Antoine de Vergy

militare francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Antoine de Vergy

Antoine de Vergy, conte di Dammartin, signore di Champlitte e di Rigney (137529 ottobre 1439), è stato un militare francese, maresciallo di Francia e cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro[2].

Fatti in breve Nascita, Morte ...
Antoine de Vergy
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Antoine de Vergy, miniatura[1]
Nascita1375
Morte29 ottobre 1439
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Era figlio di Jean III de Vergy, siniscalco, governatore e maresciallo di Borgogna, e della sua prima moglie, Jeanne de Chalon.[2][3]

Consigliere e ciambellano di Carlo VI, abbracciò poi il partito borgognone, diventando ciambellano del duca di Borgogna Giovanni, al cui seguito entrò a Parigi il 29 maggio 1418[2][3][4].

Era presente all'incontro di Montereau, dove venne ferito ed arrestato.[3][5][6]

Una volta libero fu nominato maresciallo di Francia il 22 gennaio 1422 dal re d'Inghilterra Enrico V durante la reggenza del trono di Francia[2][3]; prestò giuramento il 3 febbraio con Jean de La Baume, nonostante l'opposizione dei marescialli Jacques de Montberon e Claude de Chastellux[7], ma il titolo non fu riconosciuto da Carlo VII.[3]

Fu nominato quindi dal duca di Borgogna capitano generale di Borgogna e Charolais, e nel 1423 combatté contro le truppe francesi, alla battaglia di Cravant.[3]

Nel 1427 Enrico VI lo fece governatore di Champagne e Brie, e della città di Langres.[3][5] Da Langres negli anni seguenti condusse numerose spedizioni alla testa di un contingente anglo-borgognone nella regione della Lorena; obiettivo particolare fu Vaucouleurs, cittadina rimasta fedele a Carlo VII per quanto stretta fra il ducato di Lorena e il ducato di Borgogna; nonostante l'impegno profuso la piazzaforte francese, teatro delle prime gesta di Giovanna d'Arco, non cadde.[8]

Nel 1430 il duca di Borgogna Filippo il Buono lo creò cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro.[2][3] Sotto il conte di Vaudémont, alleato di Filippo il Buono, combatté il 2 luglio 1431 alla battaglia di Bulgnéville, dove venne fatto prigioniero Renato d'Angiò.[3][5]

Morì di malattia nel 1439, e fu inumato a Champlitte nella collegiata di Saint-Christophe, che aveva fondato nel 1437.[3][5]

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Blasone
De gueules à trois quintefeuilles d'or; à la bordure d'argent.[1][5]

Onorificenze

Note

Bibliografia

Altri progetti

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