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ballerina italiana (1930-2018) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alba Arnova, nome d'arte di Alba Fossati (Buenos Aires, 15 marzo 1930 – Roma, 11 marzo 2018[1]), è stata una ballerina e attrice italiana.
Nata in Argentina da genitori italiani (padre ingegnere appassionato musicologo e madre arpista concertista) divenne molto popolare negli anni cinquanta come ballerina di danza classica. Giovanissima, è stata étoile e poi prima ballerina del Teatro Colón di Buenos Aires nella seconda metà degli anni quaranta. Partecipò come attrice ad alcuni film diretti da registi del calibro di Mario Soldati, Mario Mattoli, Alessandro Blasetti (il dittico Altri tempi, 1952, e Tempi nostri, 1954) e Vittorio De Sica (Miracolo a Milano, 1951, dove ebbe la parte della statua che si anima).
È stata prima ballerina in molte importanti produzioni firmate da Garinei e Giovannini, grandi riviste che hanno tenuto cartellone per clamorose stagioni al Teatro Sistina di Roma, per poi compiere lunghe trionfali tournée in tutta Italia. In una di queste, ottenne uno straordinario successo personale come protagonista del balletto Pioggia, di cui lei stessa aveva curato la coreografia, tratto dall'omonimo racconto di Somerset Maugham.
Il poeta spagnolo Rafael Alberti scrisse per lei dei versi in cui la chiamava "Aire en el aire".
Nel 1956, durante il varietà televisivo La piazzetta, apparve in scena danzando con una calzamaglia di colore rosa che, sullo schermo allora in bianco e nero, diede l'impressione che danzasse con le gambe nude con indosso solamente uno sgambato ma pur accollato body nero plissettato. Impressione che all'epoca fu sufficiente a costarle l'accusa di "evocare nudità". Dopo diverse interrogazioni parlamentari e l'intervento del Vaticano, venne messa al bando dalla televisione per decisione dell'allora amministratore delegato della Rai Filiberto Guala. Prese così la decisione di lasciare il mondo dello spettacolo, dopo aver sposato il compositore Gianni Ferrio.
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