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agenzia di spionaggio, parte dei Servizi segreti italiani Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (in acronimo AISE) è il servizio segreto italiano per l'estero, facente parte del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Ha compiti e attività di intelligence al di fuori del territorio nazionale. Il suo motto è Intellego ac tueor, ossia "comprendo e difendo".
Agenzia informazioni e sicurezza esterna | |
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Stemma dell'AISE | |
Sede unitaria dei servizi segreti italiani | |
Sigla | AISE |
Stato | Italia |
Tipo | servizi segreti esterni |
Istituito | 28 agosto 2007 |
da | governo Prodi II |
Predecessore | Servizio per le informazioni e la sicurezza militare |
Riforme | Legge 7 agosto 2012, n. 133 |
Presidente | Giorgia Meloni (dal 22 ottobre 2022) |
Direttore | Giovanni Caravelli (dal 18 maggio 2020) |
Sede | Palazzo delle Casse di Risparmio Postali, Roma |
Indirizzo | piazza Dante, 25 |
Slogan | Intellego ac tueor |
Sito web | |
Istituita con la riforma dell'intelligence italiana del 2007, a dirigere il nuovo servizio venne chiamato il direttore uscente del SISMI, l'ammiraglio Bruno Branciforte, che è rimasto in carica fino al 2010. Dal 1º luglio 2013 l'Agenzia, tramite il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, incomincia a reclutare personale specialista anche tramite il web in particolare nei settori cyber defence, intelligence economico-finanziaria e intelligence energetica.[1]
Il 19 aprile 2014 è stato nominato direttore dell'AISE il vicedirettore Alberto Manenti, dal 1980 prima al SISMI e poi all'AISE.[2] È il primo dirigente interno all'agenzia a essere nominato direttore della stessa.
Il 20 aprile 2018 ha avuto accesso a Forte Braschi, per la prima volta, una scolaresca (due classi del liceo Convitto Nazionale) in visita al neocostituito "museo dei segreti degli 007".[3] Nel novembre 2018 per la prima volta nella storia dell'AISE al vertice è nominato un generale della Guardia di Finanza, Luciano Carta.
Nel maggio 2019 è stata inaugurata la nuova sede unitaria dell'intelligence, che ospita gli uffici di vertice del DIS, delle agenzie e parte di quelli operativi, sita in piazza Dante nel rione Esquilino a Roma.[4]
L'art. 6, comma 5 della legge 3 agosto 2007, n. 124 dispone che l'AISE risponda al presidente del Consiglio dei ministri, quale autorità a cui è affidata l'alta direzione e la responsabilità generale della politica dell'informazione per la sicurezza italiana, o all'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Il regolamento di funzionamento è stato emanato con il DPCM n. 3 del 26 ottobre 2012, mentre quello relativo allo status giuridico ed economico del personale dal DPCM n. 1 del 23 marzo 2011.
Alla direzione dell'AISE è posto un direttore nominato (e revocabile) dal presidente del Consiglio dei ministri con proprio decreto, scelto tra dirigenti di prima fascia o equiparati dell'amministrazione dello Stato, sentito il CISR - Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. L'incarico ha la durata di quattro anni ed è rinnovabile per una sola volta.
Il direttore dell'AISE è affiancato da due vice direttori, nominati e revocabili dal Presidente del Consiglio dei ministri sentito il direttore. Gli altri incarichi nell'ambito dell'Agenzia sono nominati dal direttore dell'AISE.
Gli attuali vice direttori sono Francesco Paolo Figliulo e Carlo Zontilli, entrambi proveniente dall'Esercito.
Ai sensi dell'art. 6 della legge 3 agosto 2007, n. 124:
Ai sensi dell'art. 7-bis del decreto-legge 30 ottobre 2015, n. 74, convertito con modificazioni dalla legge 11 dicembre 2015, n. 198 è stato inoltre previsto che l'AISE per singole missioni all'estero possa utilizzare unità delle forze speciali italiane, similmente a come avviene per altri Stati come gli USA e il Regno Unito.[5]
«D'oro, all'aquila di nero, allumata e linguata di rosso; alla bordatura d'azzurro, caricata di otto stelle di otto raggi, d'oro. Sotto lo scudo, su lista svolazzante d'oro, il motto in lettere maiuscole lapidarie romane di nero, Intellego Ac Tveor. Lo scudo è timbrato dalla corona turrita d'oro, murata di nero, formata dal cerchio, rosso all'interno, con due cordonate di muro sui margini, sostenente dodici torri (sette visibili), le torri di foggia rettangolare, merlate di dodici alla guelfa (quattro merli visibili, due angolari), chiuse e finestrate di uno di nero, il fastigio merlato di trentasei (diciotto visibili), tre merli fra ogni torre.»
Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica 9 aprile 2008.[6]
La figura dell'aquila ad ali spiegate è da sempre simbolo di forza e di primato, con il suo volo silenzioso ad alte quote e la capacità di osservazione, di individuazione e di analisi. L'azzurro della bordatura richiama il bacino del Mediterraneo, scenario storico e centrale delle operazioni dell'Agenzia; le otto stelle indicano le vie segnate dai venti che accompagnano il navigante verso la conoscenza dell'ignoto e simboleggiano la molteplicità delle sfide da affrontare. Il motto latino Intellego ac tveor ("Comprendo e proteggo") sottolinea l'azione dell'intelligence finalizzata alla salvaguardia della Repubblica.[7]
Direttore | Durata dell'incarico | Note | |
---|---|---|---|
1 | Bruno Branciforte | 28 agosto 2007 - 24 febbraio 2010 | ammiraglio di squadra della Marina, direttore uscente del SISMI[8] |
2 | Adriano Santini | 24 febbraio 2010 - 20 febbraio 2014 | generale di corpo d'armata dell'Esercito |
3 | Paolo Scarpis | 20 febbraio 2014 - 19 aprile 2014[9] | prefetto della Polizia di Stato, facente funzioni |
4 | Alberto Manenti | 19 aprile 2014 - 22 novembre 2018 | dirigente di prima fascia di livello A |
5 | Luciano Carta | 22 novembre 2018 - 18 maggio 2020 | generale di corpo d'armata della Guardia di Finanza |
6 | Giovanni Caravelli | dal 18 maggio 2020 | generale di corpo d'armata dell'Esercito |
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