Alessandro Pasqualini
architetto italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Alessandro Pasqualini (Bologna, 5 maggio 1493 – Bielefeld, 1559) è stato un architetto italiano, attivo nei Paesi Bassi e in Germania nei primi decenni del XVI secolo.
Ingaggiato da Floris van Egmond, conte di Buren e signore di IJsselstein e Grave, Alessandro Pasqualini dopo i primi passi come architetto nella natìa Bologna si trasferì nei Paesi Bassi dove lavorò per 18 anni. I suoi lavori più importanti di questo periodo sono la chiesa di IJsselstein e il castello di Buren. Altri lavori includono il piano ottagonale del campanile di Buren, la facciata del transetto meridionale della chiesa di Grave e le fortificazioni di Leerdam e Kampen.
Nel 1549, dopo la morte di Massimiliano van Egmond, figlio di Floris, Pasqualini fu ingaggiato da Guglielmo V, duca di Jülich, Kleve e Berg. Pasqualini diresse la ricostruzione della città tedesca di Jülich, distrutta da un incendio nel 1547. Pasqualini inoltre progettò alcuni palazzi del centro storico, la sede comunale e la cittadella di Jülich. Pasqualini morì a Bielefeld nel 1559.
I figli Maximilian von Pasqualini (1534–1572) e Johann von Pasqualini detto il vecchio (1535 ca.- 1581 ca)[1] continuarono l'attività del padre lavorando come architetti tra il nord della Germania e dei Paesi Bassi.
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