Zignago
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Zignago (Zignægo in ligure, Zignaigu nella variante locale[4]) è un comune italiano sparso di 465 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Pieve.
Zignago comune | |
---|---|
Panorama di Zignago | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Amministrazione | |
Sindaco | Simone Sivori (lista civica di centro-sinistra Credere nel futuro) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°16′39.4″N 9°44′40.68″E |
Altitudine | 632 m s.l.m. |
Superficie | 28,7 km² |
Abitanti | 465[1] (31-8-2023) |
Densità | 16,2 ab./km² |
Frazioni | Imara, Debbio, Pieve (sede comunale), Sasseta, Serò, Valgiuncata, Vezzola, Torpiana |
Comuni confinanti | Brugnato, Rocchetta di Vara, Sesta Godano, Zeri (MS) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19020 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 011032 |
Cod. catastale | M177 |
Targa | SP |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 076 GG[3] |
Nome abitanti | zignaghesi |
Patrono | Nostra Signora del Dragnone |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Zignago nella provincia della Spezia | |
Sito istituzionale | |
Il territorio del comune di Zignago è costituito da diversi nuclei abitativi nell'alta val di Vara; la sede comunale Pieve è situata a 632 m sul livello del mare. Nei pressi della frazione di Valgiungata si sale fino al valico del Rastrello (1047 m s.l.m.) sullo spartiacque tra le valli Vara e Magra e già confine amministrativo tra la Repubblica di Genova e il Granducato di Toscana. Sono comprese nel territorio zignaghese le vette del monte Dragnone (1.016 m) e del monte Fiorito (1.091 m); i principali corsi d'acqua sono i torrenti Casseruola, Mangia e Scannabecco.
Il comune è parte integrante della filiera agroalimentare del "biologico" con produzioni pregiate di carni bovine ed ovine.
Secondo alcune fonti il toponimo Zignago deriverebbe[5] molto probabilmente dal termine dialettale Zignègu, cioè abitante vicino all'acqua.
Il sito di Zignago era già abitato in epoca preistorica, come testimonia la statua stele qui ritrovata, nel 1827, nella frazione Novà.
Il territorio, chiamato originariamente con il toponimo Cornia[5], fu zona di confine tra i Longobardi e i Bizantini.
Divenuto possedimento feudale dei Signori di Vezzano[5], che vi edificheranno un castello, Zignago venne in seguito ceduto al comune di Pontremoli; fu quindi proprietà della famiglia nobiliare dei Fieschi[5] di Lavagna.
Nel 1273[5] entrò a far parte dei territori della Repubblica di Genova, in netto anticipo rispetto ad altri territori della val di Vara, sottraendolo al dominio della famiglia Malaspina, già signori della Lunigiana e di altri borghi dello spezzino.
A metà del XVI secolo[5] la repubblica genovese la elevò al titolo di Podesteria con un apposito magistrato nominato dal governo genovese.
Così come gli altri paesi sotto il dominio genovese seguì le sorti e le vicende storiche di Genova quali l'invasione austriaca nel 1747 e quella francese di Napoleone Bonaparte nel 1797.
Con la dominazione francese rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, con capoluogo Levanto, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Zignago rientrò nel III cantone, come capoluogo (Pieve di Zignago), della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del IV cantone di Godano nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Levante del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di Godano del circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi.
Al 1956 risalgono gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale con il distacco della frazione di Bozzolo e il suo accorpamento nel territorio di Brugnato[6].
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana dell'Alta Val di Vara e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[7], fino al 2011 della Comunità montana Val di Vara. Dal 6 dicembre 2014 al 31 dicembre 2020 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Val di Vara.
«Drappo partito di bianco e di rosso, riccamente ornato da ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Zignago.[10]»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 1953.[8]
Zignago è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignito della Croce di guerra al valor militare, concessa con decreto del Presidente della Repubblica del 13 ottobre 1984, per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:
La stele di Zignago fu trovata il 29 dicembre del 1827 nei pressi del greto del torrente Gravegnola dopo essere stata custodita per secoli sotto lo strato del terreno. A differenza dei più noti ritrovamenti archeologici della vicina Lunigiana, la statua stele di Zignago si presenta squadrata e la figura umana è stata scolpita in un grande ceppo di arenaria di colore grigio cenere. L'altezza massima è di 1 metro e 8 centimetri, larga trentasette centimetri e raggiunge una profondità massima di 24 cm.
Dopo la sua scoperta la stele è stata oggetto di numerosi studi, soprattutto per la presenza di un'antica iscrizione portante la dicitura MEZVNEMVSVS; alcuni storici hanno valutato l'ipotesi che tale dicitura derivi dall'antica lingua ligure, scritta con caratteri etruschi, e riporterebbe il nome di un certo "Mezio Menisco" alla quale è stata dedicata la stele sepolcrale.
La sua eccezionale scoperta ha permesso agli storici un nuovo approfondimento e studio della protostoria nella regione ligure e nel levante. Oggi la stele è conservata presso il museo di archeologia ligure di Genova Pegli.
Abitanti censiti[12]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Zignago sono 22[13].
Il comune è costituito, oltre alla sede comunale, dalle otto frazioni di Imara, Debbio, Sasseta, Serò, Valgiuncata, Vezzola e Torpiana per un totale di 28,7 km²[14].
Confina a nord con il comune di Zeri (MS), a sud con Brugnato, ad ovest con Sesta Godano, e ad est con Zeri e Rocchetta di Vara.
Zignago è un comune della val di Vara facente parte della cosiddetta "valle del biologico". Fiorente è la zootecnica con allevamenti di bestiame da carne nelle località il Castellaro, la Casetta, Casa Panigale, Vigà, Costacavallara.
Altra fonte di discreto reddito è la silvicoltura praticata nei boschi limitrofi con tagli colturali di essenze quali pino, ontano, castagno e cerro.
Di particolare pregio è l'olio extravergine di oliva che viene prodotto in quantità non elevate, ma di indiscussa qualità considerato che il territorio comunale presenta alcune zone con clima tipicamente mediterraneo (località Sasseta, Pignola di Serò, Valgiuncata e Cravarezzo).
Discreta anche la produzione di vino con prevalenza di rossi ricavate prevalentemente da vitigni quali il Sangiovese, Arbarola, etc.
Produzione artigianale di pasta nella frazione di Vezzola.
Il territorio di Zignago è attraversato principalmente dalla strada provinciale 5 che permette il collegamento stradale con Rocchetta di Vara, a sud, e la strada provinciale 3 nel territorio comunale di Sesta Godano.
Dal comune di Rocchetta di Vara un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATC garantisce quotidiani collegamenti bus con Zignago e per le altre località del territorio comunale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1º settembre 1985 | 26 maggio 1990 | Luciano Menini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
2 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Luciano Menini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Luciano Menini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Luciano Menini | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Roberto Valletti | lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Roberto Valletti | Una nuova luce per Zignago (lista civica) |
Sindaco | |
26 maggio 2014 | 22 dicembre 2015 | Annalisa Pisoni | Una nuova luce per Zignago (lista civica) |
Sindaco | [15] |
22 dicembre 2015 | 5 giugno 2016 | Maria Stefania Ariodante | Comm. straord. | [16] | |
5 giugno 2016 | 4 ottobre 2021 | Simone Sivori | Credere nel futuro (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
4 ottobre 2021 | in carica | Simone Sivori | Credere nel futuro (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.