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sesto album in studio del gruppo musicale britannico Bring Me the Horizon Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Amo è il sesto album in studio del gruppo musicale britannico Bring Me the Horizon, pubblicato il 25 gennaio 2019.
Amo album in studio | |
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Artista | Bring Me the Horizon |
Pubblicazione | 25 gennaio 2019 |
Durata | 51:54 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 |
Genere | Rock elettronico[1] Pop rock[1][2] Elettropop[2][3] |
Etichetta | Sony, RCA |
Produttore | Jordan Fish, Oliver Sykes |
Registrazione | Sphere Studios e MDDN Studios, Los Angeles (California) The Cinnamons, Sheffield (Regno Unito) |
Formati | CD, LP, MC, download digitale, USB, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[4] (vendite: 100 000+) |
Bring Me the Horizon - cronologia | |
Singoli | |
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L'album è stato annunciato il 22 agosto 2018, il giorno dopo l'uscita del primo singolo Mantra.[5] È prodotto dal frontman Oliver Sykes e dal tastierista Jordan Fish, ed è stato scritto e registrato principalmente a Los Angeles.[6]
Riguardo all'album, il cantante Oliver Sykes ha detto:[7]
«Amo è un album d'amore che esplora ogni aspetto di quell'emozione, in modo più potente. Ha a che fare con il cattivo e il brutto, e come risultato abbiamo creato un album più sperimentale, più vario, strano e meraviglioso di qualsiasi altra cosa che abbiamo fatto prima.»
Più tardi ha commentato che è un concept album sull'amore, dicendo che «Alla fine tutto si riduce ad amare». Ha inoltre dichiarato che alcuni dei testi riguardano il suo divorzio.[8] Le sonorità dell'album risultano ancora più elettroniche e orecchiabili rispetto ai precedenti album del gruppo, anche se non sono del tutto abbandonate le sonorità alternative rock del precedente That's the Spirit[1]; esse spaziano principalmente dal pop rock[2], al rock elettronico[1] e all'elettropop.[2][3]
L'album è stato promosso per la prima volta da una campagna pubblicitaria con dei cartelloni apparsi a Londra e in altre città del mondo con simboli usati dalla band in passato, insieme alla frase «Do you wanna start a cult with me?», una frase contenuta in Mantra.[5][9] È stato inoltre lanciato un sito web intitolato joinmantra.org che recitava «Salvation will return»,[5][10] e un numero di telefono che conteneva diversi clip audio in momenti diversi, tra cui uno di una donna di nome Samantha, che affermava «They're making me do this. I didn't know what I was getting myself into».[5]
La band ha anche annunciato che si imbarcheranno nel First Love World Tour durante il 2019, per promuovere l'album.[5]
Il primo singolo ad essere stato estratto dal disco è Mantra, uscito il 24 agosto 2018 insieme al relativo videoclip diretto da Alex Southam. Al riguardo, Sykes ha rivelato che è stata ispirata da Wild Wild Country, un documentario sul controverso guru indiano Bhagwan Shree Rajneesh, spiegando che «Mentre lo guardavo e cercavo di scrivere testi allo stesso tempo, stavo disegnando queste somiglianze con i culti e l'amore».[11] Musicalmente si tratta di un brano rock ricco di elementi elettronici,[12] riff hard rock e un intermezzo pop cantato in falsetto.[13] La canzone è stata successivamente trasmessa su BBC Radio 1.[14]
Il secondo singolo, pubblicato il 23 ottobre, è stato Wonderful Life, realizzato con la partecipazione vocale del cantante dei Cradle of Filth, Dani Filth.[15] Per esso è stato realizzato anche un lyric video, diretto da Theo Watkins.[16]
Il 3 gennaio 2019 è stato pubblicato il terzo singolo Medicine,[17] il cui testo è incentrato sull'ultima relazione di Sykes con Hannah Snowdon, conclusasi all'inizio del 2016.[18] Il relativo videoclip, uscito nel medesimo giorno, è stato diretto da Oliver Latta.[19]
Tra il 24 e il 26 gennaio sono stati pubblicati per il download digitale anche i singoli Mother Tongue e Nihilist Blues, quest'ultimo in collaborazione con la musicista canadese Grimes.[20][21] Come sesto singolo è stato scelto Sugar Honey Ice & Tea, uscito insieme al relativo videoclip.[22]
L'album è stato accolto positivamente dalla critica musicale, ottenendo una media di 87 su 100, basato su 8 recensioni su Metacritic.[28]
Wall of Sound ha dato all'album 7,5/10 dicendo: «Ricordate come il frontman Oli Sykes ha incitato i fan a pensare che la band sarebbe stata inclusa nel Purpose World Tour di Justin Bieber nel Regno Unito? Beh, è un po' come hanno preso sul serio questa battuta e sono scesi lungo il percorso per vedere cosa succede, ma realisticamente, stanno progredendo verso qualcosa di simile da quando è finito il ciclo degli album come Sempiternal».[2] Anche Leon TK di Metal Injection dà lo stesso voto, scrivendo: «Nel complesso, se siete aperti alla musica elettronica e al pop, oltre che al rock e al metal, vi piacerà molto. Se non lo siete, probabilmente vi state rompendo le nocche e rispolverando il vostro dizionario dei sinonimi, pronti per annientare la tastiera o lo schermo dello smartphone. Personalmente, penso che Mantra, Wonderful Life e l'epica I Don’t Know What to Say, siano tra le migliori canzoni dei BMTH, ma in ogni caso, per citare Oli Sykes durante Ouch, questo finirà in lacrime».[26] NME, invece, ha notato che Mantra continua ad usare gli elementi elettronici e pop rock presenti nel precedente album in studio della band, That's the Spirit (2015).[5]
Spencer Kaufman di Consequence of Sound ha dato all'album una B, scrivendo: «Usando i termini degli U2, That's the Spirit è stato l'Achtung Baby dei BMTH, dove hanno introdotto un nuovo suono, mentre Amo è il loro Zooropa, dove hanno portato l'evoluzione sonora ad un ulteriore passo avanti».[29]
Clash, invece, dà un 5/10, scrivendo: «Questo album cattura un suono occasionalmente infiammabile ma largamente scomodo di una band in precedenza impavida e pionieristica presa in una crisi di fiducia, annullando i propri istinti musicali per perseguire una versione idealizzata di se stessi che immaginano nella propria testa».[23]
Testi e musiche dei Bring Me the Horizon, eccetto dove indicato.
Nella classifica giapponese delle vendite fisiche e digitali Amo ha raggiunto il 28º posto con 1 973 esemplari.[30]
Classifica (2019) | Posizione massima |
---|---|
Australia[31] | 1 |
Austria[31] | 5 |
Belgio (Fiandre)[31] | 2 |
Belgio (Vallonia)[31] | 22 |
Canada[32] | 1 |
Finlandia[31] | 7 |
Francia[31] | 49 |
Germania[31] | 3 |
Irlanda[33] | 15 |
Italia[31] | 20 |
Norvegia[31] | 19 |
Nuova Zelanda[31] | 9 |
Paesi Bassi[31] | 12 |
Portogallo[31] | 8 |
Regno Unito[34] | 1 |
Regno Unito (rock & metal)[35] | 1 |
Stati Uniti[32] | 14 |
Stati Uniti (alternative)[32] | 2 |
Stati Uniti (hard rock)[32] | 2 |
Stati Uniti (rock)[32] | 3 |
Svezia[31] | 16 |
Svizzera[31] | 6 |
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