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elicottero leggero utility Eurocopter Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Aérospatiale AS 350 Écureuil (scoiattolo), ora Airbus H125 Écureuil, è un elicottero leggero utility monomotore, progettato dalla società francese Aérospatiale divenuta parte del gruppo Eurocopter dal gennaio 1992 (oggi Airbus Helicopters). Ne esiste una versione per il mercato USA, motorizzata con una turbina Lycoming e commercializzata con il nome AStar. È stata anche sviluppata una versione bi-turbina rinominata AS355 Ecureuil 2 (Twin Squirrel nel Regno Unito, Twin Star negli USA) e una militare che prende il nome di Fennec.
Eurocopter Écureuil | |
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Écureuil della Gendarmerie francese | |
Descrizione | |
Tipo | elicottero leggero utility |
Equipaggio | 1 pilota, 5 Passeggeri |
Costruttore | Airbus Helicopters |
Data primo volo | 1975 |
Esemplari | oltre 7000[1] |
Altre varianti | Eurocopter EC130 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 12,94 m |
Altezza | 3,34 m |
Diametro rotore | 10,69 m |
Peso a vuoto | 1 220 kg |
Peso max al decollo | 2 250 kg |
Capacità | 2 500 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 turbina Turbomeca Arriel 1D1 |
Potenza | 546 kW |
Prestazioni | |
Velocità max | 287 km/h |
Autonomia | 476 km |
Tangenza | 6 100 m |
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Le versioni mono e bi-turbina dell'Écureuil sono state anche costruite su licenza in Brasile dalla Helibras con il nome Helibras HB.350 Esquilo e hanno fornito il modello al Changhe Z-11 cinese.
Lo sviluppo dell'Écureuil iniziò nei primi anni settanta con lo scopo di rimpiazzare l'Alouette II. Il sostituto dell'Alouette sul mercato militare fu l'Aérospatiale SA 341 Gazelle, ma gli uffici tecnici pensarono ad un successore diverso per il mercato civile, ponendo l'accento su tre punti: diminuzione del costo di esercizio, rumore e vibrazioni. In base a questi concetti, il nuovo elicottero fu progettato per affrontare la concorrenza rappresentata dal Bell 206. Il risultato fu un prodotto molto semplice, ma molto affidabile, realizzato con largo uso di materiali compositi come per la testa del rotore in Starflex, il rotore di coda in fibra di vetro ed elementi della fusoliera e della trave di coda.
Considerato come appartenente alla quarta generazione di elicotteri costruiti in Francia, dopo l'Alouette II, l'SA 330 Puma e l'SA 365 Dauphin, la produzione fa ricorso a tecniche di produzione di grande serie derivate da quelle dell'industria automobilistica.
L'architettura è di tipo classico, con cabina di pilotaggio dimensionata per ospitare due piloti su seggiolini individuali e 3 o 4 passeggeri su un sedile posteriore, sebbene sono possibili numerosi diversi altri allestimenti.
Il primo volo ebbe luogo il 27 giugno 1974 con il prototipo AS.350-001 [F-WVKH] con ai comandi i collaudatori Daniel Bauchart e Bernard Certain. Il prototipo era equipaggiato con una turbina Avco-Lycoming LTS 101 da 592 shp ed utilizzava per la prima volta il rotore di nuova progettazione Starflex. Seguì il 14 febbraio 1975 il volo dell'AS.350-002 [F-WVKI] con motore Turboméca Arriel 1B da 641 shp, sviluppato appositamente per gli elicotteri leggeri. La versione con l'Arriel fu certificata il 27 ottobre 1977.
Il 28 novembre 2005, la Eurocopter ha consegnato alla polizia sudafricana il 3000° Écureuil monomotore costruito, un AS.350B3. Nell'occasione l'azienda ha annunciato di aver venduto 3 719 Écureuil tra le varie versioni, che hanno totalizzato 15 milioni di ore di volo venendo utilizzati da 1531 operatori in 91 paesi.
Nel 2005, un elicottero di produzione nella variante AS 350 B3 ha battuto una serie di record di velocità ascensionali (3000 m in 2 minuti e 21 secondi, 6000 m in 5 min 6 s e 9000 m in 9 min 26 s),[2] prima di effettuare il 14 maggio 2005 il record per il più alto atterraggio e decollo del mondo, affermando di essere atterrato sulla vetta del monte Everest a 8848 m con ai comandi il pilota collaudatore della Eurocopter, Didier Delsalle.[3][4][5]
Nel 2013 sempre con un AS 350 B3, nell'ambito di un'operazione di soccorso alpino lungo la via di salita del monte Everest condotta da Simone Moro, Maurizio Folini e Armin Senoner, è stato realizzato il più alto recupero in long line mai effettuato (25 600 ft, circa 7800 m),[6] battendo il precedente record di 6400 m realizzato l'anno precedente negli stessi luoghi e con la stessa macchina da Simone Moro e Piergiorgio Rosati.[7][8] Nella stessa operazione è stato realizzato anche il più alto avviamento, presso il campo base dell'Everest a quota 5300 m.[6]
Gli operatori militari dell'Écureuil comprendono:
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