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poesia di Edgar Allan Poe Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Annabel Lee è l'ultima poesia completa di Edgar Allan Poe, scritta nel 1849, anno della morte dello scrittore statunitense, e pubblicata l'anno seguente, nel 1850, come postuma.
In questa lirica, con le classiche tinte gotiche di Poe, quest'ultimo descrive il suo amore, dalla prima infanzia fino alla maturità, per la misteriosa "Annabel Lee", da cui deriva il titolo della poesia, e probabilmente riconducibile alla moglie dello scrittore, Virginia Eliza Clemm, morta prematuramente. Infatti il componimento narra il loro tenero amore fino alla tragica morte di lei, ma anche di come essi siano così legati da vincere anche la separazione terrena, tanto da fare invidia agli dei, e da infine ricongiungersi per l'eternità altrove (luogo però da non confondere con il Paradiso cristiano, visto il materialismo del poeta, con una particolare visione vitalistica comunque diversa dalla religione tradizionale).
«Dunque la morte di una bella donna è, fuor di discussione, il più poetico tema in tutto il mondo.»
La poesia fu composta probabilmente nel maggio del 1849, a pochi mesi dalla morte dell'autore. Poe si assicurò che la poesia venisse stampata, prima che morisse: perciò ne offrì una copia a Rufus Wilmot Griswold, suo esecutore del testamento. Griswold fu il primo a pubblicare la poesia solo localmente, il 9 ottobre 1849 (appena 2 giorni dopo la morte di Poe) e poi nel mondo l'anno seguente la morte di Poe, il 1850, come postuma, sul New-York Tribune.[2]
Nel 1925 lo scrittore portoghese Fernando Pessoa tradusse The Raven, ossia Il corvo,e codesta Annabel Lee, due dei più celebri capolavori poetici di Edgar Allan Poe. pubblicandoli entrambi sul primo volume di “Athena” – Revista de Arte. L’intenzione era quella di proporre una versione, a dir suo, "ritmicamente e metricamente più conforme all’originale", offrendo al pubblico "le sensazioni, i suoni, le tensioni della poesia in lingua inglese." In seguito, tra il 1926 e il 1928, Pessoa avrebbe tradotto anche Ulalume e Ligeia.[3]
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