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La 183ª Divisione paracadutisti "Ciclone" fu la terza Divisione paracadutisti del Regio Esercito.
183ª Divisione paracadutisti "Ciclone" | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1943 - 8 settembre 1943 |
Nazione | Italia |
Servizio | Regio esercito |
Tipo | Divisione paracadutisti |
Reparti dipendenti | |
XVII Battaglione XVIII Battaglione XIX Battaglione XX Battaglione | |
Comandanti | |
Degni di nota | Gen. B. Giorgio Morigi |
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Costituita nell'estate del 1943 presso la Scuola Paracadutisti di Viterbo, nell'agosto dello stesso anno erano stati formati quattro battaglioni e la grande unità era stata posta al comando del Generale di brigata Giorgio Morigi.
L'armistizio del settembre 1943 interruppe la formazione dell'unità e ne decretò di fatto lo scioglimento. Il XX Battaglione del maggiore Taffiorelli, l'unico pronto al combattimento, fu inviato a presidiare i passi della Futa e della Cisa, punti strategici degli Appennini sulla strada da Firenze da Bologna, rinforzato successivamente da elementi del XIX battaglione del maggiore Blotto ed elementi vari del presidio di Firenze[1]. Dopo tre giorni di schermaglie con i reparti tedeschi pervenne l'ordine di cessare la resistenza e più della metà dei paracadutisti della divisione decise di seguire l'ex alleato germanico, unendosi a personale proveniente da altri reparti per formare il "Raggruppamento Volontari Paracadutisti Italiani", che sarebbe poi confluito nei reparti paracadutisti dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana.
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