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Reparto dell'Esercito Italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il 9º Reggimento alpini è un reparto per il combattimento in montagna dell'Esercito Italiano con sede all'Aquila, inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense".
9º Reggimento Alpini | |
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Stemma 9º Reggimento alpini | |
Descrizione generale | |
Attiva | 20 aprile 1920 - oggi |
Nazione | Italia Italia |
Servizio | Regio esercito Esercito Italiano |
Tipo | Fanteria |
Ruolo | Truppe da montagna |
Guarnigione/QG | Caserma "G. Pasquali", L'Aquila |
Patrono | San Maurizio |
Motto | "AD ARDUA SUPER ALPES PATRIA VOCAT" |
Battaglie/guerre | Proteste in Kosovo del Nord del 2023 |
Parte di | |
Brigata alpina "Taurinense" | |
Reparti dipendenti | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Istituito con Regio-Decreto 21 novembre 1919, n. 2143 (GU n.278 del 25-11-1919), nasce il 1º luglio 1921, al comando del Colonnello Remigio Peretti, con i battaglioni "Vicenza", "Bassano", "Feltre" e Cividale" e inserito nella 3ª Divisione Alpina. Inquadrato nella Divisione "Julia" nel 1935 il 13 aprile a Gorizia viene formato il battaglione "L'Aquila". Il motto del reggimento che racchiude il nome di quattro località dell'Abruzzo, L'Aquila, Leonessa (passata nel 1927 alla Provincia di Rieti), Ugne (attualmente Orsogna) e Penne, è stato coniato dal poeta pescarese Gabriele D'Annunzio: "D'Aquila Penne, Ugne di Leonessa".
Il reggimento partecipa alla campagna di Grecia e il 23 aprile 1941 , nel corso dei combattimenti sul fronte greco si guadagna la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Quindi partecipa alla campagna di Russia, dove viene ricordato per essersi distinto in duri combattimenti, ma soprattutto per essere sfuggito ad un accerchiamento sovietico. Durante la ritirata cadde prigioniero il comandante, tenente colonnello Fausto Lavizzari che morì in prigionia.
Rientrato in Italia fu, dopo l'8 settembre 1943, nella zona di Udine, dove fu sciolto. Nel 1944 l'unità viene ricostruita e rinominata Battaglione alpini "Abruzzi", in seguito rinominato "L'Aquila", combattendo assieme al Gruppo di Combattimento "Legnano", alla guerra di Liberazione, ed infine fu incluso nell'8º reggimento Alpini della brigata "Julia".
Durante una delle ristrutturazioni dell'Esercito Italiano del 1975 al battaglione alpino "Vicenza", vengono assegnati la bandiera e le tradizioni del 9º Reggimento.
Il battaglione alpino L'Aquila, ridislocato nel 1975 da Tarvisio (UD) a L'Aquila, il 4 settembre 1991 costituisce uno dei reggimenti "pilota" del nuovo ordinamento.
Il 9º Reggimento, rinasce ufficialmente il 26 agosto 1996 in L'Aquila sulla base del preesistente Battaglione alpini "L'Aquila".[1]
Il reggimento ha preso parte alle recenti operazioni dell'esercito: in Mozambico nel 1993; in Bosnia nel 1997; in Albania nel 1999; in Kosovo nel 2000, nel 2001 e nel 2007; in Afghanistan nel 2003 a Khost, nel 2005, 2006 e 2008 a Kabul e nel 2010 a Farah. Ha anche partecipato all'Operazione Enduring Freedom, con la denominazione "Contingente Nibbio", per la quale il reggimento è stato decorato con la Croce di Cavaliere dell'ordine militare.
A seguito del terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009, il reggimento ha subito preso parte ai soccorsi e successivamente è stato impiegato in attività di concorso alle Forze di Polizia per prevenire i fenomeni di sciacallaggio nel centro storico della città dell'Aquila e in altre zone. Il 15 novembre 2009 Teramo gli ha riconosciuto la cittadinanza onoraria.
