Albonese
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Albonese (Albunes in dialetto lomellino) è un comune italiano di 533 abitanti[1] della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina settentrionale, al confine con la provincia di Novara, sul torrente Arbogna, affluente dell'Agogna.
Albonese comune | |
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Chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Ghirardello (lista civica) dal 24-02-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 45°17′31.17″N 8°42′23.14″E |
Altitudine | 113 m s.l.m. |
Superficie | 4,33 km² |
Abitanti | 533[1] (31-7-2024) |
Densità | 123,09 ab./km² |
Comuni confinanti | Borgolavezzaro (NO), Cilavegna, Mortara, Nicorvo, Parona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0384 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018003 |
Cod. catastale | A171 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 673 GG[3] |
Nome abitanti | albonesini |
Patrono | santa Maria e san Paolo |
Giorno festivo | seconda domenica di settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Albonese nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Probabilmente Albonese trae il suo nome dal torrente Arbogna (Albona?) su cui sorge.
Fece parte del comitato (contea) di Lomello, ed ebbe signori propri, forse derivati dai conti palatini di Lomello[4]. Certo è che gli Albonese sono sempre ricordati come Conti, il che indica che discendevano da qualche antica famiglia comitale. Nel 1164 Albonese è nominato nel diploma con cui Federico I assegnò ufficialmente a Pavia il dominio sulle terre dell'antica contea, che da qualche tempo di fatto i Pavesi avevano sottomesso.
I conti Albonese continuarono sotto Pavia ad esercitare la signoria locale sul paese, e questo possesso feudale non fu mai interrotto fino alla fine del feudalesimo (1797). L'antica famiglia si divise ben presto in più rami e tra di essi ci fu qualche lite; altre liti gli Albonese le ebbero con il Comune, che (caso molto raro) possedeva in tutto o in parte i redditi feudali (dazi ecc.), che altrove erano quasi sempre nelle mani dei feudatari. Comunque Albonese resta un caso raro di lunghissimo e pacifico dominio feudale di un luogo da parte di un'unica famiglia. Anche Albonese, con tutta la Lomellina, nel 1713 fu aggregata agli Stati dei Savoia e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Albonese sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 giugno 2003.[5]
«Stemma troncato: il primo, di azzurro, alla corona comitale d'oro, con il cerchio gemmato e cordonato ai margini, con le nove perle visibili al naturale sostenute da punte; il secondo, di rosso pieno. Ornamenti esteriori da Comune.»
L'attuale stemma comunale deriva da quello dei conti di Lomello che era troncato di azzurro e di rosso.
Prima del 2003 il Comune utilizzava uno stemma con un sole nascente —arma parlante con riferimento al toponimo collegato per paraetimologia all'"alba" — accompagnato dalle lettere A ed E, e un leone illeopardito attraversante una fascia e impugnante una spada.[6]
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di azzurro.
Abitanti censiti[7]
Nata nel 1980, ogni inizio di Settembre si potranno provare vari piatti a base di cereale tipici del territorio lomellino.
La Società Ciclistica Albonese Mapei, nasce nella stagione 1996. Oggi è una realtà molto attiva nella cittadina, e vi fanno parte campioni italiani e azzurri della nazionale di ciclismo su pista.
Nel 2008 Albonese ha ospitato i campionati italiani a cronometro.
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