La Commissione permanente 13ª Territorio, ambiente, beni ambientali è stato un organo del Senato della Repubblica italiana dalla X alla XVIII legislatura.
13ª Commissione permanente del Senato della Repubblica (Territorio, ambiente, beni ambientali) | |
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Stato | Italia |
Tipo | Organo del Senato |
Istituito | 30 luglio 1987 |
Operativo dal | 5 agosto 1987 |
Soppresso | 12 ottobre 2022 |
Presidente | Vilma Moronese (Misto) |
Vicepresidente | Albert Lanièce (Aut (SVP-PATT, UV)) Gaetano Nastri (FdI) |
Sede | Senato della Repubblica |
Sito web | 13ª Commissione permanente del Senato |
Funzione
Le competenze della Commissione riguardano, oltre alla salvaguardia dell'ambiente, le tematiche relative alla difesa del suolo, all'urbanistica e all'edilizia, alla protezione del mare e delle coste, alla prevenzione degli eventi calamitosi ed alla ricostruzione delle zone danneggiate, nonché le materie dei parchi naturali, della caccia, delle cave e delle torbiere.
Inoltre, la Commissione si occupa della tutela e gestione del patrimonio boschivo e di quello faunistico, le materie della protezione civile e dell'inquinamento, nonché quella della realizzazione di alloggi da destinare a locazioni in favore di particolari categorie sociali e tutti i profili relativi all'impatto ambientale e paesaggistico delle opere e dei programmi pubblici.
La Commissione condivide con la Commissione Giustizia le competenze in tema di locazione, equo canone e sfratti.[1]
Composizione
La Commissione è composta da circa 25 senatori (di cui due segretari, due vicepresidenti e un presidente) scelti in modo omogeneo tra i componenti del Senato della Repubblica, in modo da rispecchiarne le forze politiche presenti. Essi sono scelti dai gruppi parlamentari (e non dal Presidente, come invece accade per l'organismo della Giunta parlamentare): per la nomina dei membri ciascun Gruppo, entro cinque giorni dalla propria costituzione, procede, dandone comunicazione alla Presidenza del Senato, alla designazione dei propri rappresentanti nelle singole Commissioni permanenti.
Ogni senatore chiamato a far parte del governo o eletto presidente della Commissione è, per la durata della carica, sostituito dal suo gruppo nella Commissione con un altro senatore, che continuerà ad appartenere anche alla Commissione di provenienza. Tranne in rari casi nessun Senatore può essere assegnato a più di una Commissione permanente. Le Commissioni permanenti sono rinnovate dopo il primo biennio della legislatura ed i loro componenti possono essere confermati, ma i gruppi parlamentari possono cambiare i propri membri autonomamente in qualsiasi momento, sostituendoli, aggiungendoli o rimuovendoli, modificando di conseguenza anche il numero totale dei componenti della Commissione.[2]
Presidenti
Linea temporale
Procedure
La Commissione viene convocata per la prima volta dal presidente del Senato per procedere alla propria costituzione. L'Ufficio di Presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, predispone il programma e il calendario dei lavori, che sono stabiliti in modo da assicurare l'esame in via prioritaria dei disegni di legge e degli altri argomenti compresi nel programma e nel calendario dell'Assemblea. Quando la discussione di un determinato argomento, anche non compreso nel programma, sia richiesta da almeno un quinto dei componenti della Commissione, l'inserimento nell'ordine del giorno in tempi brevi è rimesso all'Ufficio di Presidenza della Commissione stessa. Al termine di ciascuna seduta, di norma, il presidente della Commissione annuncia la data, l'ora e l'ordine del giorno della seduta successiva e viene di conseguenza stampato e pubblicato l'ordine del giorno.
Composizione nella XVIII legislatura (2018 - 2022)
Elenco dei membri al luglio 2022[3]
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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