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militare italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vincenzo Cappello (o Capello) (Venezia, 1469 – Venezia, 19 agosto 1541) è stato un militare italiano, capitano generale della marina della Repubblica di Venezia[1].
Vincenzo Cappello | |
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Ritratto di Vincenzo Capello, opera di Tiziano | |
Nascita | Venezia, 1469 |
Morte | Venezia, 19 agosto 1541 |
Luogo di sepoltura | chiesa di Santa Maria Formosa, Venezia |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Repubblica di Venezia |
Forza armata | Armada |
Grado | Provveditore all’Armata |
Guerre | Terza guerra turco-veneziana |
Battaglie | Battaglia di Prevesa |
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Figlio di Nicolò Cappello[1] e Francesca Loredan, nel giugno del 1504 viene nominato Capitano delle galere di Fiandra e di Londra.[1] Viene ricevuto da Enrico VII Tudor[1] che gli fa dono della propria arma, raffigurante una rosa.
Il 14 gennaio 1512 viene eletto Provveditore d'Armata.[1] Nel febbraio 1514 viene inviato alla difesa di Padova.[1] Nel marzo 1514 viene inviato a difesa delle coste dalmate.[1] Reprime nell'agosto del 1514 la rivolta di Lesina.[1] Nel dicembre del 1515 viene nominato capitano a Famagosta (Cipro).
Ritorna in patria il 29 luglio 1519 e il 16 ottobre accetta la carica nel Consiglio dei Dieci.[1]
L'11 giugno 1532 è nominato Provveditore d'Armata con due precisi incarichi: mantenere la pace con gli Ottomani e l'Imperatore e "porre ordine all'armada".[1]
Nel 1537 conquista Castelnuovo di Cattaro[1] in mano ai Turchi ottomani. Nell'ottobre del 1538 è al comando della marina veneta nella battaglia di Prevesa.[1]
Morì nel 1541 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria Formosa: l'urna con le ceneri e la statua vennero collocate sulla facciata, eretta lo stesso anno a sue spese.[1]
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