liberazione elastica e quelli che hanno la liberazione rigida dell'itinerario. Questi ultimi sono pensati per linee a semplice binario.
La rigidità, poi, di avere un unico schema per tutti i tipi di impianto ha spinto, fin dalla fine degli anni '80, a mantenere standard lo schema usato (I 0/19-1-2-3 II Serie SDO per il semplice binario e I 0/16 II Serie SDO per il doppio) elaborando, se necessario, degli schemi a parziale o totale variante per adattarlo alle diverse configurazioni richieste dagli impianti.
Fa eccezione lo schema I 0/17, per il quale il processo è stato inverso: nato come schema di variante, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, è stato standardizzato come tale soltanto nel 1994.
Tipo | Epoca | Telecomando | Segnalamento basso di manovra | Tipo di linee | Note |
---|---|---|---|---|---|
I 0/14 | da luglio del 1955 a novembre 1971 | NO | SI | BEM o BAcf | |
I 0/15 I Serie | da novembre 1971 a gennaio 1980 | SI | SI | BEM o BAcf | |
I 0/15 II Serie | da gennaio 1980 a agosto 1987 | SI | SI | BEM o BAcf | |
I 0/15 II Serie SDO | da agosto 1987 | SI | SI | BEM o BAcf | utilizzano segnali a diodi ottici |
I 0/16 I Serie | da novembre 1971 a maggio 1979 | SI | SI | BAcc | |
I 0/16 II Serie | da maggio 1979 a agosto 1987 | SI | SI | BAcc | |
I 0/16 II Serie SDO | da agosto 1987 | SI | SI | BAcc | usano segnali a diodi ottici |
I 0/17 | da novembre 1994 | SI | SI | BAcc | a struttura modulare in topografia della sala relè |
Tipo | Epoca | Telecomandabile | Segnalamento basso di manovra | Tipo di linee | Note |
---|---|---|---|---|---|
I 0/18 I Serie | da giugno 1979 a marzo 1983 | NO | NO | BEM | |
I 0/18 I Serie SDO | da marzo 1987 | NO | NO | BEM | usano segnali a diodi ottici |
I 0/19 I Serie | da giugno 1979 a marzo 1983 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/19-1 II Serie | da marzo 1983 a luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/19-2 II Serie | da marzo 1983 a luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/19-3 II Serie | da marzo 1983 a luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/19-1 II Serie SDO | da luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | usano segnali a diodi ottici |
I 0/19-2 II Serie SDO | da luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | usano segnali a diodi ottici |
I 0/19-3 II Serie SDO | da luglio 1985 | SI, presenziabile | NO | BAcf o BCA | usano segnali a diodi ottici |
I 0/20 I Serie | da novembre 1979 a marzo 1983 | SI, non presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/20 II Serie | da marzo 1983 a luglio 1985 | SI, non presenziabile | NO | BAcf o BCA | |
I 0/20 II Serie SDO | da marzo 1983 | SI, non presenziabile | NO | BAcf o BCA | usano segnali a diodi ottici |
Dal 1955, anno di introduzione dei primi ACEI, fino agli inizi degli anni 1970, ogni produttore usava il proprio set di tasti e levette, che pur mantenendo la funzionalità, si differenziavano anche notevolmente in dimensioni e forma gli uni dagli altri. Successivamente, per cause principalmente di reperibilità della componentistica ed economia di scala, si decise di unificare i tipi di tasti usati, preferendo a tutti il sistema Siliani. Unica eccezione a questa regola è sempre stata SASIB che ha continuato fino all'acquisizione da parte di Alstom a produrre ACEI con il proprio set di tasti, opportunamente rimodernati nel design. Con il fiorire, durante gli anni '70 e '80, di vari installatori, questi ultimi si limitavano ad ordinare un certo quantitativo di tasti ai costruttori dei pulsanti standard.
Nei tardi anni '70 si abolì infine il classico quadro luminoso (QL) in cristallo decorato, in favore di tessere componibili inizialmente nere e successivamente grigie, poiché era più facile modificare il piazzale della stazione sostituendo soltanto il numero di tessere necessario piuttosto che modificare o addirittura in taluni casi rifare completamente il cristallo decorato, operazione per la quale era necessario un operaio esperto e molto tempo per il lavoro, onde evitare di rovinare la verniciatura che, in quanto spruzzata su una superficie liscia, incorreva in rischi di distacco.
Prima della standardizzazione della componentistica relativa agli ACEI, (inizio anni '80), ogni produttore proponeva la propria serie di pulsanti/levette e, in seguito, anche di tessere componibili per il Quadro Luminoso, motivo per cui nei circa 60 anni di vita di questa classe di apparati e specialmente agli inizi, sono esistite diverse serie di componenti che hanno reso le installazioni abbastanza variegate.
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