Loading AI tools
scrittore e artista visivo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alfonso Lentini (Favara, 29 dicembre 1951) è uno scrittore e artista italiano.[1]
Alfonso Lentini, laureato in filosofia, si è formato nel clima delle neoavanguardie siciliane del secondo Novecento partecipando, giovanissimo, alla fondazione del Gruppo di estetica sperimentale “Ades” di Favara e frequentando a Palermo l’area di autori che facevano capo a Gaetano Testa e alle riviste “Fasis” e “Per Approssimazione”.[2]
Trasferitosi a Belluno verso la fine degli anni Settanta, ha insegnato materie letterarie in istituti superiori e nel contempo ha sviluppato un suo percorso nel campo della scrittura e dell’arte.
Con saggi e recensioni, si è occupato di scrittori e artisti “irregolari” come Angelo Maria Ripellino, Antonio Pizzuto, Dino Buzzati, Filippo Bentivegna.
Ha collaborato e collabora con molte riviste di ricerca, fra cui “Anterem” (diretta da Flavio Ermini), “Testuale” (diretta da Gio Ferri e Giuliano Gramigna), “Nuova Prosa”, “L’immaginazione” (diretta da Anna Grazia D'Oria), “Ballyhoo – Quotidiano dei poeti” (diretta da Antonio Verri), “Caffè Michelangiolo” (diretta da Mario Graziano Parri), “Zeta” (diretta da Carlo Marcello Conti), “L’indice”, “Stilos” (diretta da Gianni Bonina), "Erba d'Arno", "Il Grandevetro" (diretta da Alfonso Maurizio Iacono), “Colophon” (diretta da Egidio Fiorin), “Arenaria” (diretta da Lucio Zinna); e, in rete, “Mirkal”, “La Recherche”, “Le reti di Dedalus”, “Carteggi letterari”, “Undupalermo”, “Il Cric”, “Mr Dedalus”, “Utsanga”, “Niederngasse”, “multiperso”. È uno dei principali collaboratori del quotidiano di scrittura online “Il Cucchiaio nell’Orecchio” fondato da Francesco Gambaro.
Oltre a volumi regolari, ha pubblicato testi a tiratura limitata con microeditori di qualità come “Pulcinoelefante”, “Fuocofuochino”, “Babbomorto”, "Lettere S.com.Poste" o in edizione autoprodotta in forma di libri d’artista.
La sua prima personale risale al 1976. Nelle sue mostre e installazioni propone opere verbovisuali, libri oggetto, “poesie oggettuali”, scritture asemiche e in generale opere basate sulla valorizzazione della parola nella sua dimensione materiale e gestuale.
Sue opere fanno parte di Archivi e Collezioni fra cui la Collezione Permanente di libri d’Artista dell’Accademia di Belle Arti, Palermo; Imago Mundi (Luciano Benetton Collection – Fondazione Sarenco) Treviso; Fondazione Bonotto, Molvena, Museo della Carale-Accattino, Ivrea; Museo Candiani, Venezia-Mestre, Museum di Ezio Pagano, Bagheria; Collezione Carlo Palli, Prato; Archivio Libri d’Artista, San Cataldo (CL); Collezione Ibridi Fogli, Salerno; Archivio libri d’artista di Gino Gini e Fernanda Fedi, Milano; Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Galleria Gennai, Pisa; Archivio dell’Associazione Villa Buzzati, Belluno.
Ha realizzato, insieme ad Aurelio Fort, il progetto artistico internazionale “Resistere per Ri/esistere” culminato il 25 aprile 2013 con una grande installazione urbana per le vie e le piazze di Belluno.[3]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.