Dal mese di aprile 2010 all'ottobre 2010, il 9º reggimento è stato impiegato in Afghanistan, dando vita alla Task Force South dislocata nella Provincia di Farah e inquadrata nell'ambito del Regional Command West su base Brigata alpina Taurinense. L'unità era costituita dalla 108ª, 143ª compagnia alpina e dalla compagnia di comando e supporto logistico. In rinforzo alla Task Force South erano anche impiegate una compagnia di bersaglieri, una compagnia genio gustatori, una compagnia trasmissioni e una squadra di polizia militare.
Dal mese di settembre 2012 all'aprile del 2013, il 9º reggimento è stato impiegato in Afghanistan nella Provincia di Farah nella Task Force South inquadrata nell'ambito del Regional Command West su base della Brigata Alpina Taurinense. L'unità era costituita dalla 93ª Compagnia e 108ª Compagnia alpina e dalla compagnia di comando e supporto logistico. In rinforzo alla Task Force South erano anche impiegate una compagnia di bersaglieri della Brigata Garibaldi, una compagnia genio gustatori della Brigata Taurinense, una compagnia trasmissioni e una squadra di carabinieri della polizia militare.
Il 9º reggimento Alpini ha celebrato con il 1º luglio 2011 i 90 anni dalla sua fondazione. Il 13 luglio 2013 il Comune di Antrodoco gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il 29 maggio 2017 è stato ricostituito in seno al reggimento il Battaglione multifunzionale "Orta", successivamente ribattezzato "Vicenza". Il battaglione, con un organico a regime di circa 300 uomini con risorse idonee ad assicurare il rifornimento idrico, la produzione e la distribuzione di energia, la costruzione, riparazione e mantenimento di strade, ponti e strutture alloggiative, e la mobilità in particolare in ambiente innevato. Parallelamente, il battaglione alpini è stato incrementato di una compagnia.
Oggi il reggimento è inquadrato nella Brigata alpina "Taurinense" che dipende dal Comando Truppe Alpine.
Scudo: inquartato. Il 1° d'azzurro al castello con cortina torricellato di tre, merlato alla guelfa, murato, aperto e finestrato di nero su terrazzo di verde (Gorizia); il 2° di rosso alla croce d'argento (Vicenza); il 3° di rosso al palo di nero caricato in cuore dall'elmo di Scanderbeg d'oro; il 4° d'azzurro ai monti al naturale su campagna di verde attraversata da un fiume d'azzurro. Il tutto abbassato ad un capo d'oro col quartier franco partito: a) d'azzurro al tridente d'oro d'Ucraina; b) fasciato d'azzurro e d'argento.[10]
Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da cinque nastri, annodati nella corona scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda ai lati dello scudo, di cui due d'azzurro filettato d'oro, due d'azzurro filettati d'argento ed uno d'azzurro e bronzo. Onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa. Su lista bifida d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto "AD ARDUA SUPER ALPES PATRIA VOCAT"[10]
Nella sua storia il 9º Reggimento alpini ha meritato le seguenti onorificenze alla bandiera:[11]
«Giovane sottufficiale comandante di plotone dalle straordinarie qualità morali e professionali, impegnato in missione in terra afghana, nell'ambito dell'operazione "ISAF VIII", si prodigava con elevatissimo senso del dovere, assoluta dedizione al servizio e profondo entusiasmo per il completo assolvimento dei compiti affidatigli. il 5 maggio 2006, nel corso di una delicata ed importante attività di controllo del territorio condotta con fermezza di intenti in un'area ad alto rischio, a causa dell'esplosione di un potente ordigno occultato proditoriamente da mano ignota, perdeva la vita nell'adempimento del dovere. con il suo sacrificio ha contribuito in misura rilevante all'intensa attività di sostegno della rinascita locale accrescendo, così, il prestigio dell'Italia e delle sue Forze Armate in un contesto internazionale. (Kabul - Afghanistan, 5 maggio 2006)[18]»
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